Psiche e Soma

Ricette per una vita migliore!

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Disturbi del sonno: test di autovalutazione

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Valutate personalmente i vostri disturbi del sonno:

  1. Avete spesso difficoltà ad addormentarvi?
  2. Vi svegliate troppo presto il mattino?
  3. Se vi svegliate spesso durante la notte, avete difficoltà a riaddormentarvi in seguito?
  4. Vi sentite spesso molto stanchi quando vi svegliate il mattino?
  5. La mancanza di sonno influenza il vostro umore durante il giorno?
  6. (Vi sentite tesi, irritabili o depressi?)
  7. La mancanza di sonno incide sulle vostre attività quotidiane (difficoltà di concentrazione, memoria debole o difficoltà di apprendimento)?

Se avete risposto «sì» a più di due domande o se avete risposto affermativamente alla domanda numero tre, dovreste discutere con il vostro medico i risultati di questo test.

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Meditazione: piccola guida per iniziare.

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I benefici riscontrabili con la meditazione sono numerosi, qui diamo alcuni punti guida per chi vuole provare questa nuova esperienza. La meditazione è come il gioco degli scacchi: le regole sono relativamente semplici da spiegare, ma il gioco è infinitamente complesso. E proprio come gli scacchi i nomi e le tecniche per meditare sono tanti e diverse, tuttavia i principi fondamentali sono gli stessi.

Rilassamento per il corpo e per la mente.

Questo può essere fatto attraverso la postura del corpo, il linguaggio figurato della mente, il mantra, la musica, il rilassamento progressivo dei muscoli e qualsiasi altro modo sia stato inventato. Scegli la tecnica che più ti è congeniale. Questo punto è relativamente facile da realizzare, poiché molti di noi hanno potuto sperimentare quale tipo di rilassamento più ci piaccia.

Non giudicarti.

Non giudicare i pensieri! Lasciali scorrere come l’acqua da una fontana, prova a ritornare all’obiettivo primario, che ti eri prefisso, qualunque esso sia. Questo è sempre difficile perchè noi siamo abituati a viaggiare con la mente indietro oppure in avanti esprimendo pensieri su tutto ( ad esempio ci preoccupiamo , abbiamo paura, ci rammarichiamo, anticipiamo gli eventi) . La chiave consiste nel notare con un certo distacco quello che sta accadendo interiormente. Osservare i nostri pensieri senza rimanere implicati è davvero difficile da realizzare.

Concentrati su qualcosa.

Spesso coloro che praticano tecniche meditative si concentrano sul proprio respiro, quando entra nel corpo e quando esce, ma noi possiamo concentrarci su qualsiasi altra cosa: su un piede, una patata, una pietra. Il respiro è molto semplice poiché è sempre presente in tutto quello che facciamo. Prova a concentrarti su una cosa e constaterai che è sorprendentemente difficile. Quando l’attenzione si allontana dall’oggetto prescelto riportala con gentilezza sull’obiettivo. E’ importante che avvenga con molta gentilezza, sii cortese con te stesso. Chi fa meditazione assiduamente consiglia di non desistere se le prime volte troverai difficoltà perchè si migliora con la pratica.

Non pensare a nulla.

La maggior parte dei praticanti affermano che questo è uno stadio molto difficile da raggiungere senza molta molta pratica, a mio parer su questo punto non è necessario aggiungere nulla se non di applicarti con molta costanza sui primi punti.

Zzzzz Zzzzz.

Ricordati che questo non è meditare ma dormire….

Questa è una rapida introduzione che fornisce degli spunti sufficienti ad iniziare. E’ importante non tanto essere informato sulle tecniche, ma esercitarvi sul controllo dei pensieri, ovvero distendere la mente e concentrasi su di un obiettivo. Prova questi primi suggerimenti vedi cosa accade, e poi approfondisci ulteriormente se ti va.

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Sette mosse per adattarsi al proprio partner.

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Nessun uomo è un’isola a sé stante; ognuno è parte del continente.
~ John Donne

Non importa molto di come lavoriate sul vostro autocontrollo se non riuscite ad essere consapevoli che nella vostra vita le persone vi influenzano.
Trascorrete la metà del vostro tempo con i vostri quattro amici e l’altra metà col vostro coniuge? Non potete negare di essere ancora più soggetti alla sua influenza. Tale assimilazione può condurre ad una relazione sana e fiorente, oppure, oppure portarvi in un gorgo che vi trascinerà verso il basso. Difficilmente vedo coppie in cui una persona ha una pessima alimentazione mentre l’altro è straordinariamente sano.

Detto questo, diamo un’occhiata alla strada che possiamo intraprendere per adattarci ai nostri partner.

1. Passeggiare: L’esercizio suggerito è almeno tre volte alla settimana, di trenta minuti ciascuna. Potete fare un ulteriore passo e passeggiare dopo cena, prima di dormire, ogni giorno della settimana. Una grande occasione per comunicare e legare.

