Psiche e Soma

Ricette per una vita migliore!

Tag: verdure

Curarsi con il cibo.

Il miglior sistema per mantenersi sempre in forma è quello di nutrirsi normalmente. E’ così difficile?

Danno energia, mantengono il corpo a temperatura costante, consentono il ricambio e il buon funzionamento delle cellule all’interno dell’organismo. I principi nutritivi contenuti negli alimenti (cioè vitamine, proteine, glucidi, sali minerali) però non sono tutti uguali. Esistono, per esempio, proteine di facile assorbimento, come quelle della carne, e altre che richiedono tempi di assimilazione prolungati. Ogni alimento, insomma, contiene queste sostanze in dosi diverse, e di qualità differenti. Ma sono tutte indispensabili per il buon funzionamento organico e quindi per mantenersi in buona salute. Ecco perché bisognerebbe mangiare ogni tipo di cibo, dalla cicoria, ricca di cellulosa e vitamina A, alla selvaggina, che contiene grandi quantità di amminoacidi (anche se la carne può essere facilmente rimpiazzata nelle diete vegetariane). Naturalmente esistono alimenti più importanti di altri. Sono quelli che non dovrebbero mai mancare sulla tavola, anche quando si vuole dimagrire. E nutrendosi grazie ad essi, in modo corretto e “normale” ci si ritrova in perfetta forma, senza gli eccessi di una dieta o della palestra.

● Pane, pasta e riso: niente colesterolo.
Vengono spesso dimenticati da chi decide di “pensare alla linea”.Invece recenti ricerche americane hanno evidenziato che l’aumento di alcune malattie come obesità, aterosclerosi, calcolosi e ipercolesterolemia, dipende proprio dal consumo ridotto di questi alimenti (alla faccia delle diete low carb!). Ognuno di loro svolge infatti una serie di azioni importanti all’ interno dell’organismo. Il pane è ricco di proteine vegetali (dal 7 al 9 per cento) vitamine B1 e B2 (intervengono nel metabolismo di zuccheri, grassi e proteine per fornire energia all’organismo) e sali minerali. E’ un alimento pregiato, anzitutto perché non contiene colesterolo. E poi perché fornisce dosi elevate di carboidrati e di fibre che regolano l’attività intestinale. Nonostante lemode recenti, che hanno rivalutato i cibi naturali, spesso è preferibile il pane bianco a quello integrale: quest’ultimo contiene un maggior numero di vitamine e sali minerali, però la presenza di crusca (il rivestimento esterno del chicco di grano) stimola di più l’intestino e quindi l’assorbimento dei principi nutritivi non può essere completo. Inoltre, la maggior presenza di scorie può irritare l’apparato gastroenterico di dispeptici e colitici. Anche la pasta non contiene colesterolo, a eccezione di quella all’ uovo. E se è condita “a crudo” e cotta in modo corretto diventa unalimento straordinario, visto che fornisce all’organismo carboidrati complessi in grado di produrre grandi scorte di energia. La pasta va alternata al riso (contiene meno proteine, ma di qualità superiore) e cotta al dente: in questo modo la masticazione è più prolungata e coinvolge i succhi delle ghiandole salivari che contribuiscono alla digestione. Se, al contrario, la pasta è molto cotta, scivola rapidamente nello stomaco e diventa indigesta. Quale tipo scegliere? Meglio quella integrale, che richiede una masticazione più accurata, provoca una maggiore distensione dello stomaco e consente di raggiungere in fretta il senso di sazietà.

● Pesce: sani come esquimesi
Chi consuma almeno trenta grammi di pesce al giorno riduce il rischio di disturbi cardiaci del 50 per cento e previene l’aterosclerosi. E’ una scoperta  frutto di trent’anni di studi incrociati condotti sugli esquimesi della Groenlandia e sugli abitanti delle coste del Giappone e dell’Alaska. Gli straordinari effetti del pesce di mare dipendono dalla presenza di acidi grassi particolari (EPA e DHA) che agiscono sul metabolismo dei grassi, riducono il rischio di trombosi, migliorano la fluidità della membrana dei globuli rossi (e quindi il loro scorrimento nei vasi) e regolano la pressione sanguigna.

