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Ricette per una vita migliore!

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La bellezza ai tempi della crisi.

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Tutti desideriamo uno sguardo affascinante, una pelle priva d’imperfezioni, gambe toniche etc. etc. Alcuni sono disposti a versare migliaia di euro nell’acquisto di creme e lozioni di vario tipo, mentre altri più temerari ricorreranno al chirurgo estetico. Un giorno vi svegliate e guardandovi allo specchio vedete un brufolo sulla fronte che prima non c’era. E’ lì, per quanto vogliate ignorarlo lui è lì, in compagnia di pelle secca, punti neri e due grosse borse sotto gli occhi. Cosa fare per combattere gli inestetismi ai tempi della crisi economica? Rinuciare non se ne parla davvero… Allora ti propongo una serie di piccoli trucchi per ritornare in forma smagliante anche quando nel portafogli sono rimaste solo le tessere dei punti del supermercato. Tutto quello che ci serve è già nella tua casetta. Ora mettiti al lavoro.

Volto gonfio, usa una bustina di té

Se hai la pelle sensibile, irritata oppure gonfia bagnate una bustina di te verde per un minuto o due, fatela raffreddare e tamponate il viso. Gli antiossidanti della bustina di té ridurranno l’infiammazione.

Zone secche.

Se soffrite di pelle secca provate a mettere un fazzoletto pino di crema idratante sulla zona interessata, vedrete che andrà meglio, una zona particolarmente adatta spesso è quella dei gomiti.

Per combattere la pelle secca dei piedi usa i pesci.

Un modo molto popolare per combattere le pellicine dei piedi in Cina, in Giappone e in Turchia, consiste nel mettere i piedi in un secchio pieno di piccolissimi pesci, i quali sono ghiotti delle pellicine dei vostri piedi. Questi pesci sono chiamati “Pesci dottori” oppure “Garra Rufa” e sono completamente innocui tranne che per la pelle morta dei vostri piedi.

Ascelle secche.

Se le ascelle sono secche e poco idratate puoi esfoliarle attraverso uno scrub gentile che lasci la pelle liscia e naturale. Inoltre può aiutare ad assorbire i residui del deodorante.

Se hai finito la schiuma da barba, usa il balsamo per i capelli.

Adoperando il balsamo ottieni un duplice risultato. Renderà i peli più morbidi e quindi più facili da radere e lascerà la pelle setosa.

Se hai un brufolo picchietta un po’ di miele.

Picchiettando un tampone con del miele sul brufolo. Il miele ucciderà i batteri, renderà asettica la zona interessata facilitando il processo di cura.

Per la pelle secca usa un avocado.

Rimuovi la pelle secca attraverso un avocado, prendilo e schiaccialo in una ciotola. Spalma l’avocado schiacciato su tutto il corpo e lascialo in posa per 10-20 minuti, dopo rimuovilo. La pelle sarà morbida e soffice, l’avocado infatti è un idratante naturale.

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La natura fa bene.

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Visto il successo del post di ieri vi propongo qualche altro rimedio naturale.

Pelle del corpo

In luogo dei sali per bagno profumati o dei bagno-schiuma, non sempre innocui, vi consiglio questi semplici preparati naturali, dai benefici e sicuri effetti:
– per rinfrescare e ammorbidire la pelle fate bollire gr 100 di foglie di menta in 2 litri di acqua; dopo un quarto d’ora filtrate e unite all’acqua del bagno;
– un bagno disintossicante si ottiene facendo sciogliere nell’acqua un kg di sale per cucina;
– per combattere la stanchezza usate un decotto filtrato di fiori di tiglio (gr 100 cotti per un quarto d’ora circa in 2 litri di acqua);
– con le stesse dosi e le stesse modalità precedenti potrete preparare un bagno rinfrescante e profumato usando foglie di lavanda, mentre le foglie del rosmarino tonificano e cancellano la stanchezza.

Geloni

Gli antiestetici e fastidiosi geloni scompaiono in breve se vengono strofinati con fettine di cipolla cruda o con spicchi di aglio tagliati a metà. Si fa l’applicazione la sera, si copre con un panno di lana, e la mattina successiva si lava, frizionando con un panno caldo. Insistete nella cura per almeno quattro giorni. Se non sopportate l’odore dell’aglio o della cipolla, servitevi per frizionare i geloni di un decotto ottenuto facendo bollire per 10 minuti in un quarto di litro di acqua un gambo di sedano con tutte le sue foglie, il tutto tritato finemente.

