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Su Michael Jackson, lo sbiancamento e la vitiligine.

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Quando pensavo a Micheal Jackson mi chiedevo spesso come diavolo avesse fatto a diventare bianco. L’altro giorno, in seguito alla sua prematura scomparsa, la curiosità si è fatta così forte da spingermi a cercare una risposta.
La prima risposta che ho trovato è che l’intervento chirurgico di “sbiancamento” non esiste ce lo conferma il fatto che nessuno oltre a Micheal si sarebbe mai sottoposto a questo intervento…
La soluzione è invece una malattia neanche troppo rara: la vitiligine.

Vitiligine

Wikipedia nella sua versione italiana ci informa che: “la vitiligine è una malattia non contagiosa caratterizzata dalla comparsa sulla cute o sulle mucose, di chiazze non pigmentate, ovvero di zone dove manca del tutto la fisiologica colorazione dovuta al pigmento, la melanina, contenuto nei melanociti. I melanociti resterebbero vitali, ma smetterebbero di produrre melanina.
L’origine è sconosciuta (anche se si sospettano fattori autoimmuni e/o predisposizione genetica), né sono noti fattori scatenanti o favorenti anche se è stata documentata un’incidenza maggiore tra componenti della stessa famiglia e fattori di stress che danno il via alla manifestazione primaria della vitiligine o alla sua recrudescenza dopo periodi – anche lunghi – di stasi.”

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La natura fa bene.

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Visto il successo del post di ieri vi propongo qualche altro rimedio naturale.

Pelle del corpo

In luogo dei sali per bagno profumati o dei bagno-schiuma, non sempre innocui, vi consiglio questi semplici preparati naturali, dai benefici e sicuri effetti:
– per rinfrescare e ammorbidire la pelle fate bollire gr 100 di foglie di menta in 2 litri di acqua; dopo un quarto d’ora filtrate e unite all’acqua del bagno;
– un bagno disintossicante si ottiene facendo sciogliere nell’acqua un kg di sale per cucina;
– per combattere la stanchezza usate un decotto filtrato di fiori di tiglio (gr 100 cotti per un quarto d’ora circa in 2 litri di acqua);
– con le stesse dosi e le stesse modalità precedenti potrete preparare un bagno rinfrescante e profumato usando foglie di lavanda, mentre le foglie del rosmarino tonificano e cancellano la stanchezza.

Geloni

Gli antiestetici e fastidiosi geloni scompaiono in breve se vengono strofinati con fettine di cipolla cruda o con spicchi di aglio tagliati a metà. Si fa l’applicazione la sera, si copre con un panno di lana, e la mattina successiva si lava, frizionando con un panno caldo. Insistete nella cura per almeno quattro giorni. Se non sopportate l’odore dell’aglio o della cipolla, servitevi per frizionare i geloni di un decotto ottenuto facendo bollire per 10 minuti in un quarto di litro di acqua un gambo di sedano con tutte le sue foglie, il tutto tritato finemente.

Calli

Per ammorbidire le callosità che si formano soprattutto nei piedi, solitamente a causa di calzature inadatte, fate dei pediluvi serali con un decotto filtrato di radici e foglie di malva, ottenuto facendo bollire gr 100 di prodotto in un litro di acqua per un quarto d’ora. Si lascia intiepidire prima dell’uso. I calli si eliminano, poi, soffregandoli delicatamente con pietra pomice.