● Verdura: magri come patate
Sulle virtù della verdura, ormai, non ci sono dubbi, visto che fornisce elevate dosi di vitamine, fibre e sali minerali. Ogni varietà contiene elementi particolari indispensabili, eppure esistono ancora alcuni ortaggi troppo trascurati. E’ il caso della barbabietola, povera di vitamine ma ricchissima di sali minerali. O della patata: molti credono che questo tubero faccia ingrassare, e ne consumano il meno possibile. Invece, i glicidi che contiene (18 per cento) non fanno affatto aumentare di peso e l’apporto calorico non è elevato. Basti pensare che un etto di patate danno circa ottanta calorie, contro le 270 fornite da un’equivalente quantità di pane. Inoltre, le patate sono ricche di vitamina B e C.

● Frutta: anche secca
Presenta le stesse virtù della verdura. Ma spesso ci si dimentica che anche arachidi, noci, mandorle e nocciole rientrano in questa categoria, e che contengono elevati quantità di sostanze fondamentali per l’attività cellulare. Si tratta dell’acido oleico, dell’acido linoleico e degli acidi grassi saturi. Questi frutti vanno però mangiati in piccole dosi: un etto di arachidi, per esempio, fornisce addirittura 600 calorie.

● Condimenti: tutti, ma crudi
Vale la regola dell’alternanza. Vanno bene il burro, l’olio di semi e quello di oliva a patto che siano usati crudi. In questo modo si riescono ad assimilare tutti gli acidi grassi indispensabili. Soprattutto quelli polinsaturi (presenti in dosi elevate nell’olio extravergine d’oliva): svolgono un’azione antagonista del colesterolo e prevengono l’aterosclerosi.

Acqua: almeno un litro e mezzo
Nell’organismo, l’acqua svolge una “funzione regolatrice”.In particolare, mantiene la temperatura ostante, trasporta le sostanze nutritive e partecipa alle reazioni metaboliche. L’acqua, insomma,consente il buon funzionamento di tutto l’organismo. Per conservare la salute si dovrebbe berne almeno un litro o un litro e mezzo al giorno. Le acque minerali hanno un residuo di un grammo di sali minerali per litro che, a seconda dei casi, possono moderare o stimolare processi secretivi, attività enzimatiche e metaboliche, eccitare la motilità intestinale o rimuovere spasmi. Il loro impiego deve essere moderato: chi soffre, per esempio, di ulcera duodenale e beve molta acqua gasata, rischia di peggiorare la situazione. Le acque oligominerali sono quelle che lasciano un residuo secco non superiore a 0,2 grammi per litro. Hanno un’azione prevalentemente diuretica. Sono utili in presenza di calcolosi renali, e nei processi infiammatori degli ureteri. Questo tipo di acqua può essere consumata con tranquillità da tutti, tranne che dai bambini: attraverso una diuresi eccessiva possono perdere sali necessari allo sviluppo.

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Bambini e verdure. Storia di un rapporto difficile.

verdure

Ecco qualche semplice consiglio per migliorare il rapporto fra i bambini e le verdure.

Informazione prima di tutto.

Per prima cosa insegnate ai vostri bambini le diverse qualità di verdure esistenti. Provate il seguente esperimento. Mettete nel piatto alcuni cibi graditi dai bambini come pizza, pepite di pollo, patatine fritte, etc. e aggiungete nello stesso piatto alcune verdure come spinaci, crescione, sedano, barbatiola etc. Fate una prova, chiedete a vostro figlio i nomi di tutti gli alimenti presenti nel piatto. Sono pronto a scommettere che ignora i nomi di circa il 30% delle verdure sulla tavola. Un’informazione da parte dei genitori sul consumo delle verdure e su di un’alimentazione sana spesso rappresenta una falla nel percorso educativo. Per questo per prima cosa raccomando di creare dei momenti in cui il bambino familiarizzi con le differenti verdure, in cui si parla “dei doni della natura” di cui disponiamo nelle diverse stagioni, facciamo inoltre provare loro i sapori, i colori, narriamo delle tradizioni e dei benefici che ne possiamo ricavare dal loro consumo. Creiamo delle esperienze in cui i bambini possano godere della verdura fresca e saporita, in modo tale da contrastare l’idea che tutto ciò che è verde è disgustoso.

