Perchè il foglietto illustrativo dei farmaci si chiama Bugiardino?
La risposta ce la fornisce nientepopodimeno che l’accademia della crusca: “…non c’è dubbio invece che questo nome voglia puntare l’attenzione sulle prerogative di queste particolari “istruzioni per l’uso” che, soprattutto negli anni di boom della farmacologia, tendevano a sorvolare su difetti ed effetti indesiderati del farmaco per esaltarne i pregi e l’efficacia. Non erano quindi vere e proprie “bugie” quelle che vi si potevano leggere, ma nell’insieme il foglietto risultava un “bugiardino” che diceva piccole bugie o, meglio, ometteva informazioni importanti ma che potevano essere compromettenti per il prodotto. Negli ultimi anni, grazie a restrizioni legislative che hanno imposto regole più rigide per la compilazione dei foglietti illustrativi e anche grazie ad una maggiore attenzione dei consumatori nell’assumere farmaci, siamo forse arrivati ad ottenere che siano riportate sul bugiardino tutte le notizie importanti riguardo al farmaco. Attualmente la critica più diffusa è che questi strumenti, rivolti ai consumatori quindi a non specialisti, restino comunque incomprensibili anche a una lettura attenta e scrupolosa, sia per la tecnicità delle informazioni che offrono, sia per l’accumulo di notizie in così poco spazio. La mancata trasmissione di informazioni dovuta e alla qualità e alla quantità delle indicazioni (non far capire è quasi come non dire), continua a giustificare l’appellativo di bugiardino.”

Sindrome del bugiardino
Molte persone hanno una fiducia assoluta nei farmaci e ingurgitano compresse di ogni tipo. Altre, invece, hanno una grande paura e cercano di evitarne l’ uso o fanno sconti sulla cura riducendone le dosi. I farmaci possono far male ed è per questo che vanno presi sempre su indicazione del medico e alle dosi prescritte. Ma è anche vero che ai farmaci si devono alcuni dei grandi successi della moderna medicina. Alcuni effetti indesiderati sono legati al farmaco stesso, anche a dosi normali. L’ aspirina, per esempio, può danneggiare lo stomaco, ma è vero che l’ uso continuativo di aspirina è uno dei capisaldi della prevenzione delle malattie cardiovascolari. Altri effetti sono legati ad un uso improprio del farmaco stesso. Altri effetti ancora sono legati alla interazione fra farmaci diversi. Per esempio, alcune molecole interagiscono con gli anticoagulanti e possono aumentarne o bloccarne l’ azione. Vi è poi la sindrome del “bugiardino”, termine con il quale viene chiamato ironicamente il foglietto illustrativo contenuto nelle confezioni di farmaci, che descrive in dettaglio, per legge, tutte le caratteristiche di una medicina. Qualche volta anche con involontaria comicità, il foglietto riporta effetti collaterali lievi, gravi, gravissimi. Chi legge il bugiardino non può non spaventarsi. Il paziente ansioso, nemico dei farmaci, trova un motivo in più per evitare la cura o per ridurla. Il paziente più fiducioso non ne tiene conto. Il problema nasce quando il foglietto viene letto durante la cura. Non è difficile sentirsi addosso molti dei sintomi descritti. E allora la sindrome del bugiardino può scatenare ansie anche maggiori. Ma ogni sintomo nuovo deve essere comunicato al medico. A lui (a noi) il compito di discriminare fra ansia semplice e vero effetto collaterale.

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