Psiche e Soma

Ricette per una vita migliore!

“Nella mente di un troll”. Intervista a Ciro Ascione

ascioneChe fatica! Non è stato per nulla facile ma alla fine sono entrato nella mente del troll per eccellenza. Come chi?? Ciro Ascione e chi altri se no! Vi dico solo che è colui che nel 1999 ha creato l’Associazione Borromeo, un finto comitato di genitori cattolici che lanciò un’assurda crociata bigotta contro i videogiochi; ha assunto decine di false identità, dal poeta pazzo alla capo-scout stuprata, dal nazista gay alla giornalista irritante, per il puro sfizio di far impazzire le sue vittime; assieme ad altri rompiscatole della rete (tra i quali Mist, il creatore della Chuck Norris-mania) ha dato vita alla famigerata banda degli Oscuri, che ha imperversato su Usenet a cavallo tra i due millenni; ha lanciato in Italia la moda dello “spoiler”, ovvero la pratica di rovinare agli appassionati i finali di film e romanzi; infine nel 2007 ha pubblicato sul blog “Giornalettismo Militante”, le presunte tracce dell’esame di maturità 2007 e c’è cascato pure il tg5!! E per non farsi mancare nulla dalle sue imprese ne ha tratto pure un (bel) libro:”Troll. Come ho inguaiato internet“. Correte a comprarlo!

Ma come nasce un troll? Ci sarà stato qualche avvenimento nella sua infanzia che lo ha trasformato in un “mostro”? Gli serviva internet per trolleggiare o era un gran paraculo anche da ragazzino?
Intanto vi garantisco che non è un mostro (anche se forse qualche sua vittima lo crede tale) anzi una persona speciale che brilla di un intelligenza creativa certamente fuori dal comune; la sua faccia da bravo ragazzo poi lo rende sicuramente micidiale anche nella vita reale. Forse la sua infanzia e la sua prima adolescenza passate in un ambiente prettamente femminile, sicuramente riempito di attenzioni e coccole (dato il suo bel visino da “cocco di mamma”) ha lasciato in lui una certa voglia di essere al centro dell’attenzione (ma forse mi sto morellizando un po’ troppo…).
Se volete conoscerlo meglio e se vi incuriosisce sapere se era un troll anche da ragazzino non vi resta che leggere questa illuminante e simpaticissima intervista.

Parlaci di te! Descrivi in poche parole la tua infanzia (anche la tua famiglia), adolescenza e maturità.

L’infanzia e adolescenza l’ho trascorsa in una famiglia a forte prevalenza femminile: a parte mio padre (che ho perso quando avevo 14 anni) sono cresciuto tra madre, zie, nonne e sorelle maggiori. Attualmente convivo con la mia compagna.

Quando è scattata e quale è stata la molla che ti ha “trasformato” in un troll? Lo sei sempre stato anche nella vita reale o lo sei diventato online? C’è qualche ricordo della tua infanzia che ti viene da associare?

Credo che la passione degli scherzi mi è venuta intorno ai 14 anni, quando vidi al cinema “Amici miei atto secondo”. Prima di Internet, mi dedicavo agli scherzi telefonici. Non si trattava di semplici telefonate anonime: di solito, dopo aver sfottuto la vittima, le si telefonava di nuovo spacciandosi per impiegati della SIP, chiedendo se per caso avesse ricevuto scherzi telefonici. Poi le si raccomandava di trattenere quanto più possibile i disturbatori al telefono, allo scopo di intercettare la chiamata. Poi si richiamava e la si sfotteva per un’ora buona. Poi si richiamava a nome della SIP, ci si complimentava perché i molestatori erano stati identificati e subito si ripartiva con le prese per il culo. Qualche giorno dopo chiamava per l’ennesima volta confessando lo scherzo, si chiedeva scusa alla vittima nella maniera più strappacuore possibile, la si induceva spesso alle lacrime e alla commozione e infine la si mandava di nuovo a quel paese. Un altro scherzo tipico della mia prima adolescenza era quello di girare per le edicole chiedendo giornali che non esistevano; poi raccomandavo questi giornali ai miei amici, che ignari della cosa andavano anche loro a chiederli agli edicolanti. Alla fine c’era un sacco di gente che credeva alla reale esistenza di questi giornali fantasma. E poi c’era un altro scherzo leggendario, quello di abbordare signore di mezza età un po’ rintronate spacciandomi per un nipote di cui non si ricordavano, finché quelle non si autoconvincevano che fossi davvero loro nipote. Avevo una faccia da bravissimo ragazzo, serio, affidabile, con gli occhiali, secchione, cocco di mamma, inoffensivo, con una bella vocina che parlava in italiano perfetto. Il nipotino ideale.

Ammetti che provi un certo piacere, sadico direi, nel prendere in giro la gente (mi viene in mente Bobby Fischer, che, prima di strappare a Spassky il titolo di campione mondiale di scacchi, confessò: “Mi piace vederli dibattersi.” )? O c’è qualche altra cosa che ti spinge a farlo?

