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Tag: prevenzione

Rachialgie ovvero dolori alla spina dorsale ovvero mal di schiena ovvero… devo continuare?

mal di schiena

Ulteriore articolo sul mal di schiena, forse un po’ più scientifico degli altri ma troverete qua la risposta a molte delle vostre domande.

Definizione e aspetti clinici

Possiamo differenziare quattro tipi di dolore: locale, riferito, radicolare e dolore conseguente allo spasmo muscolare secondario (protettivo).

Il dolore locale è determinato da ogni processo patologico che colpisce o irrita le terminazioni sensitive; è spesso descritto come continuo ma può essere intermittente, variando considerevolmente con la posizione o l’attività. Risulta sempre avvertito a livello o accanto alla parte interessata della colonna ed è esacerbato dalla digitopressione e dalla percussione delle strutture superficiali. Inoltre spesso si verifica l’immobilizzazione riflessa dei muscoli paravertebrali con deformità o anomalie posturali.

Il dolore riferito è quello proiettato dal rachide alle regioni situate entro i dermatomeri corrispondenti o quello che si proietta dai visceri pelvici e addominali al rachide.

Il dolore radicolare possiede alcune delle caratteristiche del dolore riferito ma differisce per la maggiore intensità, l’irradiazione distale, la circoscrizione del territorio della radice ed i fattori che lo scatenano. I meccanismi di questo dolore sono rappresentati da distorsione, stiramento, irritazione e compressione della radice spinale, più spesso all’interno del forame intervertebrale.

Il dolore da contrattura muscolare è generalmente cupo, talora crampiforme, si può percepire la rigidità dei muscoli paravertebrali e dimostrare mediante la palpazione che il dolore è localizzato alle strutture muscolari.

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Postura giusta? Un nuovo gadget e qualche consiglio.

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Ho spesso parlato delle posture giuste per evitare o almeno alleviare il mal di schiena. Potete dare un’occhiata ai post: “Mal di schiena: le posture giuste!” e a “Le posizioni per dormire che alleviano il mal di schiena“.
Oggi vi parlerò di un gadget: iposture il cui scopo è quello di aiutarci a mantenere una corretta postura… ma come farà mai?

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Cinque modi per ridurre il dolore lombare.

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Spesso parlando con chi mi è vicino scopro che molti di loro si lamentano del mal di schiena. E’ un problema trasversale che coinvolge uomini e donne e svariate fasce d’età. Io personalmente proprio la scorsa settimana ho dovuto lottare con dolori lombari e ho cominciato a chiedermi se si potesse fare qualcosa per combattere questo insidioso compagno di vita. Diverse sono le cause che concorrono al verificarsi di questo inconveniente, e diversi sono i rimedi per prevenirlo e curarlo e in molti casi è possibile farlo senza ricorrere a medicinali.

Qui di seguito elenchiamo le cause più comuni del mal di schiena:

– Postura scorretta (leggetevi questo post sulla giusta postura)
– Non tenere il computer ad un’altezza adeguata
Trascorrere troppe ore seduti alla scrivania senza fare alcun esercizio
– Non essere abbastanza coperti quando la temperatura è molto bassa
Dormire nella giusta posizione

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Prevenire le malattie renali oggi è possibile!

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La Malattia Renale Cronica (MRC) , o Insufficienza Renale cronica ( IRC) è ormai emersa come un problema di salute pubblica di prima grandezza. Nella popolazione adulta circa 1 individuo ogni 10 risulta essere affetto da insufficienza renale moderata, cioè una funzione renale (espressa come Filtrato Glomerulare) dimezzata o più che dimezzata rispetto alla norma. In Italia il problema è virtualmente sconosciuto dalla popolazione, ancora poco conosciuto e largamente sottovalutato dai medici e ignorato dagli organi di governo della salute pubblica regionali e/o nazionali.

