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Tag: latte

Sei intollerante al lattosio?

intolleranza lattosio

Si è intolleranti al lattosio quando nell’intestino manca un certo enzima, necessario per digerire il lattosio, lo zucchero presente nel latte e nei prodotti caseari. Poco dopo aver mangiato questi alimenti, in unperiodo che va dai 30 minuti alle due ore dopo l’ingestione, potresti soffrire di crampi, gas, gonfiore e diarrea. Sfortunatamente, dall’intolleranza al lattosio non si guarisce. Ma effettuando pochi cambiamenti nelle tue abitudini alimentari o usando compresse di lattasi, potrai alleviare i sintomi dell’intolleranza in modo tale da poter gustare il tuo gelato o il tuo formaggio preferito. Inoltre, poichè la maggior parte dei latticini sono ricchi di calcio, potrai più facilmente attingere ad un’ ottima fonte di questo minerale, che manterrà forti le tue ossa e i tuoi denti.

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Ma il latte fa bene??

latteSarebbe difficile per me trovare un altro alimento in grado di sucitare tante polemiche come il latte. Se è salutare o no, se aiuta a perdere peso o no, se è meglio comprarlo appena munto o pastorizzato, scremato o intero. La lista è interminabile. Perciò spero di fare un tentativo per oltrepassare le speculazioni e provare a fornire alcune idee su questo problema.

A chi credere?

Da un lato, abbiamo gruppi come la LAV o la PETA (leggi: il latte è diabolico). Dall’altro verso ci sono le industrie casearie (leggi: il latte è essenziale per la salute). Oltre ai dibattiti sulla salute ci sono i fattori politici etici ed ambientali da considerare. Come la maggior parte delle altre questioni la risposta si trova nel mezzo perciò proviamo a cercarla.

Latte e salute

400,000 adulti sono stati monitorati a livello mondiale per 28 anni. Coloro che hanno bevuto molto latte hanno avuto meno malattie cardiache e infarti rispetto a quelli che ne hanno bevuto poco o niente ( uno studio finanziato dall’industria del latte).
Ma c’è l’evidenza dell’aumento dell’incidenza del cancro in tutto il mondo e il latte di mucca è una fonte di estrogeni e insulina e del fattore di crescita (IGF-1) che possono provocare la proliferazione irregolare delle cellule. D’altra parte la correlazione tra cancro al seno e alla prostata e consumo di latte tende a diminuire quando viene comparata con l’eccessivo consumo di altri prodotti animali come la carne rossa.
Altre cose che sappiamo:
Bere il latte aumenta il rischio di cancro alle ovaie, ma d’altra parte diminuisce il rischio di cancro al colon e al retto che è molto più comune.
Non c’è certezza del collegamento tra il consumo di latte e diabete I.
Circa il 70 % della popolazione soffre di intolleranza al lattosio, questo è un problema per chi beve latte abitualmente anche se esiste la possibilità di ridurre l’assunzione di lattosio infatti il formaggio e lo yogurt contengono molto meno lattosio e non causano problemi.

Latte e ossa

Gli asiatici, anche se consumano meno latte e latticini, presentano un incidenza di casi di osteoporosi minore rispetto agli occidentali. The Nurses Health Study ha dimostrato che le donne che devono più di due bicchieri di latte al giorno hanno maggiore possibilità di fratture. Ma gli asiatici hanno anche una alimentazione ed uno stile di vita differenti e il risultato del The Nurses Health Study non può essere considerato attendibile dato che le persone che hanno partecipato erano già a rischio e hanno provato a ridurlo, ma con un consumo di latte insufficiente e troppo tardivo.

Latte e perdita di peso

Lo studio che promette che bevendo tre bicchieri di latte al giorno si perde peso è stato confutato. Infatti uno studio non sponsorizzato dall’industria casearia ha dimostrato come ci sia veramente poco beneficio nella lotta per la perdita di peso attraverso il consumo di latte. Questo non ci sorprende affatto considerando che nessuna persona può sostenere di aver perso peso bevendo latte.

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Ecco l’ingrediente segreto che rende così buono il nesquik!

