E’ assolutamente arrivato il momento di cambiare in modo radicale la politica energetica!
L’esaurirsi del petrolio e delle fonti energetiche non rinnovabili, insieme ai cambiamenti climatici ci impongono serie riflessioni sulla nostra dipendenza dal petrolio.
Il petrolio, il carbone e i gas rimasti non bastano a soddisfare la crescente domanda di energia. Il 20% dell’umanità consuma l’80% delle risorse , gli europei consumano quattro tonnellate di petrolio per abitante, mentre gli americani 8 tonnellate e avanzano pretese di consumo sempre maggiori in nome della crescita economica. A questo scenario dobbiamo aggiungere le nuove potenze economiche che hanno giustificate ed ingenti richieste energetiche e sono gli oltre due miliardi di brasiliani, cinesi e indiani.
La crescita del prezzo del petrolio, che si è ormai fermato a ha superato i 100 dollari al barile, mette in luce la differenza tra domanda e offerta di greggio, le conseguenze di questa situazione sono gravissime e hanno già spinto il mondo al riarmo generalizzato e all’ aumento dei progetti per riconquistare il controllo del petrolio.
E’ necessario uscire dalla dipendenza dai fossili anche per i cambiamenti climatici in atto, il rapporto sul clima dell’Ipcc (Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici) afferma che nei prossimi cinquant’anni assisteremo alla desertificazione di pezzi di terra e all’aumento di alluvioni e uragani, con un conseguente innalzamento dei mari dovuto allo scioglimento dei ghiacciai, inoltre si prevedono oltre duecento milioni di profughi ambientali.
A questa annosa questione non si può rispondere soltanto adottando l’energia solare, è ancora troppo poco! E’necessario interrrompere l’attuale politica economica, industriale ed energetica, bisogna proporre nuovi stili di vita, deve cambiare l’assurda convinzione dell’infinita crescita economica.