Calli

Per ammorbidire le callosità che si formano soprattutto nei piedi, solitamente a causa di calzature inadatte, fate dei pediluvi serali con un decotto filtrato di radici e foglie di malva, ottenuto facendo bollire gr 100 di prodotto in un litro di acqua per un quarto d’ora. Si lascia intiepidire prima dell’uso. I calli si eliminano, poi, soffregandoli delicatamente con pietra pomice.

Pelle del viso

Per concludere, dulcis in fundo, ho riservato l’argomento ritenuto solitamente più importante, il viso, al quale si dedicano le cure maggiori, perché è questa parte del corpo che più delle altre rivela i segni dell’età e tende a invecchiare prima.
Contro l’acne e le imperfezioni della pelle, fate frequenti maschere, nella stagione giusta, con polpa di fichi freschi schiacciati. Tenete sulla pelle 15 minuti, stando distese e rilassate, poi sciacquate con acqua tiepida. Potrete anche tamponare il viso con succo fresco di limone, altamente astringente e disinfettante.
Per attenuare gli arrossamenti, grattugiate delle carote fresche e applicate la polpa sulla pelle, con le stesse modalità precedenti.
Un ottimo liquido detergente si ottiene facendo bollire in un quarto di litro, di acqua, per 10 minuti circa, 10 gr di foglie fresche di salvia.
Dopo aver pulito la pelle, servendovi di cotone idrofilo, potrete applicarvi una maschera rinfrescante e chiarificante, che completerà la pulizia: la preparerete sbattendo a neve un albume d’uovo a cui aggiungerete due grandi foglie di lattuga fresca lavate, asciugate e tritate finemente; lasciate sul viso per almeno mezz’ora, e sciacquate poi con acqua tiepida.
In alternativa potrete anche usare una semplice crema al limone: basterà mescolare succo di limone e glicerina, emulsionando bene.
Per ridare sollievo a una pelle screpolata, fare impacchi con un decotto ottenuto facendo bollire per dieci minuti gr 30 di foglie fresche di basilico in gr 200 di acqua. Filtrate e lasciate intiepidire prima dell’uso. Oppure centrifugate delle foglie di lattuga e applicate il succo ottenuto sulla pelle: combatte anche gli arrossamenti.
Un difetto assai diffuso è l’eccesso di untuosità della pelle: come astringente andrà bene il succo di cetriolo o di arancia, oppure il decotto di timo, ottenuto facendo bollire per un quarto d’ora gr 30 di rametti e foglie in poco più di un quarto di litro d’acqua. Se invece avete la pelle secca, niente di meglio della polpa di una mela grattugiata mescolata a mezzo cucchiaio di polvere di caolino, che si acquista nei colorifici. Lasciate diventare ben secco il composto sulla pelle, poi toglietelo con acqua tiepida.
E per finire poteva mancare una crema contro le rughe? Risultati insperati si ottengono facendo applicazioni, sulle parti colpite, con fettine di cetriolo o di patata poste tra due garze, che si lasceranno “in loco” per circa 15 minuti al giorno. Ma il rimedio più sicuro è la crema al miele, ottenuta impastando un cucchiaio di miele vergine con tre cucchiai di succo di limone e un cucchiaio di acqua.
Insistete con costanza, e anche se non otterrete veri e propri miracoli, ricordate che la speranza e l’illusione, infondendo fiducia e ottimismo, sono già di per sé la miglior cura di bellezza.

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La natura è fonte di salute e bellezza!

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Fin dai tempi più remoti, gli uomini hanno sempre rivolto la loro attenzione alla natura per trovare in essa le sostanze atte ad alleviare le loro sofferenze, o per cercare i rimedi capaci di rendere meno gravi gli inevitabili malanni dell’esistenza. E la natura, generosa, rispose in ogni occasione alle richieste degli uomini: offrì tinture per ridare colore ai capelli, unguenti per ammorbidire la pelle e cancellare da essa le tracce degli anni, ma soprattutto li curò “di dentro” con le mille sostanze contenute nei suoi prodotti, che a poco a poco gli uomini impararono a individuare, sia pure empiricamente, basandosi sull’osservazione e sull’esperienza. Fino agli inizi del nostro secolo i rimedi naturali furono gli unici a essere conosciuti, finché la scienza moderna ottenne i medicinali per sintesi chimica.
Eppure, nonostante i progressi della scienza, spesso moltissime sostanze naturali entrano a far parte dei più attuali medicamenti, e alcune di esse sono giudicate insostituibili. Non bisogna infatti dimenticare che le sostanze naturali sono assai più simili a noi di quanto non accada per i composti chimici, e per questa ragione risultano più facilmente assimilabili; inoltre è difficile che abbiano effetti collaterali dannosi. Da più parti si è notato in questi ultimi anni un ritorno allo studio dei rimedi vegetali, inteso non come un rifiuto dei progressi ottenuti dalla scienza medico-farmaceutica, ma come un’analisi più approfondita che, giovandosi degli innumerevoli moderni mezzi di ricerca potrà svelare nuove proprietà ancora sconosciute delle nostre amiche piante.

