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Le cose che avrei voluto che mi avrebbero imparato a squola (a parte la grammatica…)

dormire scuola

Qualche volta ho desiderato che alcune delle cose che ho imparato negli ultimi anni, le avessi potute conoscere prima. Avrei desiderato che ci fosse una possibilità di crescita a scuola, e probabilmente in qualche modo c’è stata. Perchè probabilmente qualche professore avrà parlato in classe di alcune delle cose di cui parla questo post, ma io l’ho dimenticato, o non vi ho mai prestato attenzione.Perciò ecco le cose che avrei voltuto imparare a scuola ( o semplicemente avrei voluto conoscere prima).

La regola dell’80/20
E’ uno dei modi migliori per imparare ad usare meglio il proprio tempo. La regola dell’ 80/20, altrimenti conosciuto anche come principio di Pareto, asserisce che l’80 % dei risultati che ottieni proviene dal 20 % delle tue attività. Perciò molto di quello che stai facendo, non è probabilmente così utile o necessario come pensi. Puoi abbandonare, o largamente ridimensionare il tempo che ci dedichi, moltissime cose.E se lo farai avrai più tempo ed energia da dedicare a ciò che veramente ti porta benessere, felicità, appagamento e così via.

Prima dai, e poi ricevi. Non esiste un altro modo.
E’ qualcosa che va contro al nostro istinto. Spesso si ha l’idea che qualcuno dovrebbe darci qualcosa o fare qualcosa per noi prima di contraccambiare. Il problema è proprio che la maggior parte delle persone la pensa così. E perciò alla fine nessuno da niente a nessuno.
Se vuoi aumentare il valore di quello che ricevi (che sia denaro amore, gentilezza, opportunità etc) devi aumentare il valore di quello che dai tu. Perchè la maggior parte delle volte tu prendi molto se dai abbastanza. Forse sarebbe bello ricevere senza dare nulla, ma raramente accade.

Sii propositivo e non passivo.
Questo punto si lega con l’ultimo. Se una persona è passiva allora realizzerà molto poco. Puoi sederti ed aspettare e sperare che qualcuno faccia qulacosa. Succede abbastanza spesso, ma potrebbe volerci tanto tempo prima che accada. Un modo più utile e vantaggioso di agire è quello di essere propositivo, per essere semplicemente il primo che fa quacosa di concreto e che muove la palla. Questo non ti eviterà tante attese, ma sarà anche più piacevole dal momento che sentirai di avere potere sulla tua vita, invece di sentirti come se fossi manovrato da forze misteriose e inperscrutabili.

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11 regole per un uso sicuro dei farmaci.

Direttamente da worstpills.org (la più importante associazione noprofit americana sulla sicurezza dei farmaci) la traduzione ufficiale delle 10 Regole Per un uso sicuro dei farmaci; tradotto ed adattato alla realtà italiana.

Regola 1. Create da soli o con l’aiuto del Medico un elenco dei farmaci che assumete.
E’ la prima regola, la più importante. Iniziate subito a scrivere su un foglio i farmaci che state prendendo:scrivete il nome , la malattia o il sintomo per cui lo assumete, il dosaggio, il risultato terapeutico che ha avuto su di voi, tutte le reazioni avverse (ad esempio allergie, dolori addominali, vomito, diarrea).
Il vostro medico vi può aiutare nella compilazione dell’elenco e non dovrebbe mai prescrivere un nuovo farmaco senza conoscere tutti i farmaci che avete già assunto e gli effetti che hanno avuto su di voi. Portate l’elenco con voi ogni volta che andate da un nuovo medico.
Regola 2. Assicuratevi di aver veramente bisogno di una terapia farmacologica.
Spesso i farmaci sono prescritti per trattare problemi come la solitudine, l’isolamento, la confusione. Quando opportuno andrebbe prima provato un approccio non farmacologico per risolvere questi problemi. La terapia allora potrebbe includere il socializzare, cercarsi degli hobbies, uscire di casa. Per esempio quando una persona soffre di depressione dopo aver perso un amore è utile rivolgersi ad amici, parenti e psicoterapeuti piuttosto che preferire farmaci antidepressivi. Una terapia non farmacologica che includa l’esercizio fisico e la perdita di peso è preferibile ad una terapia farmacologica per problemi come una lieve ipertensione o un diabete mellito in fase iniziale. Incrementare le fibre nella dieta va preferito all’uso di lassativi. I farmaci dovrebbero essere raramente prescritti per l’ansia o l’insonnia, e sempre preferibile una dieta adeguata, una terapia fitoterapica (ad esempio tisana di tiglio), o un supporto psicoterapeutico.
Un’ultima categoria di malattie per cui la terapia farmacologica è raramente, forse mai, appropriata è la reazione avversa al farmaco. Il trattamento indicato per curare un sintomo causato da un farmaco non è assumere un secondo farmaco ma sospendere il primo farmaco.

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