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Nocebo ovvero l’altra faccia del placebo…

nocebo

L’effetto che i placebo provocano sono stati oggetto di studio di molti ricercatori. In generale un placebo è una sostanza innocua che non costituisce alcun supporto farmacologico, ma può apportare effetti di miglioramenti sul malessere del paziente. Recenti studi parlano dell’effetto nocebo, ad esso collegato, che si riferisce alle conseguenze negative che si verificano dopo la somministrazione di un placebo. Il placebo può provocare due tipi differenti di reazione positiva ed un’altra negativa, ovvero il pazienta inizia ad accusare i principali “effetti secondari” legati al consumo di farmaci.

Il meccanismo psicologico principale per l’effetto nocebo, come per l’effetto placebo, appare collegato a fattori inconsci e ad aspettative consce. Pazienti fortemente suggestionabili che mostrano una spiccata predisposizione a contrarre gli effetti collaterali dei medicinali, saranno gli stessi che riscontrano un’alta efficacia con i placebo. Alcuni pazienti possono avvertire sintomi legati agli effetti collaterali dei medicinali soltanto dopo aver letto i potenziali effetti indesiderati che i ricercatori descrivono prima di somministrare il farmaco durante la prova-placebo. Tuttavia a volte è sufficiente il ricordo degli effetti collaterali legati a quel farmaco. Questo problema naturalmente non sorge quando il paziente è cosciente che si tratta di un farmaco placebo.
Anche i fattori biologici sembra che giochino un ruolo importante; infatti studi hanno evidenziato nel fenomeno l’incidenza dell’interessamento dell’asse adrenergico ipotalamico pituitario.

Il risultato dei vari studi sugli effetti nocebo hanno mostrato una notevole incidenza di mal di testa, astenia, sonnolenza e tutti i comuni sintomi collaterali, inoltre si evince la maggior parte dei volontari che accusavano questi sintomi sono di sesso femminile.

A volte è importante chiarire se il verificarsi di tali sintomi è dovuto al placebo, oppure al fatto che il paziente sta facendo un altro trattamento farmacologico in contemporanea. Infatti non tutti i sintomi che compaiono al paziente sono sviluppati necessariamente dal farmaco-placebo. Nella fetta di popolazione presa in esame una parte riportava dei sintomi fisici molto simili ai comuni effetti collaterali dei farmaci. Pertanto si evince che l’effetto nocebo registrato sistematicamente durante una prova placebo spesso è un sintomo pregresso oppure sopraggiunto in maniera spontanea, dunque estraneo al placebo. Al contempo è possibile affermare che durante queste prove sia sovrastimata la frequenza di effetti collaterali non specifici dei farmaci che in quel momento vengono sostituiti al placebo.
Attraverso il reperimento di una serie di prove positive è possibile dimostrare l’efficacia di un medicinale, così al contempo una serie di elementi negativi in conseguenza ad un placebo possono creare l’effetto nocebo. Tuttavia nella pratica clinica risulta fondamentale non attribuire in maniera immediata gli effetti collaterali al consumo di un medicinale, ma piuttosto capire se c’è realmente una relazione tra i due eventi. Certamente i concetti di placebo e nocebo risultano carichi di un particolare fascino e ancora per molto tempo saranno oggetto di molti studi, infatti ancora molto si deve studiare, il riscontro di affermazioni definitive appaiono talora lontane.

Fonti e Bibliografia
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2. Beecher HK. The powerful placebo. J Am Med Assoc 1955;159:1602-6.
3. Benedetti F, Amanzio M, Casadio C, Oliaro A, Maggi G. Blockade of nocebo hyperalgesia by the cholecystokinin antagonist proglumide. Pain 1997;71:135-40.
4. Benedetti F, Amanzio M, Vighetti S, Asteggiano G. The biochemical and neuroendocrine bases of the hyperalgesic nocebo effect. J Neurosci 2006;26:12014-22.
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7. Rosenzweig P, Brohier S, Zipfel A. The placebo effect in healthy volunteers: influence of experimental conditions on the adverse events profile during phase I studies. Clin Pharmacol Ther 1993;54:578-83.
8. The nocebo effect, Dr Sundararajan Rajagopal

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2 Comments

  1. Il pensiero che cura.

    Se crediamo di essere malati, se ci sentiamo malati, se pensiamo sempre alla nostra malattia e ne parliamo continuamente con altri, la Natura per la “legge di attrazione” ci darà proprio quello che tanto osanniamo: la malattia!
    “Convinciti di essere sano e in uno stato di armonioso equilibrio, finche il corpo non ti risponda ristabilendosi completamente”.
    [ Mary Baker Eddy]

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