Dati di prevalenza della Malattia Renale Cronica:

1) USA. Il CDC (Center for Disease Control and Prevention) il 2 marzo 2007 ha pubblicato un documento nel quale si evidenzia che negli USA nel periodo 1999-2004 il 17% degli adulti presentava un MRC (cioè un Filtrato glomerulare inferiore a 60 ml/min/1,73 m2 e/o evidenza di danno renale) .
Nell’insieme da questo documento emerge che il 9,6% della popolazione adulta Nord-Americana soffriva d’IRC ed il 6% ha una funzione renale inferiore al 50% del valore normale.
2) Europa. I dati della città olandese di Groningen indicano una prevalenza di malattie renale del 12% con il 6% dei pazienti con funzione renale inferiore al 50% della norma . Dati analoghi sono stati riportati in uno screening di popolazione nel Nord della Spagna (12), in Irlanda e in Inghilterra.
3) Italia. Non vi sono dati. Il rapporto ISTAT del 02/03/ 2007 (Condizioni di salute, fattori di rischio e ricorso ai servizi sanitari. 2005) non cita in alcun passaggio questo rilevante problema sanitario.

I fattori di rischio per la comparsa/progressione della MRC sono in gran parte comuni a quelli per le malattie cardiovascolari; i pazienti con diabete, ipertensione, malattie cardiache, obesità, età elevata, fumatori e basso livello d’istruzione hanno maggior probabilità d’essere affetti da MRC.

Gran parte delle malattie renali si possono comportare come “killer silenziosi”: operano indisturbate, senza sintomi, per anni e, quando i loro effetti si rivelano, può essere tardi per correre ai ripari. L’attenzione nei loro confronti è dettata dall’esigenza di prevenire l’insufficienza renale cronica e di ridurre il rischio cardiovascolare, che aumenta sensibilmente già in presenza di un’insufficienza renale lieve.

Che cosa fare dunque per scoprire in tempo le lesioni renali?

Innanzitutto stare attenti ai segni che ne possono indicare la comparsa. Ecco i principali:
· Emissione di urine di colore scuro (sino ad un color “coca cola”) o rosso sangue, o con cattivo odore. Anche la formazione di molta schiuma può avere un significato di anormalità.
· Aumento notevole del volume urinario, specialmente nelle ore notturne, e presenza persistente di sete
· Edemi, agli arti inferiori o diffusi
· Aumento dei valori della pressione arteriosa oltre i limiti massimi di normalità
· Dolori in sede lombare (sino a vere e proprie coliche), senso di peso in sede renale non riferibile a lombosciatalgia.
· Anemia inspiegata, stanchezza, malessere importante senza apparente motivo
· Bruciori ad urinare, febbre (specie se con brividi), necessità di minzioni frequenti

Come si può scoprire una malattia renale?

I provvedimenti sono pochi e semplici.
Innanzitutto bisogna eseguire un esame delle urine fresche (per evitare le alterazioni causate dalla fermentazione).
La maggior parte delle malattie renali causa alterazioni urinarie, con presenza di:
– Sangue, per lo più non evidente ad occhio nudo, ma solo all’esame chimico (emoglobina) e microscopico (microemturia)
– albumina (albuminuria) isolata, o associata ad altre proteine del sangue (proteinuria)
– globuli bianchi, segno di infiammazione del rene o delle vie urinarie, spesso, ma non sempre, di origine infettiva
– altri elementi, come i cosiddetti cilindri, che sono degli “stampi” di proteine, cellule o detriti cellulari, precipitati nel lume dei tubuli e poi mobilizzati dal flusso delle urine.
Un caso a parte è quello delle cellule tumorali che possono essere messe in evidenza dal cosiddetto esame citologico urinario.
L’esame per eccellenza, nel caso di perdita di proteine importanti, o una insufficienza renale che progredisce rapidamente, rimane la biopsia renale, metodica oggi sicura.

