Psiche e Soma

Ricette per una vita migliore!

Tag: anziani

È vero che il tempo passa più lentamente quando si è anziani?

Oggi un’altra domanda e risposta della rubrica: Psichesoma Answers!

In questa rubrica troverete risposta alle domande che mi avete posto via email e che ho reputato essere di interesse generale.

D. È vero che il tempo passa più lentamente quando si è anziani?
R. No. Gli ultrasessantenni hanno invece la sensazione che il tempo voli. Questo almeno per quanto riguarda una scala temporale ampia. Nel breve periodo, infatti, eventi come una piccola attesa nella quale non si può fare nulla, sembrano non passare mai. E questo avviene sia negli anziani sia nei giovani. Diversamente avviene invece nel lungo periodo. A questa conclusione sono arrivati un gruppo di psicologi della University of London. Nel corso di una ricerca, hanno chiesto a persone appartenenti a tre differenti gruppi di età (18-21, 35-50 e più di 60) di indicare il mese e l’anno di alcuni fatti noti accaduti tra il 1990 e il 1996. I giovani in media hanno collocato ciò che era accaduto in un periodo più vicino al presente. Gli anziani invece hanno spostato indietro gli eventi, dimostrando che per loro nel frattempo erano accadute molte altre cose. Secondo i ricercatori, questo conferma il fatto che per la persona anziana il tempo trascorre velocemente.

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Gli anziani e la psicoterapia.

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Chi ha detto che la psicoterapia è inutile, o che è un lusso per l’ anziano?
Se ne parla molto poco, eppure può dare ottimi risultati ed essere praticabile anche tramite il Servizio sanitario nazionale. Fare psicoterapia dell’ invecchiamento o della vecchiaia vuol dire affrontare quel groviglio di sintomi tipici dell’ età avanzata, ma non sempre patologici, costituito da facile scompensabilità emotiva, impazienza, irritabilità, rigidità nelle opinioni, restringimento di interessi e prospettive, narcisismo ed egocentrismo, insoddisfazione circa la realtà e insicurezza sul futuro, che determinano nel vecchio disagio, malessere, demoralizzazione, depressione. Purtroppo, anche per mancanza di una informazione adeguata, fra gli anziani che hanno bisogno di ricorrere alla psicoterapia sono di gran lunga prevalenti la riluttanza, la vergogna, o la non consapevolezza di soffrire di un disturbo mentale o emotivo e la tendenza, anche da parte dei familiari, di ritenerlo inevitabile e incurabile.
Benché l’ estensione della psicoterapia alla geriatria sia piuttosto recente, si può già affermare che almeno il 70 per cento degli anziani e delle anziane trae giovamento dalla terapia psicodinamica, psicoanalitica, cognitiva e comportamentale. Basta talora un incontro settimanale o quindicinale con lo psicoterapeuta per evitare, risolvere, o attenuare crisi profonde, malattie psichiatriche vere e proprie e indebiti, pericolosi, ricorsi agli psicofarmaci.
Nell’ ambito della psicoterapia, di grande importanza sono i vincoli sociali: in conseguenza della perdita, inevitabile, di familiari e amici, l’ anziano va aiutato a crearsi nuove cerchie e relazioni, se vuole evitare o vincere la solitudine. Come dice il poeta francese Paul Valéry, “un uomo solo è sempre in cattiva compagnia“.

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Gli anziani europei vivono più a lungo…ma stanno bene?

anziano

Italia in pole position per quanto la longevita’, ma niente primo posto per il numero di anni vissuti in buone condizioni di salute: i nostri anziani, infatti, hanno un alto carico di malattie, cardiovascolari, a osteoarticolari, demenze, cio’ significa che la loro qualita’ di vita non e’ tra le migliori.
E’ quanto spiega da Emanuele Scafato, direttore del Reparto Salute della popolazione dell’Istituto Superiore di Sanita’ commentando lo studio della rivista Lancet sulla longevita’ dei 25 paesi dell’Unione.

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Ma quanto è buona la Vitamina D!

sun

Da sempre la scienza si è preoccupata di migliorarci la vita. Per anni siamo stati bombardati dalle aziende sui nuovi ritrovati che solleticano i nostri sensi e vellicano la nostra fantasia. Sono tutte scoperte che vantano capacità portentose, ci aiutano infatti a rimanere belli, giovani, profumati, in forma, aumentano il nostro Q.I., riducono la cellulite e l’alito cattivo e sono anche in grado di donarci il buon umore… Ma sarà poi vero tutto questo? Non so voi, ma io ho fatto soltanto collezioni di delusioni.

Tuttavia esiste un rimedio dalle qualità sorprendenti ed è la vitamina D. Infatti risulta efficace per prevenire il cancro, protegge da eventuali disturbi le arterie coronarie, fortifica il sistema immunitario, ritarda il verificarsi di numerose malattie autoimmuni, migliora l’umore, aumenta l’energia, combatte l’osteoporosi, riduce l’incidenza di mortalità nei pazienti malati gravemente, fa aumenta la forza muscolare, riduce i dolori della colonna vertebrale, è determinante nel curare il diabete sia del primo tipo, sia del secondo tipo, è una vera “lavanderia” per il tuo organismo. Ti purifica, ti rivitalizza, ti fa uscire come nuovo… Ed è tutto vero!

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Stile di vita oppure patrimonio genetico? I segreti della salute di un uomo dell’età di 114 anni

nonno

Una ricerca che si occupa della salute delle ossa ha esaminato le vite della persone più anziane del mondo cercando di individuare quale fosse il fattore determinante nel loro stile di vita. Sono state individuate un numero consistente di persone longeve residenti in Spagna,ed é stato effettuato uno studio su un elevato numero di persone longeve in Spagna, è si cercato di capire se il motivo della loro lunga vita fosse dovuto a cause genetiche, a uno stile di vita sano o alla combinazione di questi due fattori La ricerca rivelava che a livello genetico non vi era alcuna particolarità che avrebbe potuto giustificare la longevità del vegliardo spagnolo di 114 anni che era stato preso in esame. La squadra di ricercatori, diretta dal professor Adolfo Diez Perez del’Università Autonoma di Barcellona, ha spiegato che i fattori per una eccellente salute erano da ricercarsi nella dieta Mediterranea, nel clima temperato e nella costante attività fisica che l’uomo ha condotto fino all’età di 102 anni.La ricerca ha analizzato la massa ossea e l’apparato genetico di quest’ uomo con la salute invidiabile, che all’epoca della ricerca aveva 113 anni. Gli studi si concentravano anche su altri membri della sua famiglia: un fratello di 101 anni, due sorelle dell’età di 81 e 77 anni e un nipote dell’età di 85 anni. Tutti sono nati e vivono in un piccolo centro sull’isola di Minorca. I risultati della ricerca mostravano che l’apparato osseo dell’uomo oggetto dello studio erano in ottime condizioni: la sua massa ossea si presentava normale, non vi erano curvature anomale e non vi era traccia di alcuna frattura.

I risultati dell’indagine non escludono che altri elementi genetici abbiano potuto influenzare positivamente la longevità. Tuttavia gli studiosi hanno concentrato la loro attenzione sul fatto che la salute eccellente di questa famiglia, ed in particolare dell’uomo di 113 anni è dovuta al fatto che seguiva la dieta Mediterranea, che godeva del clima mite della sua isola, che non aveva una vita stressante e che si era sempre tenuto sempre in forma. L’articolo sottolinea che quest’uomo fino all’età di 102 anni è andato tutti i giorni in bici e si è sempre occupato della coltura del frutteto della sua famiglia.

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