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Chi di noi non si ricorda del bicchiere di Nesquik bevuto durante i pomeriggi dell’infanzia?
Io ricordo con altrettanta tenerezza la scatola magica di colore gialla con il coniglietto disegnato che sorrideva, bastava aprirla e prendere un cucchiaio e una triste tazza di latte subito si trasformava in una gustosa bevanda.

Purtroppo questi ricordi non sono prerogativa dei bambini ivoriani, che lavorano per la Nestlè! Senza entrare nei più spiacevoli dettagli della vicenda, teniamo a comunicare che la maggior parte del cacao proviene dalla Costa D’Avorio, prodotto dal lavoro di bambini, costretti ad una schiavitù indegna. Ma tutto questo il coniglietto della pubblicità non ce lo dice…
Dopo molti anni in cui questa verità non era emersa nel 2001 finalmente venne fuori. Dopo questa cattiva pubblicità la Nestlè non mostrò alcuna volontà di replicare agli interrogativi che la comunità internazionale poneva. Quando furono costretti ammisero di non saper nulla. Finalmente nel luglio del 2001 fu attuata una nuova legge che imponeva di mettere sul mercato soltanto cioccolato con il marchio “slave free”.

nestlè2La verità è che la Nestlè non si distinse in solerzia per l’applicazione di questo protocollo. Continuò a glissare, mostrando imbarazzo nell’etichettare il prodotto come frutto dell’ operosità di piccoli schiavi.
Nel 2005 nulla sembrava essere cambiato. La Nestlè si espresse con una delle scuse più stupide possibili, ovvero che la crescente guerra civile in Costa D’Avorio impediva di inviare chiunque per controllare che i diritti umani degli operai fossero rispettati. Straordinariamente invece la consueta manica di compratori di cacao non accusava alcun problema ad entrare e ad uscire illesa dal paese.
Diverse ditte specializzate nella vendita di cioccolato stanno ora vendendo prodotti dotati di certificato che attesta l’estraneità dallo sfruttamento infantile.
Tuttavia alcuni consumatori dal palato sofisticato sostengono che questo cioccolato non sia più buono come prima, avvertono che il cambiamento è andato a detrimento del prodotto.

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Diossina nei cibi. Noi cosa possiamo fare?

bufalaPeacelink con la sua indagine sulla diossina nel latte prodotto a Taranto (vedi anche servizio de Le Iene) ha mostrato e dimostrato che il problema non è solo campano ma anche della zona di taranto e a questo punto non posso dire con certezza che la situazione sia sicura in tutta Italia.
Come dicevo nel post sulle bufale alla diossina, il problema non è solo legato alla mozzarella di bufala (anzi forse raramente è stata così sicura come in questi giorni post-allarme internazionale), bensì al latte e i latticini in generale e alla carne.
Rispondo ora a due domande tipiche di questi giorni:

Si ma anche l’aria è inquinata e allora? Che dobbiamo fare? Smettere di respirare oltre che di mangiare?
Intanto che l’aria è inquinata e che quindi fa male lo sappiamo da molti anni ma solo dopo che qualcuno lanciò l’allarme delle malattie legate alla smog; voi sapevate prima della settimana scorsa che nel latte e nella carne c’era la diossina? La notizia è passata sempre sotto silenzio e, per iniziare a cambiare qualcosa, come sempre dobbiamo aspettare i morti e i bambini malformati, che, in questo caso non bastano neanche (!) perchè non essendoci un registro tumori non potremo neanche essere sicuri del danno che si è causato e le informazioni in merito ci arrivano solo da bravi medici e ricercatori che, in proprio, hanno fatto delle ricerche in merito.

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Classifica delle bevande più curiose. Chissà perchè sono tutte giapponesi…

acqua dieta

N# 5: Diet Water. L’acqua che fa dimagrire! Beh anche da noi le pubblicità dell’acqua ci promettono tante cose… Non siate allocchi!!!!

acqua insalata

N# 4 Salad Water: acqua al sapore di insalata! A me fa ridere assai sta cosa… e a voi?

birra bambini

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