Avete notato che i cibi pubblicizzati sono sempre perfetti e capaci di farti venitre fame anche dopo aver finito da mangiare?
Ma quando poi comprate il panino (o il gelato o qualsiasi altro cibo) pubblicizzato vi trovate di fronte ad un prodotto brutto da vedersi e neanche poi tanto buono… Ecco un video che mostra le differenze fra pubblicità e realtà e in alcuni casi credo si potrebbe proprio parlare di pubblicità ingannevole!
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Le panetterie dei supermercati sono solo delle false vendite al dettaglio!
I più grandi supermercati, soprattutto se presenti nei centri commerciali, hanno oggi bene in vista panetterie interne che sembrano, anche nel profumo, forni veri e fanno uscire ondate di pane, panini, biscotti e torte assortite. Ai supermercati piacciono perché creano un’atmosfera da vendita al dettaglio.
I consumatori sono comprensibilmente sedotti dai composti volatili che simulano questi odori di forno. I nostri sensi non sono così raffinati da dirci se quello che è in forno sia buono o no. Il pane cattivo emana un profumo invitante quanto quello buono. Se le panetterie nei supermercati hanno un profumo delizioso diamo per scontato che il loro pane sia buono. L’ambiente sterile e inodore del supermercato da un confortante effetto di calore e nutre l’illusione che ci siano esperti maestri fornai che preparano un prodotto fresco sul posto. La panetteria interna al supermercato sembra racchiudere tutte le virtù di un fornaio artigiano tradizionale. Il suo alone profumato di sapore casalingo fa brillare una luce che rende più attraenti tutte le altre cose in vendita. Il più alto costo del pane prodotto nel forno del supermercato da l’impressione di una differenza vera dai prodotti standard preconfezionati. La realtà diventa evidente soltanto quando il pane si raffredda e si può assaggiarlo veramente.
Le panetterie dentro i supermercati hanno fatto la loro comparsa negli anni Settanta. Furono pensate per aiutarli a competere con i dettaglianti di strada e per dare l’impressione che i supermercati vendevano pane artigianale, anziché quello industriale comprato già fatto e confezionato con il processo di fabbricazione “del pane istantaneo”, notoriamente molliccio e senza crosta.