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Tag: bulimia

Disturbi alimentari e sessualità

anoressia

Sesso e cibo: quando si accostano questi due termini, regolarmente il discorso finisce sugli afrodisiaci. C’è però un altro aspetto di questo binomio che è spesso sorprendentemente trascurato: il rapporto tra sessualità e disturbi dell’alimentazione, vale a dire anoressia e bulimia.

L’anoressia è il rifiuto del cibo, a volte tanto estremo da portare a seri problemi di salute, e da mettere in pericolo la stessa vita.

La bulimia è invece il disturbo di chi usa il cibo come una sorta di droga, capace di sedare ansie e paure: finisce così per ingurgitare, compulsivamente, quantitativi enormi di alimenti.

Dietro l’anoressia e la bulimia si legge un conflitto con il proprio corpo e la propria immagine. Un conflitto acuito dal continuo confronto con i modelli irraggiungibili di bellezza femminile, proposti dai media. E così top model, indossatrici, attrici magrissime e perfette diventano per le ragazze e per le giovani donne dei modelli inimitabili, ma quotidianamente incombenti.

Nonostante però si sappia bene come tali patologie abbiano a che fare con l’accettazione della propria femminilità, solo in questi ultimi tempi il mondo scientifico sta indagando su quale sia il loro rapporto con la sessualità.

E’ sorprendente notare come molti autorevoli testi non citino, tra i sintomi dell’anoressia, il rifiuto della sessualità, pur ricordandone altri come l’amenorrea e l’infertilità.

Eppure l’80% delle anoressiche ha una sessualità inesistente.

Il rifiuto totale del sesso è uno dei sintomi più evidenti di questa patologia.

L’anoressica, con il suo forte bisogno di controllare tutto e tutti, non può certo affidarsi al compagno, lasciarsi andare al piacere, a sensazioni che per lei sono come un salto nel buio.

Se adolescente, essa rifiuta la possibilità di incontri, che le sembrano minacciosi, anche se spesso si nasconde dietro un atteggiamento spavaldo e aggressivo.

Da adulta tende a evitare i contatti, oppure sceglie uomini che presentano anch’essi qualche difficoltà sessuale, e che quindi le permettono di continuare a sfuggire il problema.

Anche alcune persone che soffrono di bulimia, d’altronde, a volte hanno una sessualità inesistente, e provano rifiuto, ansia e paura dell’eros.

Questo è particolarmente vero nel caso delle ragazze più giovani. Passata l’adolescenza, tuttavia, molte vivono invece un sesso frenetico, compulsivo, spesso promiscuo: fanno uso e abuso della sessualità, cambiano partner in continuazione, si buttano in una storia dietro l’altra. Non lo fanno per avidità di piacere, al contrario: non riuscendo a vivere serenamente amore ed erotismo, danno via il corpo come un oggetto senza valore.

Anche quando anoressia e bulimia sono disturbi latenti, non esplosi in maniera grave, si nota comunque un vissuto di insoddisfazione sessuale, spesso una mancanza di orgasmo, una sensazione di “essere altrove”.

E’ importante sottolineare questi aspetti, perché un vero recupero da tali patologie implica anche la ripresa di un rapporto più sereno con la sessualità.

Emma Chiaia

Giornalista, counselor e autrice del blog Vita Felice

Bulimia Nervosa. Approfondimenti.

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Ieri abbiamo affrontanto gli aspetti diagnostici della bulimia nerovosa oggi proviamo ad approfondire l’argomento.

Manifestazioni e disturbi associati

Caratteristiche descrittive e disturbi mentali associati.
I soggetti con Bulimia Nervosa sono di solito nei limiti normali del peso sebbene alcuni possano essere lievemente sottopeso o sovrappeso.Il disturbo è presente, sebbene raramente, tra i moderati o grandi obesi. Sembra che prima dell’esordio del disturbo, vi sia più frequentemente, nella Bulimia Nervosa, una storia di sovrappeso rispetto ai coetanei. Tipicamente questi soggetti tra le abbuffate riducono la loro alimentazione, preferendo cibi a basso contenuto calorico (dietetici), ed evitando invece quegli alimenti che, secondo loro, possono far ingrassare o scatenare l’abbuffata.

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Bulimia Nervosa.

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Si sente parlare spessi di Bulimia e spesso la si confonde con l’anoressia o non si capisce chiaramente cosa sia. In questo articolo troverete tutte le informazioni necessarie per capire esattamente cosa è e come va diagnosticata.

Criteri diagnostici per la Bulimia Nervosa secondo il DSM IV

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Le migliori news scientifiche della settimana scelte per voi e commentate da Prokofiev. #10

oknotizie Ringrazio Prokofiev per le sue segnalazioni e per i suoi preziosi commenti.

Il primo sorriso.

Non potevo non aprire la mia consueta rassegna con un post dedicato alle bellissima iniziativa di Comicomix. Un post commovente , un qualcosa che io conosco bene, per tanti motivi… Un enorme piacere vedere la partecipazione a questa iniziativa. Grazie a tutti coloro che vi partecipano e grazie ai Comicomix.

Che stress!

Ho scelto questo interessante post perché denuncia al solito i falsi miti che circondano la medicina, i luoghi comuni duri a morire. Sullo stress se ne dicono davvero tante…e quindi ben venga questa notizia chiarificatrice.

Bulimia e anoressia. Quando le vittime sono uomini.

Altra notizia interessante. Segnala un fatto importante, e sfata la credenza che queste patologie fossero appannaggio del solo sesso femminile. Negli ultimi decenni la forbice che separa il sesso maschile da quello femminile in fatto di patologie cardiovascolari, endocrine e metaboliche si sta rapidamente riducendo, vuoi per lo stile di vita delle donne che sta purtroppo emulando quello dei maschi, vuoi per lo stress lavorativo prima esclusivo dei maschi, vuoi per l’inquinamento ed altro.

Rifiuti tossici e SLA

In questi giorni si parla tanto della correlazione tra esposizioni ai rifiuti e rischio di tumori. Da questo studio emerge purtroppo che il rischio di altre patologie incombe. La Sclerosi laterale amiotrofica è una malattia ancora incurabile, estremamente invalidante e conducente all’exitus in pochi anni dalla diagnosi. Occorre che le attività preposte facciano luce , senza falsi allarmismi e senza sottovalutare il problema.

Alzeheimer, guarire in dieci minuti con una iniezione di etanercept?

Una speranza arriva da questa ricerca per tutti i malati ed i familiari di questa gravissima ed inesorabile patologia. I primi test sembrano incoraggianti, ma ci vorrà ancora tempo per poter confermare l’efficacia di questo farmaco, già usato per altre patologie autoimmunitarie.

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