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I vari tipi di pelle.

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Dopo avervi invitato a fare il test per scoprire quale tipo di pelle avete oggi vedremo quali sono le caratteristiche dei vari tipi di pelle.

La pelle normale

È un tipo di pelle piuttosto raro, reperibile solo nell’infanzia e nella prima giovinezza; la pelle non è stata ancora attaccata da fattori esterni o da incidenze di ordine interno, tutte le funzioni biologiche sono normali; il colorito è omogeneo; la pelle si presenta con un aspetto fresco, piacevole al tatto, quasi turgida, non si notano rughe superficiali, è liscia e luminosa. I pori sono molto ristretti, quasi invisibili; sul naso e sul mento compaiono a volte alcuni comedoni; l’idratazione e lo stato di tensione della pelle sono equilibrati; le guance sono ben irrorate, leggermente rosate e senza capillari dilatati (couperose).
Se durante il ciclo mestruale o in coincidenza dell’ovulazione compaiono foruncoli nel terzo inferiore del viso, si tratta di una normale manifestazione ormonale; le impurità scompaiono presto e non necessitano di alcuna cura particolare.
E soprattutto ciò che garantisce alla pelle normale di apparire liscia, soda e vellutata è determinato dal funzionamento equilibrato delle ghiandole sebacee e sudoripare: infatti il film lipidico-proteico superficiale e l’idratazione sono in armonico equilibrio.
Il film lipidico-proteico superficiale è una pellicola acida protettiva che ricopre completamente la cute. Deriva dal secreto delle ghiandole cutanee (sebo e sudore) a cui si aggiungono detriti cellulari provenienti dalla desquamazione dello strato corneo. Il film si rinnova continuamente ed è costituito da una parte idrosolubile e da una frazione liposolubile. La prima è formata da elementi inorganici sodio, potassio, calcio e da elementi organici: acidi (lattico soprattutto), urea, aminoacidi. La percentuale di questi elementi varia a seconda dell’età del soggetto e del distretto cutaneo interessato. La parte liposolubile è invece rappresentata per il 60% da gliceridi e acidi grassi e per il rimanente da squalene e cere.
L’idratazione assicura l’elasticità e la flessibilità della cute. La pelle umana ha un contenuto medio di acqua del 70%: è maggiore negli strati più profondi e tende progressivamente a decrescere verso la superficie per il normale processo di cheratinizzazione. Questo fenomeno di disidratazione naturale è fisiologico: l’acqua persa per evaporazione viene rimpiazzata da una pari quantità proveniente dall’ambiente interno. Nello strato corneo, l’acqua viene trattenuta dalla presenza, tra le diverse lamelle, di sostanze per lo più proteiche denominate fattori di idratandone naturale. I principali componenti di questi fattori sono l’acido piroglutammico, il lattato sodico e numerosi aminoacidi. Queste sostanze idrosolubili sono protette da un materiale lipidico: si crea cosi un sistema di membrane impermeabili che permette alle sostanze idrosolubili di captare l’acqua per osmosi, e impedisce che sostanze stesse si sciolgano o fuoriescano quando lo strato corneo è immerso nell’acqua.
Modificazioni stabili della composizione dei film lipidicoproteico o dello strato di idratazione condizionano i diversi tipi di pelle. Spesso alla base del fenomeno stanno fattori genetici predisponenti; altre volte invece agiscono farmaci, diete alimentari, stress, sostanze collegate all’ambiente di lavoro o alla città in cui si vive. Le più frequenti modificazioni cutanee sono la pelle secca e la pelle grassa. La prima condizione è dovuta sia ad una riduzione della percentuale di acqua (disidratazione) sia ad una diminuzione della quantità di sebo prodotta (alipia).
La pelle grassa è dovuta ad un aumento, e a volte anche ad una modificazione qualitativa, del sebo secreto dalle ghiandole sebacee.
In conclusione la cute normale è un tipo di pelle abbastanza difficile da incontrare; inoltre, con l’invecchiamento, tende ad andare incontro a secchezza e disidratazione.