2. Sport di coppia: Trovate uno sport di coppia, come il tennis, il basket, la pallavolo, ecc. che potete praticare contro le coppie dei vostri amici. Ciò favorirà la collaborazione e il lavoro di squadra, che poi applicherete in altri momenti della vostra vita, tutto mentre vi mantenete in forma!

3. Pianificare pasti sani: Rimanere senza un pasto sano è come rimanere con le mutande di fuori (non è per un’esperienza personale). Prendetevi tempo per riuscire a capire chi sarà a preparare determinati pasti sani in modo da non ritrovarvi senza niente di salutare e ridursi a mangiare al fast food.

4. Buttare via il cibo spazzatura: Se in non c’è cibo spazzatura in casa difficilmente lo mangerete. Non lasciare cibo spazzatura in casa è un lavoro di squadra mai visto prima. Prendete questa decisione insieme e continuate con spuntini sani, come la frutta, le nocciole, gli yogurt e i frutti di bosco.

5. Condividete i vostri obiettivi: Se avete come obiettivo una determinate perdita di peso o un miglioramento della forma fisica non statevene per conto vostro. Standovene per conto vostro perderete sicuramente la motivazione. Infatti se condividi gli obiettivi con le persone a cui tieni, loro possono responsabilizzarti e ricordarti quando stai per mollare.

6. Dormire insieme: Non voglio intendere quello che avete pensato (a meno che non lo vogliate). Accordatevi sugli stessi ritmi di sonno in modo che nessuno di voi svegli l’altro. Ciò permetterà che il vostro corpo funzioni ottimamente, massimizzando il vostro sonno e l’uso del vostro ritmo circadiano.

7. Motivare (leggi: non criticare): C’è una sottile linea tra motivare il vostro patner e farlo sentire un cretino. L’autostima è molto legata al trattamento del nostro nostro corpo. Sii gentile, comprensivo e questo amore lo aiuterà ad aumentare i propri obiettivi invece di ingrandire i vestiti.

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10 modi per rinforzare il tuo sistema immunitario!

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Ti piacerebbe trovare un modo, quest’inverno, per rinforzare il tuo sistema immunitario in modo semplice per non ammalarti? E se ne trovassi 10 invece?Il tempo cambia in autunno, il freddo comincia ad arrivare, e nasi colanti e starnuti cominciano a diventare un epidemia. Intorno ad Halloween, la prima palla di neve si incrocia con l’abbuffata di dolci del 31 ottobre per lasciare la maggior parte di noi in balia di una successione di raffreddori ed influenza che non ci abbandona più per tutto l’inverno. E allora che ne diresti se scoprissi un modo semplice per rinforzare il tuo sistema immunitario per non ammalarti più?
Le persone che adotteranno tre o più dei suggerimenti da questo elenco, e che li metterano in pratica, rinforzeranno sensibilmente il proprio sistema immunitario, aumentando la propria capacità di rimanere in salute durante la terrificante stagione dell’influenza e dei raffreddori, e tenendo alto il livello del loro benessere e della loro salute attraverso i mesi più grigi e tetri dell’anno!

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Cose strane che possono accadere mentre dormi…

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Con il termine di parasonnie si indica un insieme di manifestazioni critiche, caratterizzate dalla presenza di fenomeni motori o neurovegetativi, che si manifestano durante il sonno. Le parasonnie, nettamente più frequenti nell’età infantile, vengono attualmente classificate i tre gruppi a seconda della loro comparsa nel corso della notte: “disordini dell’aurasl”, “disordini della transizione sonno-veglia”, “parasonnie associate al son-REM”; rimane poi una serie di manifestazioni non ancora perfettamente inquadrabili in nessuno dei gruppi citati, fra le quali vi sono il bruxismo, l’enuresi notturna ecc.

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Igiene del sonno: le 10 regole per fare sogni d’oro..

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Ecco le 10 regole per una corretta igiene del sonno:

1. Non rimanere a letto più del necessario ma dormire quel tanto che basta per sentirsi riposati ed efficienti durante il giorno
2. Coricarsi e risvegliarsi al mattino sempre alla stessa ora per rafforzare la ciclicità dei ritmi biologici e favorire un regolare addormentamento alla sera
3. Evitare di fare attività fisica la sera tardi
4. Insonorizzare il più possibile la stanza e mantenere una temperatura non superiore ai 24°
5. Non coricarsi a digiuno ed evitare eccessi alimentari, non concedersi sonnellini pomeridiani
6. Evitare di bere caffè, té, coca cola alla sera
7. Limitare l’uso di bevande alcoliche
8. Limitare il fumo
9. Se non si dorme è preferibile alzarsi e fare qualcosa
10. Evitare di dormire davanti alla televisione prima di coricarsi

Classificazione dell’insonnia.