Smettete di ricompensare i vostri figli.

La maggior parte dei genitori provano a convincere i propri bambini con la promessa di una ricompensa a fine pasto. Questo modo di comportarsi instillerà l’idea che per mangiare le verdure bisogna essere forzati e soprattutto che ci si deve meritare un regalo e così senza alcun dono i bambini si rifiuteranno di mangiare. Credetemi i bambini saranno convinti di questo. (Io la pensavo esattamente così quando ero piccolino). Se di solito fate così, smettetela subito, questa è una strategia di basso profilo, serve a tamponare una situazione di emergenza, ma alla lunga distanza non porterà a nulla. Se desiderate che i vostri bambini abbiano un’alimentazione sana ed equilibrata e volete che questa sia un’abitudine per il resto della loro vita allora è necessario che spiegare loro che un’alimentazione prevalentemente vegetariana è un’ottima cosa. Se non vorranno capire all’inizio non mollate, ogni volta che si presenterà l’occasione spiegate che mangiare le verdure non è soltanto salutare, ma è anche da furbi.

Non punite i vostri figli

Analogamente ci sono altri genitori che ricorrono a misure estreme per far terminare le verdure nel piatto. Queste esperienze determineranno nei bambini un’avversione per le pietanze a base di verdura. Non giungete a questi comportamenti, mettete via l’imbuto. Piuttosto siate pazienti e tentate di spiegare che il consumo di frutta e verdura fa bene alla salute.

Cucinate il cibo per i vostri bambini.

La maggioranza dei gentori acquista il cibo per i loro bambini o lo prepara nel microonde. Spesso vengono impiegate passati di verdure precotte. In questo genere di alimenti non è possibile controllare la provenienza dei cibi, la qualità degli ingredienti e anche la quantità di sale, zucchero, olio, etc. Non è necessario sottoporre i ragazzi ad una dieta ferrea ma semplicemente tenere sotto controllo i nemici della salute soprattutto in un momento storico come il nostro in cui si registra un costante aumento dell’obesità infantile. E’ importante aggiungere che quasi tutti i cibi che si preparano rapidamente costituiscono “il cibo spazzatura”. Fate assaggiare ai vostri figli un vero passato di carote fatto con carote vere piuttosto che quello preparato in pochi minuti. Se non avete i tempo proprio come me, mettete la sveglia un’ora prima così da poter cucinare e se siete sposati chiedete un legittimo aiuto al proprio compagno.

Nascondete le verdure nel piatto.

Se nonostante i molteplici tentativi i vostri bambini non hanno ceduto alle lusinghe vegetariane, bisogna passare a strategie più raffinate. Provate a nascondere le verdure nei piatti che preparate per lui. Ad esempio nel condimento della pasta, altrimenti non resta che metterne un po’ sulla pizza. Non dimenticate di far provare ai vostri bambini alcune verdure da sgranocchiare come ad esempio finocchi e carote, inventatevi altri modi freschi per far mangiare le verdure ai più piccoli, certo siete passibile di aver detto qualche bugia, ma lo avete fatto solo per il bene dei vostri cari.

Siate un modello per i vostri figli.

Infine la cosa più importante, diventate un modello per i vostri bambini. Evitate di avere abitudini alimentari errate poiché i bambini si sentiranno autorizzati immediatamente ad emularvi. Inoltre è necessario tener presente che se noi assumiamo abitudini alimentari sane diventa più semplice chiederlo ai nostri bimbi.
Non dimenticate che i bambini sono molto furbi. Pertanto dovete armarvi di grande pazienza, siate pronti a perdere qualche battaglia poiché l’obiettivo è la vittoria della guerra. Usate tutta la vostra immaginazione e porrete le basi per la crescita di uomini consapevoli.