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Che tipo di pelle hai? Fai il test!

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I vari tipi di pelle

La pelle è un organo attivo, non un semplice rivestimento inerte del corpo di cui assicura il mantenimento nelle migliori condizioni, garantendone l’integrità.
Lo stato di salute della pelle si realizza tramite un equilibrio dinamico e continuo tra l’ambiente esterno e quello interno. Ogni evento lesivo comporta una immediata risposta delle diverse componenti cutanee per ripristinare nel più breve tempo possibile una condizione di normalità. La pelle reagisce a stimoli interni o a fatti esterni con modificazioni che alterano le sue normali caratteristiche. Queste modificazioni possono essere temporanee e facilmente eliminabili oppure, se prolungate nel tempo, condizionare vere e proprie differenziazioni cutanee. Si delineano in tal modo i vari tipi di pelle  comunemente conosciuti.
Ogni trattamento per il viso deve partire dalla determinazione del tipo di pelle.
Quando si cerca di individuare il tipo di pelle bisogna ricordare che lo stato della pelle è influenzato dalla stagione (d’inverno la pelle è più idratata), dall’ora (di giorno la secrezione di sebo e sudore aumenta) dalle condizioni di vita del momento (problemi psicologici, tipo di alimentazione, situazione ormonale), perciò è consigliabile sottoporre la propria pelle a periodici controlli per essere sicuri di interpretarne correttamente i segnali.
Inoltre è da considerare che si deve determinare non un tipo di pelle ma uno stato della pelle. Infatti una pelle sensibile potrebbe anche essere normale o grassa o secca o mista.

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Ecco alcuni modi strani ma semplici per migliorare la propria salute.

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Ogni anno compaiono migliaia di articoli e libri pieni di suggerimenti per perdere peso e per essere in forma. Molte di queste pubblicazioni dicono che le pietre angolari della salute sono la corretta alimentazione e l’esercizio fisico. Ovviamente non c’è nessun errore nel fatto che l’esercizio fisico e il regime alimentare siano cruciali nell’esistenza di chiunque. Ma cosa succede se vuoi fare qualcosa di radicalmente diverso per movimentare il monotono andamento del tuo organismo?
Questa piccola lista ti potrà aiutare a rivoluzionare completamente la tua normalità attraverso piccoli e originali accorgimenti.Provate a fare delle irrigazioni nasali.
Questa tecnica è adoperata dall’uomo da epoche remote e serve a rimuovere i muchi e purificare le cavità nasali dagli accumuli dell’aria inquinata. Serve a prevenire infezioni del tratto nasale, previene allergie, raffreddori, sinusiti e inoltre apporta molti benefici per la cura dell’emicrania.

Strofinatevi la pelle.
Tutti siamo a conoscenza che la pelle è l’organo che ha la maggiore estensione in tutto il corpo. E’ responsabile di un quarto della disintossicazione corporea quotidiana. Quando riesci a fare una buona pulizia della pelle contribuisci all’eliminazione delle tossine del sistema linfatico che si accumulano proprio nelle cellule del sistema linfatico.

Provate a fare un breve digiuno.
Il digiuno può migliorare la tua salute a breve e a lungo termine attraverso la disintossicazione e il ringiovanimento del corpo. Quando il corpo non usa tutte le sue energie per la digestione può usare quelle stesse per la guarigione e il ristoro del corpo. Il sistema digestivo viene dato un po’ di riposo mentre il corpo è impegnato a disintossicarsi. Come sempre è sempre bene consultare un medico prima di praticare un breve digiuno.

Prova la camminata Tai Chi.
Recenti ricerche hanno mostrato che spesso camminare è più salutare della più popolare corsa. Noi trascorriamo la maggior parte del tempo camminando, non correndo, adottando la modalità Tai Chi (ne parleremo presto in un post dedicato) possiamo cogliere l’occasione di raccogliere molte energie ad ogni passo.

Compra le scarpe Masai.
Disegnate per poter camminare in maniera naturale sulla sabbia, queste nuove scarpe sono state pensate per avere un impatto minimo sul sistema scheletrico. Sono state disegnate rendendo i muscoli più tonici e per favorire la postura corretta e fornire un buon equilibrio.

