suina

Fino ad ora non avevo ancora parlato di vaccino contro la Nuova Influenza perchè le informazioni che circolavano erano ancora poco chiare e fare “controinformazione” in maniera superficiale può arrecare alla popolazione gli stessi danni dell’informazione ufficiale spesso pilotata da interessi economici e fra i danni peggiori c’è l’allarmismo ingiustificato. Dire a priori che il vaccino farà più male che bene non può far altro che causare dubbi gravi nel lettore inducendolo a fare pensieri di questo tipo: “se mi vaccino muoio e se non mi vaccino mi ammalo di questa terribile influenza e muoio, cosa faccio???”
Per ora quindi la prima cosa da fare è tranquillizzare tutti: sia se ti vaccinerai sia ti contrarrai il nuovo virus è mooolto poco probabile che ti capiti qualcosa di brutto! Ti ripropongo in maniera ampliata la domanda che ho fatto spesso negli ultimi tempi: ti sei mai preoccupato di ammalarti di influenza? Ti sei mai preoccupato dei danni arrecati dal vaccino contro l’influenza? La risposta sono sicuro che è negativa.
Fatta questa doverosa introduzione è arrivato il momento di affrontare il discorso sul vaccino.

Il vaccino ci salverà?

Cito e poi analizzo le sagge parole di un comunicato di Giuseppe Remuzzi dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri:
“Il vaccino dobbiamo averlo perché potrebbe servire”. Verissimo ed io non vorrei trovarmi nei panni di coloro che hanno detto che il vaccino è il male che è inutile etc etc il giorno in cui inizieranno a morire tanti anziani e malati cronici non vaccinati. Quel “potrebbe servire” si riferisce a due situazioni: può servire per salvare la vita a malati cronici e anziani (le stesse categorie che si vaccinano per l’influenza stagionale del cui vaccino nessuno si preoccupa più di tanto); può servire nel caso remoto che il virus muti e che il vaccino sia efficace anche contro il virus mutato.
– “Il virus potrebbe mutare e farsi più pericoloso, in quel caso però non è detto che il vaccino che è stato preparato in queste settimane funzioni ancora.” Eccoci al punto più importante di tutta la questione! Alla stato attuale il virus non fa paura a nessuno. Si diffonde più rapidamente ma è’ meno letale del virus stagionale. I media ufficiali per indurre la popolazione a credere nell’importanza del vaccino in questi giorni ha fatto leva sulla possibilità che il virus muti in maniera più aggressiva ma non è detto che mai succederà e soprattutto nessuno ci garantisce che il vaccino appena prodotto sia efficace contro il virus mutato! Giuseppe Remuzzi dice che “qualche studio recente suggerisce che il vaccino preparato contro l’influenza H1N1 che circola adesso potrebbe proteggere anche da eventuali forme mutate, ma sono considerazioni teoriche” e l’ Associazione Culturale Pediatri ci informa che “Ma per diventare aggressivo il virus dovrebbe cambiare (per mutazione? riassortimento con altri virus?), quindi i vaccini mirati al virus attuale, potrebbero non essere utili.”
Non serve quindi vaccinarsi per evitare il virus mutato e pericoloso e non serve vaccinare tutti per evitare un virus meno letale della stessa influenza stagionale. La domanda quindi da farsi è: a che pro vaccinare bambini e giovani se i rischi di effetti collaterali sono maggiori dei benefici? E infatti il piano in cui parlano di vaccinare tutti i ragazzi e i giovani è solo un piano teorico e non è detto che verrai mai realizzato.

– “E’ importante invece organizzarsi per monitorare la diffusione del virus e la sua gravità. Se ci fosse evidenza che il virus si diffonde rapidamente e cominciassero a manifestarsi complicazioni si dovrebbero cominciare a vaccinare gli operatori della salute o chi è maggiormente a contatto col pubblico. Acquisiti i dati: sicurezza, efficacia – dagli studi in corso (quelli dei governi e dell’industria) e sulla base dell’esperienza con le prime vaccinazioni – si deciderà a quali categorie eventualmente estendere la vaccinazione tenendo presente la grande organizzazione che è richiesta da una vaccinazione di massa. In particolare è impossibile dare al momento qualsiasi indicazione per la eventuale vaccinazione dei bambini.”
Quindi se a Ottobre/Novembre avremo la certezza che il virus si è diffuso in maniera massiccia o nel caso rarissimo che sia mutato gli unici che dovrebbero essere vaccinati sarebbero gli operatori sanitari (per evitare che contagino tutti i loro pazienti) e poi le persone a rischio (malati cronici e anziani).

Questi sono i punti più salienti che serviranno ad orientarci fra le centinaia di notizie più o meno vere e più o meno allarmanti che circolano in questi giorni.

Nota finale 1: Nuovo articolo sul vaccino dal titolo “Vaccini e influenza suina. Foglietto illustrativo, categorie a rischio e qualche importante precisazione.”
Nota finale 2: ho aggiornato l’articolo “Influenza Suina: cosa fare, cosa sapere e di chi fidarsi”.

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