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Se una persona soffre di insonnia potrà trovare utile il seguente articolo in cui proviamo a classificare i vari tipi di insonnia.
Una semplice classificazione dell’insonnia è, secondo il criterio della durata, in tre forme: occasionale (di pochi giorni); transitoria (da una settimana a tre mesi); persistente (superiore a tre mesi).
Un’ altra suddivisione riguarda la differente distribuzione della veglia nel corso della notte che permette di riconoscere un’insonnia iniziale, caratterizzata da difficoltà a passare dallo stato di veglia quello di sonno, con latenza di addormentamento superiore ai 20 minuti; un’insonnia intermedia con presenza di risvegli, numero e durata variabili, tali da rompere con frequenza la regolare lettura del sonno; un’insonnia finale, caratterizzata dalla brusca interruzione sonno con un risveglio finale precoce. Questi tre tipi di insonnia possono coesistere realizzando una forma mista.

I quadri di insonnia sono:
L’insonnia psicofisiologica persistente è uno dei tipi di insonnia più frequente che in genere si riscontra in pazienti presentano uno stato di ansia la cui entità non è però sufficiente a rispondere ai criteri di un disturbo mentale:
la falsa percezione di sonno in cui i pazienti si lamentano di aver dormito poco o affatto, mentre con registrazioni poligrafiche non risultano evidenti disturbi del sonno;

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Ma quanto dormi!

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Nell’ambito dei disturbi del sonno caratterizzati da eccessiva sonnolenza, si possono distinguere le ipersonnie primarie (narcolessia, ipersonnia idiopatica, ipersonnia ricorrente di Kleine-Levin), l’ipersonnia psicofisiologica, l’ipersonnia associata a disturbi psichiatrici e la sindrome delle apnee morfeiche.

La narcolessia

La narcolessia, descritta per la prima volta nel 1880 da Gélineau, è caratterizzata da attacchi incoercibili di sonno, cataplessia, allucinazioni ipnagogiche e paralisi del sonno. È di origine sconosciuta, ma con una relativa frequenza esiste una stretta associazione con un antigene leucocitario HLA-DR2, considerato come marker biologico della narcolessia; considerata in passato malattia rara, la narcolessia presenta un’incidenza simile sia in Europa che negli USA, (2-5 casi ogni 10.000 abitanti) mentre è più frequente in Giappone e la diagnosi viene posta sulla presenza di almeno due sintomi.
È stata anche riscontrata nei tumori cerebrali, soprattutto a livello del talamo o del tronco, oppure in corso di sclerosi multipla, dopo encefaliti, ecc. (narcolessia secondaria).
L’eccessiva sonnolenza diurna si presenta con attacchi di sonno, talora più volte nel corso del giorno; la loro durata varia da pochi minuti fino ad alcune ore, e vengono facilitati da situazioni di basso stimolo. Con il termine di cataplessia si indica la perdita improvvisa del tono muscolare, la cui entità può essere modesta, fino ad arrivare a dei quadri di completa atonia muscolare con caduta a terra.
Oltre alla paralisi del sonno, possono essere presenti allucinazioni ipnagogiche, caratterizzate da esperienze visive e uditive il più delle volte a contenuto spiacevole.

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Russi?

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Definizione
II russare può definirsi come il respiro rumoroso ed aspro durante il sonno, determinato da vibrazioni dell’ugola e del palato molle.
Il russare può essere favorito dalla presenza di ostruzione delle prime vie aeree, di tipo transitorio (secrezioni stagnanti nel rinofaringe o nelle alte vie respiratorie) od anatomico; in generale il russare di un soggetto non ingenera allarme, ma la recente osservazione di una aumentata morbilità e mortalità in tutte le fasce di età durante il sonno rende necessario distinguere fra situazioni para-fisiologiche e condizioni morbose legate a gravi disfunzioni della regolazione del centro del respiro.Respiro stertoroso ostruttivo
È il russare regolare ed intermittente senza alterazioni patologiche del respiro ed in assenza di patologia cardiocircolatoria. Il 20% della popolazione con più di 45 anni presenta ronchi nel sonno.
Cause comuni:
– secrezioni stagnanti nel rinofaringe o in sede tracheobronchiale alta;
– condizioni favorenti anatomo-funzionali: ipertrofia dei turbinati, polipi nasali; macroglossia; ipertrofia dell’ugola e/o del palato molle; ipertrofia delle tonsille faringee; anomalie ossee del massiccio faciale e mandibolare;
– disfunzione motoria palatina.

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Come riposarsi con una pennichella di soli venti munuti!

pennichella

Alcuni ricercatori dell’Università Britannica di Loughborough, impegnati nello studio del sonno hanno compiuto diversi test su guidatori stanchi e hanno paragonato i differenti metodi usati dai piloti per rimanere svegli per poter valutarne il migliore. Hanno posto i volontari in simulatori di guida, lasciandoli guidare sebbene fossero assonnati.
Alcuni metodi usati dai piloti per rimanere svegli includevano l’esposizione del pilota al freddo del finestrino abbassato, l’ascolto della radio, un metodo consisteva persino nel darsi degli schiaffi per rimanere vigili.

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