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Verdure cotte o crude? C’è da imparare e stupirsi!

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Ormai la maggior parte della gente sa che dovrebbe mangiare più verdure. Ma si può ottonere ancora di più dalle dalle verdure che già mangiamo?
Sempre più ricerche mediche indicano che quando si parla di verdure, non è importante non solo quante mangiamo, ma anche come le prepariamo poiché ciò influenza la quantità di fitofattori, di vitamine e di altre sostanze nutrienti che entrano nel nostro corpo.
Ma come dovrebbero essere mangiate?
Sorprendentemente le verdure crude non sono sempre la cosa migliore. Nel British Journal of Nutrition i ricercatori segnalano uno studio in cui 198 tedeschi si sono attenuti rigorosamente ad una dieta di cibi crudi (il 95 per cento della quantità di cibo giornaliera). Hanno mostrato livelli normali di vitamina A e relativamente alti livelli dl beta-carotene. Ma hanno mostrato bassi livelli di licopene, un carotenoide (potente antiossidante) presente nei pomodori e in altre verdure dal colore rosso. Quasi l’80 per cento di loro ha avuto livelli di licopene sotto la media.

“Ci è una falsa credenza popolare che ci fa pensare che i cibi crudi siano sempre migliori” ha detto Steven il K. Clinton, professore di medicina interna nella divisione medica di oncologia all’Università di Stato dell’ Ohio. “Per le frutta e le verdure, molte volte un po’ di cottura può essere utile.”

La quantità ed il tipo di sostanze nutrienti che ci sono nelle verdure sono influenzati da un certo numero di fattori che agiscono prima che le verdure raggiungano casa vostra, ad esempio dove e come si sono sviluppate, come sono stati lavorati e immagazzinati prima dell’acquisto. Poi dipende da voi. Non esiste il metodo perfetto di cottura e di preparazione.

Le sostanze nutrienti solubili in acqua come le vitamine C e B e un gruppo di sostanze denominate polifenoli vengono spesso persi durante la preparazione. Per esempio, gli studi mostrano che dopo sei mesi le ciliege congelate perdono fino al 50 per cento degli antociani. Gli spinaci freschi perdono 64 per cento della loro vitamina C dopo la cottura. I piselli e le carote inscatolati perdono 85 per cento – 95 per cento della loro vitamina C.
I residui liposolubili come le vitamine A, D, E e K ed i residui antiossidanti denominati carotenoidi invece tendono a non essere eliminati nell’acqua di cottura. La cottura poi in alcuni casi rompe le pareti cellulari facendo quindi rilasciare i composti che ci sono all’interno delle cellule stesse e è questo il motivo per il quale è presente più licopene nei derivati dei pomodori cotti (salsa e sugo) che nei pomodori crudi.
A gennaio un report del The Journal of Agriculture and Food Chemistry ha concluso che la bollitura è il metodo migliore di preparazione per le carote, le zucchine ed broccoli. Anche se c’erano delle peculiarità: le carote bollite ad esempio, hanno mostrato un aumentato significativo dei livelli di carotenoide, ma hanno perso anche tutti i polifenoli.

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Trasforma le verdure in Spaghetti!

Seguendo l’idea di dare ai vegetali un’immagine più attraente, Nose Design ha creato Vegetable Twister. Con questo marchingegno patate, zucchine, radicchio e tantissime altre verdure potranno essere facilmente tagliate a mo’ di spaghetti.
Forse anche questa può essere una buona idea per fare apprezzare ai bambini le verdure (oltre all’idea di cui vi ho parlato qua).
Non mi resta che dirvi: buon appetito!

Designer: Nose Design Intelligence [ Manufacturer: Betty Bossi ]

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