Esistono moltissime tecniche per favorire il relax attraverso la respirazione. Quelle di origine orientale affondano le radici in una tradizione antichissima, nella quale il respiro non è solo un atto fisiologico: nello yoga indiano per esempio gli esercizi respiratori (Pranayama) servono a entrare in contatto con l’infinito. Vediamone alcuni.

Autoipnosi.
Il più semplice consiste nel seguire con il pensiero il percorso che fa l’aria entrando dentro di noi, mentre va a gonfiare il torace, poi arriva al diaframma, gonfia la pancia e poi torna su, per uscire. Nell’ascoltare il proprio respiro si può cercare a poco a poco di rallentarlo: si tratta di un principio di autoipnosi (che tuttavia non ha alcun effetto se non quello di rilassare) ed è ideale da eseguire la sera prima di addormentarsi.

Per gli ipertesi.
Il Bahya Kumbhaka consiste nel fare inspirazioni profonde seguite da espirazione. Poi, a polmoni vuoti, trattenere il fiato più a lungo possibile (senza esagerare), quindi inspirare. Si continua per una decina di minuti. Questo esercizio scioglie la tensione ed è indicato per gli ipertesi. Si respira con il naso: nello yoga, per mantenere le narici pulite, si fanno lavaggi frequenti con acqua salata.

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