Bisogna inoltre tener presente che, nel corso della loro progressione verso un’insufficienza renale sempre più grave, le malattie renali croniche causano molto spesso un’ipertensione arteriosa.
A sua volta, un danno renale può essere causato da un’ipertensione arteriosa inizialmente non legata a una nefropatia (la condizione di gran lunga più comune è quella della cosiddetta ipertensione arteriosa essenziale). La misurazione della pressione arteriosa è quindi un altro passo importante per scoprire per tempo una nefropatia e, spesso, per prevenirla. Un semplice esame delle urine e un controllo della pressione arteriosa dunque consentono di sospettare l’esistenza di una malattia renale, ma purtroppo la normalità dei risultati non basta ad escluderla in modo categorico. Per questo motivo è necessario identificare le persone a rischio di sviluppare una nefropatia per sottoporle a indagini più approfondite.
Rilevare la presenza di una condizione di rischio di sviluppare una nefropatia, e non raramente se ne ritrovano associate più di una, è comunque molto importante se si vuol prevenire l’insorgenza del danno renale.

Purtroppo molti pazienti arrivano a noi nefrologi quando il grado di danno renale è già avanzato , e quando si supera il cosiddetto “Punto di non ritorno” , l’evenienza più temibile per noi nefrologi, il passo verso la dialisi è breve.
Controllo della pressione arteriosa prima di tutto ed attenzioni ai segni che ho menzionato, per essere in grado di affrontare precocemente la malattia.

Articolo scritto dal curatore di note e salute Medico specialista in nefrologia

Mal di schiena: le posture giuste!

Sulla postura vostra madre non si sbagliava di certo. I suoi frequenti moniti del tipo “stai dritto con le spalle” o “stai seduto dritto”erano di sicuro degli ottimi consigli!
La colonna vertebrale è forte e sana se si assume una giusta posizione per la maggior parte del tempo. Se state troppo rilassati e avete la tendenza a curvare le spalle, i muscoli avranno un compito molto arduo nel mantenere il corpo in equilibrio. Se soffrite di mal di schiena cronici, una posizione sana può contribuire a distendere i muscoli dorsali, riducendo così il fastidioso dolore.
Acquisire un’ottima postura è il frutto di un allenamento e costituisce il modo migliore per prevenire il mal di schiena.

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Mal di schiena: prevenzione e terapie alternative.

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Molti di noi sono vessati dal mal di schiena, tuttavia per evitare problemi alle spalle è consigliabile un costante allenamento fisico, adatto a rendere la schiena più forte e in salute.

Esercizi.

Una regolare attività aerobica, è in grado di tonificare i muscoli e aumentare la resistenza alle ingiurie inferte dalla fatica e dalla stanchezza alla vostra schiena.
Ottime scelte sono il nuoto e passeggiare quotidianamente a lungo. Tuttavia il consiglio del vostro medico è sempre da privilegiare, prima di incominciare qualsiasi attività.

Sviluppare forza muscolare e una maggiore flessibilità.

Eseguire esercizi addominali e per le spalle contribuisce a favorire il benessere della schiena. La flessibilità è un grosso aiuto per le anche e per le gambe, rafforza le ossa del bacino che contribuiscono a migliorare la schiena.

Smettere di fumare.

I fumatori hanno un livello inferiore di ossigeno nei tessuti spinali e questo può portare a problemi alla salute.

Dire addio ai chili di troppo.

Essere in sovrappeso affatica notevolmente i muscoli della schiena. Se hai chili in più è consigliabile perderli.

Stare in piedi in maniera intelligente.

Se state in piedi per un periodo piuttosto lungo è consigliabile alternare il piede su cui poggia il vostro peso, in modo da non premere su una parte soltanto della schiena.

Stare seduti in maniera intelligente.

E’ importante scegliere una sedia con uno schienale solido, con braccioli e una base girevole. Valuta la possibilità di usare anche un cuscino o eventualmente un fazzoletto arrotolato che riesca a creare la naturale curvatura della schiena. E’ altrettanto importante tenere i piedi e le ginocchia sempre allineati.

Dormire in manera intelligente.

Leggete il post di ieri “Le posizioni per dormire che alleviano il mal di schiena“.

Medicina alternativa

Molte persone scelgono di curare il loro mal di schiena ricorrendo a tecniche naturali:

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