A soffrire di questo disturbo sono tutti, e tutte, comprese le donne in giovane età. Si stima che nel corso della vita – e quindi per periodi temporanei, per esempio in seguito a uno stress o per l’ assunzione di certi farmaci – l’ alopecia interessi ben il 50% delle donne, che però sono portate a sottovalutare il problema.
La caduta dei capelli è un fenomeno biologicamente complesso, legato a molteplici fattori, quali il processo fisiologico d’ invecchiamento, la predisposizione genetica, il profilo ormonale (che rende più esposto il sesso maschile), agenti climatici e stagionali, lo terapie farmacologiche e lo stress.
Accanto a queste note cause di calvizie, negli ultimi anni sono emerse nuove condizioni che la favoriscono, legate a malsane abitudini di vita: il fumo (vasocostrittore locale, riduce l’ ossigenazione e aumenta la produzione di radicali liberi e androgeni circolanti); l’ eccesso di radiazioni solari (che causerebbero infiammazione del cuoio capelluto e influenzerebbero la sintesi di testosterone: l’ ormone responsabile della miniaturizzazione follicolare con conseguente comparsa della calvizie); l’ attività sportiva eccessiva (che favorirebbe un incremento degli androgeni che agevola i meccanismi ormonali che facilitano la caduta).
Cause eterogenee, quindi, spesso anche transitorie e non ben conosciute, che complicano il campo d’ indagine relativo alla caduta del capello.
Tempestività
Per affrontare tempestivamente il problema, la prima cosa da fare è però proprio individuarne esattamente l’ origine. Solo allora è possibile scegliere la soluzione più idonea. Per una valutazione accurata è necessario rivolgersi allo specialista, in grado di individuare il problema nella sua fattispecie e indicare al paziente il trattamento idoneo. Lo specialista inoltre oggi ha a diposizione molti strumenti di indagine. Se non trattata o se trattata in maniera inadeguata, – conclude la professoressa Tosti – la calvizie peggiora in modo anche rapido: contrariamente a quanto si è soliti pensare la progressione della calvizie non è affatto graduale.
Dalle lozioni ai farmaci. Come rimediare se i capelli stanno già cadendo?
Le lozioni cosmetiche sono indicate soprattutto nelle forme di alopecia in cui non è certa la causa, come la caduta periodica dei capelli. In questo caso, a prescindere dall’ azione degli ingredienti, il cosmetico è utile per l’ effetto tranquillizzante legato al suo utilizzo e per l’ efficacia del massaggio praticato per applicarlo, che attiva la ripresa della crescita di alcuni follicoli. L’ utilità del massaggio è comunque temporanea ed un cosmetico è efficace solo se contiene principi attivi in grado di penetrare nel follicolo. Fra i prodotti in commercio, l’ aminexil ha, per quanto mi risulta, efficacia comprovata nei casi di caduta passeggera dei capelli dovuta a debolezza. Questa molecola agisce contrastando l’ indurimento del collagene perifollicolare (causa di invecchiamento precoce delle radici) e favorendo il prolungamento del ciclo di vita del capello. Per quanto riguarda i farmaci, consigliabili nelle fasi iniziali dell’ alopecia androgenetica, possono arrestare la caduta e indurre ricrescita. La finasteride è efficace per il trattamento della calvizie maschile: agisce sulla causa del problema, arrestando la caduta e permettendo la ricrescita dei capelli.