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Infortuni: ghiaccio o panno caldo?

infortunio

E’ la domanda classica che potreste chiedervi dopo aver subito un infortunio o se state avvertendo un dolore: dovrei usare il ghiaccio o il calore? Hanno effetti diversi sui nostri tessuti e sceglierne uno o l’altro in determinate situazioni può essere utile.

Per cominciare il ghiaccio è comunemente usato come un antinfiammatorio, possiamo dire che è un antinfiammatorio naturale. È estremamente utile quando si ha a che fare con gonfiori delle articolazioni o infiammazioni muscolo tenedinee. Il ghiaccio è quindi la vostra prima linea di difesa dopo una ferita, quando potreste essere “nella fase acuta” dell’infiammazione o nella fase iniziale. È in questi momenti che il corpo sta mettendo in moto il processo infiammatorio come risposta al trauma, facendo arrivare sangue alla zona, dilatando e aumentando la permeabilità dei vasi sanguigni; è questo un processo che finisce con la sofferenza e il disagio ed a volte con il gonfiore della zona colpita (specialmente un articolazione).
Il ghiaccio si comporta da costrittore dei questi vasi sanguigni, determinando quindi una diminuzione dell’infiammazione, del gonfiore e del dolore. Il ghiaccio è usato spesso anche come “soluzione rapida” per il dolore dei tessuti irritati dopo azioni ripetitive (per esempio, un disagio della spalla dopo aver zappato la domenica pomeriggio o sulle caviglie e le ginocchia di atleti che hanno finito una lunga corsa).
Dove c’è irritazione ed infiammazione di un articolazione o di un tendine, il ghiaccio permette di avere del sollievo istantaneo e una diminuzione dei sintomi.

Il calore è invece utile per la distensione di tessuti muscolari o tendinei contratti e in particolar modo aiuta a promuovere mobilità e l’allungamento dei tessuti. Il calore non dovrebbe essere utilizzato in una zona infiammata o irritata, principalmente perché si comporta da vasodilatatore e quindi promuove il flusso sanguigno verso la zona irradiata. Conviene quindi usare il calore su zone muscolari eccessivamente contratte quali il collo, le spalle e la schiena.

Come sempre queste informazioni sono per scopo informativo ed è molto importante consultare un medico prima di iniziare qualsiasi tipo di trattamento.

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E’ vero che è dalla testa che perdiamo la maggior parte del calore?

testa

Quando inizia a fare freddo (e quest’anno finalmente ci stiamo godendo un po’ di inverno) indossare un cappello è obbligatorio. Dopo tutto la maggior parte del nostro calore corporeo si disperde tramite le nostre teste – o almeno questo è quello che ci hanno fatto credere.
Alcuni scienziati però hanno fatto un controllo più approfondito sulla perdita di calore in coloro che non indossano il cappello e hanno dimostrato che questo era solo un falso mito.
Hanno anche trovato le origini di questo mito in un manuale di sopravvivenza dell’esercito americano del 1970 in cui si suggeriva vivamente di coprire la testa quando si era al freddo perchè  “il 40 – 45 per cento del calore del corpo viene perso dalla testa.”
I ricercatori sono Rachel Vreeman ed Aaron Carroll, al centro per politica sanitaria dell’università dell’Indiana a Indianapolis, ed hanno dichiarato che se fosse stato vero allora andare senza cappello sarebbe stato come uscire senza pantaloni.
Hanno supposto che la nascita di questo mito sia dovuto ad una sbagliata interpretazione di uno pseudo esperimento scientifico fatto dai militari USA nel 1950. In quell’esperimento ai volontari furono fatti indossare dei vestiti presi da un kit di sopravvivenza per l’Artico e furono poi esposti ad un freddo molto intenso. Poiché l’unica parte dei loro corpo lasciata scoperta fu proprio la testa fu chiaramente da là che fu perso la maggior parte del calore.
Il volto, la testa e il torace sono più sensibili ai cambiamenti di temperatura che il resto del corpo, facendoci credere che coprendoli perderemmo meno calore possibile, ma in effetti coprire una parte del copro equivale a coprirne qualsiasi altra. Vreeman e Carroll hanno aggiunto che se durante l’esperimento avessero fatto indossare ai volontari solo dei costumi da bagno avrebbero perso dalla testa soltanto il 10% del calore corporeo.

I ricercatori allora hanno deciso di esaminare molte altre credenze popolari per vedere se ci fossero delle prove scientifiche che le confermassero e, in molti casi, hanno trovato invece parecchi studi che le disconfermavano.
Facciamo una prova adesso.
Io vi elenco tre affermazioni “scientifiche” di cui una è reale e due sono dei falsi miti e voi provate a dirmi nei commenti qual è quella vera.

1. Lo zucchero rende iperattivi i bambini.
2. L’aspirina è efficace nella cura dei postumi di una sbornia.
3. La frutta secca è digeribile quanto quella fresca.

Vediamo un po’ se ho dei bravi lettori… :)

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