Psiche e Soma

Ricette per una vita migliore!

Psiconeuroendocrinoimmunologia o PNEI (che è più breve…)

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Questa scienza studia i rapporti fra psiche, sistema nervoso, sistema endocrino e sistema immunitario, i quali dialogando fra loro attraverso molecole definite neuropeptidi, determinano l’instaurarsi di una “Grande Connessione”, una sorta di Network da cui dipende il benessere, la vita o la morte di ognuno di noi.Lo scopo di questa scienza é di dimostrare i legami che uniscono delle discipline cosi’ differenti come la psicologia, la neurologia, l’immunologia e l’endocrinologia; in altri termini i legami che uniscono la mente e il corpo.

I vari sistemi (psichico, neurologico, endocrino ed immunitario) interagiscano tra loro per il raggiungimento di un’omeostasi interna dell’organismo. A prova di tutto ciò, è stato dimostrato che le cellule immunitarie sono in grado di interpretare i messaggi provenienti dal sistema nervoso autonomo (SNA) e dal cervello.

Se mente e corpo (Psiche e Soma) sono dunque in grado di interagire, non risulta difficile accettare l’idea che l’umore (inteso come disposizione mentale, più o meno positiva, all’interpretazione degli stimoli) possa regolare, o quantomeno influenzare (o se preferiamo, interferire con) il sistema nervoso centrale, quello ormonale e quello immunitario.

Ogni stato emotivo quale amore, paura, piacere, dolore, ansia, rabbia, eccetera, con le sue complesse sfumature definite comunemente sentimenti, è generato dagli elaborati che avvengono nelle zone “nobili” (corteccia, lobo limbico, etc.) del cervello e diffuso in tutto il corpo (e, quindi, nei singoli organi e apparati) mediante una via bioeletttrica (gli impulsi nervosi neuronali e nevrogliali) e grazie all’intervento di sostanze biochimiche definite “liganti” (che modulano il segnale fra le singole cellule), comprendenti neuropeptidi, neurotrasmettitori e ormoni.
Questi “liganti” e i relativi recettori (“serrature” specifiche situate sulla membrana cellulare) sono presenti in ogni parte del corpo e non solo nel sistema nervoso. Ciò significa che tutto il corpo “pensa” (anche se in maniera più o meno impegnativa, a seconda della zona interessata) e che ogni cellula “sente” e prova “emozioni”, elabora le proprie informazioni e le trasmette ad ogni altra cellula attraverso una fittissima rete di comunicazione per cui ogni aspetto psicofisico umano può essere visto come una parte di un’unica realtà.

Le basi molecolari delle emozioni possono dunque essere definite come i messaggeri che trasportano informazioni per collegare tra loro i grandi sistemi dell’organismo in un’unica unità funzionale che possiamo definire corpo / mente.
La psiconeuroendocrinoimmunologia, rappresenta quel settore di ricerca che abbraccia un ampio ventaglio di discipline scientifico umanistiche e, in definitiva, si pone come strumento unificante di vari aspetti del complesso quadro dei fenomeni di adattamento dell’organismo.
In ogni essere umano esiste una struttura psicofisica organizzata, divisa in tre importanti settori:

  • Il sistema nervoso – All’interno del quale, nel DNA delle sue cellule, si determinano la consapevolizzazione della coscienza e tutte le strategie importanti da comunicare al resto dell’organismo, mediante impulsi elettrici che raggiungono il sistema neurovegetativo e i fasci muscolari;
  • L’apparato endocrino – Composto da tutte le ghiandole che secernono ormoni indispensabili per il metabolismo;
  • Il sistema immunitario – Comprende i globuli bianchi, anche a questo livello, si elaborano tattiche comportamentali, che serviranno a garantire una difesa nei confronti di attacchi esterni (come ad esempio virus, batteri ed inquinanti vari) o interni (cellule degradate, cellule tumorali, etc.).

Riassumendo, i tre principali sistemi dell’organismo concorrono in maniera integrata al mantenimento di quell’equilibrio di funzionamento, definito omeostasi.
Esiste,cmq, una gerarchia funzionale basata sul fatto che le cellule che consentono la coscienza di sé sono situate nel cervello, e prevalentemente:

  • Nei sei strati cellulari della corteccia cerebrale (o neocorteccia);
  • Nella formazione reticolare mesencefalica (collegata al talamo e, da qui, alla corteccia);
  • Nel talamo e nell’ippocampo (considerati la “porta” della coscienza).