Certo che sì! Però, di solito, il discorso è un altro. Dimostrare la profonda inutilità delle regole. Il guaio è che in rete le regole sono state scritte da ingegneri informatici, ovvero da persone prive di senso dell’umorismo. Il troll vuole rappresentare il lato “umanistico” della rete: più ambiguo, sfuggente, difficile da decodificare. L’ingegnere ragiona solo in termini binari: zero – uno, buono – cattivo, bello – brutto. Il troll ti costringe a una continua ricerca di tipo ermeneutico. Ovviamente mi riferisco ai troll, non ai fessi qualsiasi.

Perchè le persone sono così propense a cascare nei tuoi tranelli?

Non è vero che tutte le persone sono propense a cascare nei tranelli del troll. Il gioco del troll consistere dividere la platea in due fazioni. C’è chi ci casca, ma c’è anche chi non ci casca e spesso finisce per allearsi con il troll. Capire i meccanismi della trappola del troll è gratificante, equivale alla decodifica di un enigma. Chi è gratificato dal troll, nota anche la stupidità di chi è vittima della trollata, e di solito preferisce saltare la barricata. D’altro canto se il troll diffonde una notizia falsa, o se sostiene un’idea improponibile, deve sempre lasciare degli indizi. Ti faccio l’esempio delle false prove di maturità: per qualunque persona dotata di un po’ di intelligenza, era chiarissimo che si trattasse di una bufala. C’era un falso brano di Pirandello che, parafrasato, significava “Fesso chi legge”; c’erano temi assurdi su santi sconosciuti del Belgio, fotografie di gatti e di cani prive di qualsiasi valore informativo, stampe pornografiche ottocentesche… Chi ci è cascato, si meritava di cascarci, e ha fatto la figura dello stupido. Se invece avessi messo un vero brano di Pirandello, un tema sull’ecologia e delle foto di Rembrandt, il falso sarebbe stato plausibile e non ci sarebbe stato alcun divertimento nello spacciarlo per vero. Il troll – nei confronti delle sue vittime – compie una maieutica al contrario: anziché tirare fuori la conoscenza dell’interlocutore, ne fa emergere la stupidità.

Di recente stai frequentando OKNOtizie, il social network più noto in Italia, dove tra l’altro ci siamo conosciuti. Hai piani distruttivi per OKNOtizie?

No. E se li avessi, non te li direi.

L’ultima tua vittima sembra essere il blogger neofascista Marco Panattoni. Parlaci un po’ di lui e facci fare due risate!

C’è poco da ridere, nel senso che Panattoni è l’esatto contrario di un troll. Ho già scritto su blogkillers che Panattoni riesce a svolgere una funzione consolatoria e a compattare qualsiasi gruppo su cui si presenti. Quando attacco Panattoni io, elettore di Bertinotti, raccolgo i consensi persino dei blogger di estrema destra. Però ci tengo a chiarire che il mio atteggiamento nei confronti di Panattoni non è l’atteggiamento del troll. E’ semplicemente l’atteggiamento di una persona civile che combatte con l’arma dello sfottò un individuo che gestisce un blog dai contenuti criminali e ignoranti, dall’apologia del fascismo al definire “puttana” e “frocio di merda” chi non condivida i suoi deliri. E chiunque sia coautore del blog assieme a Panattoni, è corresponsabile dei suoi crimini. Se poi Panattoni non credesse alle stronzate che dice, sarebbe il troll più geniale mai apparso in rete. Gli cederei subito lo scettro.

Adesso Ciro cura un blog Trashopolis dove condivide e fa conoscere tutto il trash italiano e mondiale. Il post che mi è piacuto di più è quello su Guerre Stellari in Turchia…non ho parole! Per me Quentin fra un po’ inizierà a chiedergli qualche consulenza.

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58 Comments

  1. Mister 16 (no 17)

    voglio la gigantografia de kulos, è proprio un cesso d’omo, pe forza saccaniva coi giornalai da ragazzino, muhahaaahah

  2. Mister 16 (no 17)

    “Panatto’, non ti frustra il fatto che il sottoscritto, con il suo buffo faccione homerico, sia considerato un mito da chiunque lo legga?”

    Da noi c’è un civile, invalido, che parla co la bocca storta che sembra rochy quanno strilla adriana, sono 3 mesi che è da noi e ancora non ha capito da che portone deve entrare, eppure tutti lo consideriamo un mito.

  3. de la serna

    LA VERA STORIA DELLE DUE BLATTE E LA GIUSTA DISINFESTAZIONE: come usare l’insetticida senza remore e per primi.