Pelle del viso

Per concludere, dulcis in fundo, ho riservato l’argomento ritenuto solitamente più importante, il viso, al quale si dedicano le cure maggiori, perché è questa parte del corpo che più delle altre rivela i segni dell’età e tende a invecchiare prima.
Contro l’acne e le imperfezioni della pelle, fate frequenti maschere, nella stagione giusta, con polpa di fichi freschi schiacciati. Tenete sulla pelle 15 minuti, stando distese e rilassate, poi sciacquate con acqua tiepida. Potrete anche tamponare il viso con succo fresco di limone, altamente astringente e disinfettante.
Per attenuare gli arrossamenti, grattugiate delle carote fresche e applicate la polpa sulla pelle, con le stesse modalità precedenti.
Un ottimo liquido detergente si ottiene facendo bollire in un quarto di litro, di acqua, per 10 minuti circa, 10 gr di foglie fresche di salvia.
Dopo aver pulito la pelle, servendovi di cotone idrofilo, potrete applicarvi una maschera rinfrescante e chiarificante, che completerà la pulizia: la preparerete sbattendo a neve un albume d’uovo a cui aggiungerete due grandi foglie di lattuga fresca lavate, asciugate e tritate finemente; lasciate sul viso per almeno mezz’ora, e sciacquate poi con acqua tiepida.
In alternativa potrete anche usare una semplice crema al limone: basterà mescolare succo di limone e glicerina, emulsionando bene.
Per ridare sollievo a una pelle screpolata, fare impacchi con un decotto ottenuto facendo bollire per dieci minuti gr 30 di foglie fresche di basilico in gr 200 di acqua. Filtrate e lasciate intiepidire prima dell’uso. Oppure centrifugate delle foglie di lattuga e applicate il succo ottenuto sulla pelle: combatte anche gli arrossamenti.
Un difetto assai diffuso è l’eccesso di untuosità della pelle: come astringente andrà bene il succo di cetriolo o di arancia, oppure il decotto di timo, ottenuto facendo bollire per un quarto d’ora gr 30 di rametti e foglie in poco più di un quarto di litro d’acqua. Se invece avete la pelle secca, niente di meglio della polpa di una mela grattugiata mescolata a mezzo cucchiaio di polvere di caolino, che si acquista nei colorifici. Lasciate diventare ben secco il composto sulla pelle, poi toglietelo con acqua tiepida.
E per finire poteva mancare una crema contro le rughe? Risultati insperati si ottengono facendo applicazioni, sulle parti colpite, con fettine di cetriolo o di patata poste tra due garze, che si lasceranno “in loco” per circa 15 minuti al giorno. Ma il rimedio più sicuro è la crema al miele, ottenuta impastando un cucchiaio di miele vergine con tre cucchiai di succo di limone e un cucchiaio di acqua.
Insistete con costanza, e anche se non otterrete veri e propri miracoli, ricordate che la speranza e l’illusione, infondendo fiducia e ottimismo, sono già di per sé la miglior cura di bellezza.

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La natura è fonte di salute e bellezza!

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Fin dai tempi più remoti, gli uomini hanno sempre rivolto la loro attenzione alla natura per trovare in essa le sostanze atte ad alleviare le loro sofferenze, o per cercare i rimedi capaci di rendere meno gravi gli inevitabili malanni dell’esistenza. E la natura, generosa, rispose in ogni occasione alle richieste degli uomini: offrì tinture per ridare colore ai capelli, unguenti per ammorbidire la pelle e cancellare da essa le tracce degli anni, ma soprattutto li curò “di dentro” con le mille sostanze contenute nei suoi prodotti, che a poco a poco gli uomini impararono a individuare, sia pure empiricamente, basandosi sull’osservazione e sull’esperienza. Fino agli inizi del nostro secolo i rimedi naturali furono gli unici a essere conosciuti, finché la scienza moderna ottenne i medicinali per sintesi chimica.
Eppure, nonostante i progressi della scienza, spesso moltissime sostanze naturali entrano a far parte dei più attuali medicamenti, e alcune di esse sono giudicate insostituibili. Non bisogna infatti dimenticare che le sostanze naturali sono assai più simili a noi di quanto non accada per i composti chimici, e per questa ragione risultano più facilmente assimilabili; inoltre è difficile che abbiano effetti collaterali dannosi. Da più parti si è notato in questi ultimi anni un ritorno allo studio dei rimedi vegetali, inteso non come un rifiuto dei progressi ottenuti dalla scienza medico-farmaceutica, ma come un’analisi più approfondita che, giovandosi degli innumerevoli moderni mezzi di ricerca potrà svelare nuove proprietà ancora sconosciute delle nostre amiche piante.

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