Giudicare se una dieta è squilibrata non è facile, ma esiste una regola apparentemente banale, che
Emanuele Djalma Vitali chiama la “prova del sette”. Esistono cioè sette gruppi di alimenti che si integrano a vicenda e che devono essere presenti ogni giorno nella nostra alimentazione, con almeno un componente: in questo modo saremo sicuri di aver pagato tutti i debiti nutrizionali nei confronti del nostro organismo.

  • Il primo gruppo è quello che comprende le carni, le uova e il pesce (proteine pregiate, ferro, vitamine del complesso B e iodio nel pesce, da mangiare almeno una volta a settimana).
  • Il secondo è quello del latte, latticini e formaggi (proteine e calcio).
  • Il terzo è quello dei cereali e derivati (soprattutto amidi).
  • Il quarto gruppo è formato dai legumi (proteine, ferro, complesso B, amidi).
  • Il quinto è il gruppo dei grassi da condimento, vegetali e animali, da usare con parsimonia ma non da abolire.
  • Il sesto e il settimo gruppo sono formati dai vegetali ricchi di vitamina A (carote, spinaci, broccoletti, albicocche, melone estivo) e dai vegetali ricchi di vitamina C (agrumi, fragole, radicchio verde,peperoni). I legumi possono essere facoltativi e quindi andrà bene anche la “prova del sei”.

Pur se grossolana, questa è la prima norma da seguire quotidianamente, e insegna anche un’altra cosa: nelle diete è importante variare. Infine, cerchiamo di usare alimenti il più possibile
naturali, eliminando bustine o barattoli.

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