    Dal momento che mi sono occupato della ineffabile coppia di insetti già tempo addietro mi permetto di darvi due suggerimenti ( vedo che in realtà non ne avete bidogno visto come li avete ben bene impacchettati e rispediti nel loro covo…) che in realtà sono solo una occasione per :
    – riesprimere tutto il mio piu’ distaccato ma convinto disprezzo
    – avvisare qualche distratto navigante che non si accorge della puzza di quel blog- cesso…
    VEDO CHE comunque ANCHE qui il panattone le piglia in abbondanza : ormai lo conoscon tutti ed e’ lo ZIMBELLO DEL WEB.
    Per chi invece non lo sa’ il tipo bresciano é OSSESSIONATO da due cose , a parte la sinistra : il sesso ed i soldi . Da come ne parla , da come insulta il prossimo , dagli argomenti trattati e dalla loro ripetitiva proposizione nonché dal tempo che passa sul p.c. facendo finta DI ESSERE OCCUOPATO IN ALTREE FACCENDE e’ evidente che SCARSEGGI DELL’UNO E DEGLI ALTRI..appena glielo fate motare vi dira’ subito che ” ce l’avete piccolo..”” siete sfigati…” ” siete invidiosi di lui e del silvio…” e via una sequela di insulti ( TALVOLTA veri insulti , talvolta tali solo per lui…)
    Il piccolo web-stronzetto ( andate in quel cesso del suo blog e rileggetevi , se avete tempo, le nostre diatribe estive dall’8 al 15 agosto 2007 )continua a fare il “duro” dappertutto sul web raccontando una marea di stronzate al 90% inventate di sana pianta…ma quando e’ stato trattato altratanto duramente si e’ “cacato” sotto , ha invocato cancellazioni, ha censurato con l’aiuto della tardona FINTA EX SINISTRA vera novella Petacci , si e’ impaurito fisicamente inventandosi minaccie di botte di gruppo mai formulate ( al massimo gli è stato ricordato piazzale loreto, ma quando ce vo’ ce vo’…), insomma un vero campione della COglioneria della peggior brescia conosciuto dalla migliore per quello che e’ veramente , come sanno anche a Cortona e fin sulla valle dell’Arno… Dialetticamente – per quel che conta misurarsi con un tal minorato – basta prevenirlo cominciando ad insultarlo da subito ( del resto basta leggere alcuni suoi post perché la cosa riesca benissimo e spontaneamente si replichi legittimamente a quelle che giuridicamente son provocazioni ESIMENTi ex art. 599 cod. penale dell’eventuale diffamazione…) non fà un soldo di danno…
    lui e la sua rinnovata complice ( strane storie di litigi in pubblico e di paci segrete , relazioni negate o sospirate , gossip di 4° ordine )usano da sempre la stessa tecnica – una li tiene fermi con falsi argomenti democraticistici e l’altro mena – ma tranne altri scarafaggi di par loro e qualche distratto pensante che non si accorge di legittimarli scrivendo sul loro cesso-blog, nessuno se li fila più…
    dicevo : usan sempre la stessa tecnica le due blatte ( andate a vedervi chi ne ha voglia le nostre diatribe dall’8 al 15 agosto 2007, con contorno di minaccie di denuncie mai eseguite…) ora vedo che l’ossessione antisinistra é del tutto paranoica , acdendo il velo ipocrita e paraculo dello ” scambio democratico di opinioni diverse”); UN MISCUGLIO DI FASCISMO D’ACCATTO E DI PARACULISMO CIALTRONE DEL GENERONE ITALICO FURBETTO , EVASORE e testa di cazzo CON evidenti origini traumatiche ( entrambi devono aver preso – metaforicamente o meno – batoste da qualche compagno nel passato…) tal che il loro blog e’ zeppo di post ossessionati dalla sinistra , causa di tutti i mali ( evidentemetne anche i loro gravi deficit…)
    del loro blog – che riprende il nome da una famoso cartello all’entrata di un altrettanto famoso campo nazista – penso che sia ormai TALMENTE SPUTTANATO da attendere solo o la nebbia del dimenticatoio e dell’abbandono ) già ora se la suonano e se la cantano da soli…) o la chiusura per apologia ( ma forse e’ troppo non son neanche topi nazi , ma solo povere BLATTE )…
    ULTIMA COSA: al blattone difetta anche un minimo di cultura ed anche talvolta la capacità di comprendere i soli fatti di cronaca…e’ un suo nervo scoperto anche questo visto che legge con attenzione e sentimento solo le figurine di Rambo e rocky e poco altro: se vi dice che ha letto classici ed altro non credeteci : ripete male quel poco che gli han detto (peggio)…
    ADELANTE
    de la serna

  4. pure te in quanto a cultura stai messa male eh

  5. de la serna

    ecco un coglione fan del pagnottino manolesta…
    sta messa bene tua MADRE , vero stoca…o?

  6. Ricc4rdo Muss0

    Porco dio che sfigato di merda.

  7. Urfid il pessimo

    E ‘sta foto?

  8. la morte

    panattoni, corradini, tassinari: 3 facce di culo, un unico buco in comune.

    troppa merda da smaltire.

    regala anche un tu un buco (di culo) ai 3 fantastici personaggi!

    vinci un giro in lamborghini a viareggio con due fighe e un coglione!

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