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Pedicure con pesci carnivori e altri trattamenti estetici bizzarri…

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Dopo il successo dell’articolo “I trattamenti di bellezza più terrificanti della storia!” vi descrivo un altro paio di trattamenti quantomeno bizzarri…

Pedicure con pesci carnivori

Sappiamo quanto è difficile d’estate poter sfoggiare sempre piedi in ordine, molti di noi hanno provato dopo una settimana di vacanza a visitare musei, parchi archeologici e dopo molti chilometri di passeggiate si ritrovano con i piedi “sfatti” , doloranti e nemmeno belli da vedere. Il problema è che non si è a casa e non si sa come fare… ma gli Asiatici a questo proposito hanno riportato in auge un’antica abitudine.
Apparentemente il pesce dottore è l’animale più disgustoso presente nell’acquario ma questi pesciolini sono in grado di mangiare tutte le pellicine dai piedi e le parti di pelle morta, lasciando tutte le parti sane e che procurerebbero la fuoriuscita di sangue.
Questo metodo è molto popolare in Giappone e in altre parti dell’Asia, l’idea consiste nell’immergere i piedi nello stagno e lasciare che i pesci facciano il loro dovere mentre vi rilassate. Oggi questi pesci sono stati acquistati da importanti istituti termali asiatici dove i ricchi avventori si rilassano mentre i pesci realizzano un pedicure molto bizzarro. Chi lo ha provato definisce l’esperienza assolutamente sublime.

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I trattamenti di bellezza più terrificanti della storia!

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Certo che il detto “se bella puoi apparire un po’ devi soffire” fino a un secolo fa diceva proprio il vero!

Curare la calvizie con l’aiuto della mosca spagnola

Un tempo venivano usati dei metodi che al giorno d’oggi non esiteremmo a definire bizzarri visti gli effetti collaterali a cui si sottoponevano. Adesso vi descriviamo i più curiosi.
In epoche passate vi era un metodo per far crescere i capelli che consisteva nel bere un intruglio con un’essenza di noce vomica e con un po’ di cantaride. Per caso queste parole non vi giungono familiari? E se invece le sostituiamo con stricnina e mosca spagnola (altrimenti detta cantaridina, composto velenoso che può causare priapismo e morte). Dunque da un lato questo miscuglio vi fa crescere i capelli, da un altro vi procura orribili spasmi, paralisi, e contemporaneamente anche un’erezione (vd. priapismo).
Per quelli che sentono questo metodo non proprio sano, possiamo consigliare in alternativa un’altra terapia dell’epoca ovvero un trattamento a base di paraffina. Dovete soltanto prendere una parte solida di questo metano liquido e strofinarla sui capelli fino alle radici per poter godere dei capelli di Lorenzo Lamas. Certamente questa cura agli inizi del novecento non era “sicura” poiché la chioma cosparsa di questa mistura risultava altamnte infiammabile soprattutto vista la notevole presenza di fiamme libere in quegli anni. Tuttavia se decidete di provare ricordatevi sempre di essere all’erta soprattutto se invitati ad in barbecue.
Questi buffi e pericolosi metodi consigliati dai nostri nonni furono inventati per prendere il posto di altri trattamenti ancora più antichi tipo quello usato nell’Antica Roma, di cui ci parla Plinio, che consiste nel condire una gustosa insalata, e una volta mescolata a feci di topo, cospargerla sulla vostra testa. Non ha funzionato? Allora rassegnatevi fate parte di quella nutrita schiera di uomini originali che la natura ha creato calvi così da renderli facilmente riconoscibili anche a distanza.

Fare la pulizia del viso con le sostanze allucinogene

Aver una pelle pulita priva d’imperfezioni è il sogno di tutti, e alcuni per raggiugere questo scopo sono disposti a tutto… anche ad usare droghe allucinogene per combattere l’acne.

Il trattamento raccomanda di usare un miscuglio a base di vasellina con l’aggiunta di ergotina per eliminare quelle piccole impurità; in effetti molto probabilmente i vostri brufoli saranno spariti, però purtroppo potreste girare per casa correndo perchè inseguiti da giganti antropofagi, perchè nell’ergotina è contenuto l’acido lisergico (chiamato anche LSD) che è una sostanza allucinogena.

