Corpi estranei, irritazioni, batteri, acidità di stomaco: tutte cause del problema della tosse. Che a volte però va lasciata sfogare.

È un suono familiare in questo periodo dell’anno, soprattutto nei luoghi affollati. E non si tratta della suoneria dei cellulari. Molti lo liquidano come un fastidio stagionale; eppure la tosse – di questo stiamo parlando – è prima di tutto un importante meccanismo di difesa. Che ci protegge da oltre un centinaio di malattie diverse.
È proprio grazie a questa improvvisa e rumorosa espulsione dell’aria che riusciamo a liberarci delle sostanze irritanti, delle impurità, dei microrganismi o del muco che potrebbero ostacolare la respirazione. La tosse non è una malattia,ma un sintomo. È il segnale che c’è qualcosa che non va in un punto di passaggio dell’aria. Ed è uno strumento spesso efficace per rimettere le cose a posto.

Un sistema di pulizia
Lungo le vie respiratorie esistono vari sistemi in grado di ostacolare l’ingresso di particelle potenzialmente nocive. In primo luogo un meccanismo di pulizia messo in atto dai sottili filuzzi di cui sono munite le cellule della parete bronchiale, le “ciglia”. Queste, muovendosi, frenano l’avanzata delle particelle inspirate e le spingono verso l’esterno.Altre strutture specializzate producono il muco, in cui sono intrappolati gli elementi esterni. Ma il meccanismo non è sempre sufficiente. Quando le ciglia non sono in grado di espellere il muco, scatta il colpo di tosse. Quando l’aria è spinta fuori dai polmoni a una velocità di 600-800 chilometri l’ora, espelle anche ciò che aveva scatenato il colpo di tosse.Le vie respiratorie sono ripulite, e si può tornare a respirare normalmente. Secondo gli ultimi dati statistici, la tosse è sempre più diffusa a causa dell’inquinamento atmosferico e dell’abitudine di fumare, fattori che provocano entrambi irritazione delle vie aeree.

Perché si innesca
Si calcola che sia presente nel 5- 20 per cento della popolazione, tanto da essere la terza causa della consultazione del medico. E la diagnosi non è per nulla scontata: secondo gli esperti a provocare la tosse possono essere almeno 120 cause differenti. Quella principale, soprattutto nella stagione invernale, è un’infezione delle vie respiratorie; per lo più una laringite, una tracheite o una bronchite. Se non è questo il caso, le cause sono meno comuni.Una tosse che arriva all’improvviso può essere, specie nei bambini, una forma nervosa legata a particolari stati ansiosi. Se poi colpisce un anziano dopo uno sforzo fisico, la ragione potrebbe essere uno scompenso cardiaco che accumula liquido all’interno dei polmoni, fino a invadere le vie respiratorie causando un edema polmonare.

Quando persiste
In alcuni casi può accadere che la tosse duri settimane e mesi. La causa più comune è la bronchite cronica, una malattia che colpisce quasi esclusivamente fumatori ed ex-fumatori. Ma a volte la tosse persistente non ha nulla a che fare con il fumo. Chi ne è vittima proprio non riesce a capirne la ragione. Le cause principali sono tre. Nel 40-45 per cento dei casi è dovuta a un gocciolamento retronasale.Nella parte posteriore del naso può esserci un gocciolamento continuo che irrita i recettori della tosse.  Nel 30-35 per cento dei casi, invece, la causa è un’asma bronchiale, una malattia allergica accompagnata da altri due sintomi: i sibili e le difficoltà respiratorie. Infine una comune causa di tosse persistente è il reflusso gastroesofageo. Quando il contenuto dello stomaco rifluisce nell’esofago, a volte le goccioline acide stimolano i recettori della tosse. Non si deve pensare che la tosse si presenti sempre allo stesso modo. Se non è accompagnata da secrezioni, la tosse è secca; se invece è prodotto catarro, viene definita grassa o “produttiva”. Tosse secca e grassa sono curate in modo radicalmente diverso. Nel primo caso, in genere, l’accesso di tosse risponde alla necessità dell’organismo di liberare le vie respiratorie. La tosse di questo tipo è quella dei fumatori o, negli asmatici, come reazione ai bronchi ristretti dalla malattia. La tosse grassa, invece, segue bronchiti, broncopolmoniti e altre infiammazioni delle basse vie respiratorie. È quasi sempre accompagnata dall’espulsione di muco, che assume caratteristiche diverse in base allo stato dell’infezione.

Sedare o potenziare?
La tosse, a prescindere dalla causa, è una manna per i farmacisti. Le medicine per curare la tosse, infatti, sono tra le più vendute al mondo. Ma non sempre eliminare la tosse è la strada giusta. Si rischia anche di peggiorare la malattia. È più importante capire se la tosse va sedata o resa più efficiente. La tosse secca di solito va combattuta per attenuarne l’intensità e la frequenza. Gli antitosse si dividono in centrali e periferici. I primi riducono l’intensità dello stimolo che proviene dal “centro della tosse”. Il più diffuso è la codeina, sostanza simile all’eroina, e per questo va assunta per brevi periodi. I secondi, invece, bloccano i recettori periferici. Per la tosse grassa si usano invece i mucolitici (come la carbocisteina o l’acetilcisteina), che diminuiscono la viscosità del muco. Che non deve rimanere nei bronchi, perché potrebbe favorire l’insediamento di infezioni.

Rimedi “casalinghi”
Per calmare la tosse e nello stesso tempo idratare le secrezioni respiratorie (facilitandone quindi l’espulsione) esistono anche numerosi sistemi casalinghi. Anzitutto bisogna bere molto.La nonna consiglia generalmente di sorseggiare tè o latte caldo. Sempre per fluidificare le secrezioni, può essere utile umidificare l’ambiente o ricorrere a un aerosol.

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