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5 Comments

  1. Marisa

    Vorrei sapere se lo stress psicologico abbia potuto influire su uno stato morboso generale.Sono una donna di 54 anni che ha sempre goduto di ottima salute.Da più di un anno, dopo un grave shock emotivo che ha scombussolato la mia esistenza e dal quale ancora non mi sono ripresa,sono affetta da diverse patologie.La scorsa primavera mi è stato diagnosticato un CIN2-3 causato da infezione di HPV molto probabilmente contagiatomi circa 12 anni fa e seguito successivamente da un intervento di conizzazione.Nel contempo soffro di una forma acuta di lombalgia con conseguente infiammazione del nervo sciatico della quale soffro ancora.In ultimo,ieri, dopo un dosaggio degli ormoni tiroidei i cui risultati sono:TSH=8.7 (O.40-4.0),FT3=3.75 (1.80-4.40),FT4=0.80 (0.80-1.90),all’ecografia tiroidea sono risultate piccole areole tenuamente ipoecogene ed alcuni noduli millimetrici privi di vascolarizzazione di cui alcuni parzialmente calcifici da ambo i lati. A giorni dovrò farmi visitare da un endocrinologo che valuterà il caso.Può essere stato il mio malessere psicologico la causa dell’insorgenza delle mie patologie?Quale cura fare oltre quelle specifiche?Premetto che psicologicamente non sono serena e penso di non poterlo essere più perchè non potrò mai cancellare il passato e l’ offesa che ho subito.Grazie

  2. NatSA

    Studio Psicosomatica da molti anni e credo che le mallattie siano tutte di derivazione Pensiero Alterato il pensiero diventa neurotrasmettitore chimico e influenza la cascata endocrina e successivamente tutto il quadro biochimico PNEI .
    Uno shok può indebolire il Sistema Immunitario già indebolito da alimentazione scorretta tossine esogene farmaci amalgami dentari geopatie ecc
    Fa riaffiorare patologie infettive che erano state immobilizzate fino a quel momento = non davano problemi
    ma a base di tutto c’è sicuramente l’Acidosi latente tissutale .
    Studio da anni la relazione tra persona soggetto la sua comunicazione e patologie della persona correlate da teorie della MTC e da studi caratteriali Bioenergetici e Ippocratici questi studi vengono seguiti da operatori di Medicina naturale =Naturopati non riconosciuti ANCORA dalla Legge Italiana ( ci stiamo lavorando) ma siamo in MOLTI!!!
    Un augurio per trovare una persona che possa insegnarle la via per l’Autoguarigione
    NatSA

  3. michela

    Sono una donna di 40 anni, da quando ero piccola soffrivo di un disturbo del sonno e da allora mi sto trascinando questo problema anche se ora, con l’età che avanza,risulta sempre più “pesante” sostenere il peso dell’insonnia.
    La mia sensibilità e l’eccessiva preoccupazione di fronte ai problemi della vita quotidiana mi accompagnano anche di notte come se non riuscissi mai a staccare la spina tanto che i pensieri non mi abbandonano mai.Mi capita così di addormentarmi subito appena tocco il cuscino, ma di svegliarmi dopo qualche ora, nel cuore della notte,e di rimanere sveglia per ore o di riaddormentarmi con un sonno frammentato e un senso di profonda stanchezza, ma anche depressione, il giorno dopo.Da un pò sto assumendo della melatonina, ma senza troppo successo.Ho provato anche con i fiori di Bach, ma non ho raggiunto risultati significativi. Sono anche ipotiroidea e vi chiedo se questo possa influire sul mio problema.Grazie per lo sfogo e l’aiuto.

  4. giancarlo

    controllo dell’iperglicemia secondo p.n.e.i.sarei grato se mi fosse spiegato il meccanismo fisioparolocico su cui si basa.grazie

  5. Celeste

    con tac e mezzo di contrasto hanno evidenziato numerosi linfonodi e una linfoadenopatia di ndt come posso farli regredire senza medicine??
    Grazie mille,
    Celeste

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