Se invece le vostre preoccupazioni riguardano le lentiggini, esiste un metodo semplice e per niente pericoloso per “curarle” non certo come l’impiego di sostanze tossiche allucinogene per l’acne. Infatti in passato si usava una lozionealla lavanda per le lentiggini, dall’apparenza per nulla pericolosa, sfortunatamnte però oltre la lavanda c’era acido cloridrico! Un po’ estrema come soluzione..

Truccarsi con il bromuro

Più di duemila anni fa le donne avevano inventato un modo per mantenere uno spesso strato di trucco che non andava via nemmeno dopo aver bevuto il cocktail al bar. Questo rimedio veniva adoperato dalle donne egiziane si erano inventate questo rimedio completamente fatto in casa che incluìdeva l’uso di bromuro.

In effetti il bromuro è una sotanza liquida e rossa a temperatura ambiente e probabilmente ha contribuito a rendere quelle donne ancora più belle, non va però dimenticato che ai nostri giorni questa sostanza viene trasportata in contenitori in acciaio poiché ne è stata accertata l’alta tossicità, (infatti veniva spessso usata durante la prima guerra mondiale come arma chimica).

L’esposizione prolungata a questa sostanza può procurare seri danni alla pelle come escoriazioni e ulcerazioni, e crea anche problemi ai reni e al cervello alle donne che lo hanno usato. Ma delle lesioni possono averle subiti anche gli accompagnatori di queste avvenenti donne.

Fonte

Come identificare un neo maligno?

Il melanoma è il più pericoloso tipo di cancro alla pelle.
Il melanoma si sviluppa nelle cellule che producono melanina, che è il pigmento che dà colore alla pelle. Una forma di melanoma si può sviluppare anche negli occhi e raramente si può riscontare negli organi interni, come ad esempio l’intestino.
Sebbene il melanoma costituisce la percentuale più bassa di cancro alla pelle, è la causa di morte più alta. La causa è data dal fatto che può coinvolgere più parti del corpo. Al momento il melanoma alla pelle è in aumento, sebbene le cause non siano del tutto certe è chiaro che un’ eccessiva esposizione ai raggi solari, soprattutto ultravioletti, comprese le lampade solari fanno aumentare il rischio di tumore alla pelle. Pertanto evitare un’eccessiva esposizione solare può prevenire l’insorgere del melanoma.
Interpretare con correttezza i cambiamenti del nostro corpo può sicuramente aiutare a combattere tempestivamente il cancro prima che si diffonda. Il melanoma può essere curato efficacemente se scoperto in tempo.

Immagini per tenere sotto controllo i nostri nei

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Il melanoma è una forma di cancro molto pericolosa, ma curabile se si riesce ad intervenire presto. Queste immagini forniscono delle indicazioni su cosa cercare per capire se è tutto ok.
Questa piccola guida per l’auto-analisi di nostri nei è stata realizzata dall’Accademia di dermatologia americana e viene denominata la guida dell’ A B C D E. Tutti i medici in maniera unanime spiegano l’importanza di un’attenta osservazione del proprio corpo per constatare eventuali cambiamenti in maniera rapida.

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A: Asimmetria della forma

Gli sviluppi asimmetrici della pelle, in cui una metà è diversa dall’altra, può indicare il melanoma. È importante notare se la parte sinistra del neo è più scura e mostra un lieve rialzo e se invece la parte destra mostra un colore più chiaro e una forma piana.

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B: Bordi irregolari

La presenza del melanoma si presenta con bordi non definiti bene. Quando il neo presenta confini frastagliati, dentellati oppure smerlati deve essere esaminato da un medico

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C: Colore non uniforme

La presenza di diversi colori e la distribuzione non omogenea del colore costituisce il sintomo di un possibile problema. Generalmente, escrescenze di colore uniforme non costituiscono un allarme.

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D: Diametro

L’eccessiva ampiezza può essere un indicatore di un eventuale problema. Determinante è constatare la velocità con cui il neo tende a modificarsi, infatti se questo si sviluppa molto in pochi mesi o in poche settimane, in generale il neo non deve superare il diametro di una matita (6 millimetri).

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E: Evoluzione

Tutte le indicazioni sono tutte importanti, ma la cosa più importante è rilevare i cambiamenti nel tempo. Il consiglio più importante è osservare con molta attenzione i cambiamenti dei nostri nei.

I nei possono anche assumere rigonfiamenti che portano al sanguinamento, in questi casi e in tutti i casi in cui notate una qualche evoluzione è bene rivolgersi al vostro medico.

Fonte Mayo Clinic

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