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Se sei preoccupato chi il tuo grasso bambino possa soffrire nel futuro di problemi più seri, allora benvenuto nel club. Circa il 18% dei bambini occidentali tra i 6 e i 19 anni sono sovrappeso, e l’obesità infantile sta aumentando in tutto il mondo. Ma cosa significa essere precocemente sovrappeso nel periodo che va dalla giovinezza all’età adulta? Il bambini in sovrappeso si trasformeranno necessariamente in adulti grassi e con problemi di salute?
L’epidemiologo David Freedman del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, dipartimento di Nutrizione, ha approfondito la questione. Sebbene la scienza non abbia ancora prodotto dei risultati definitivi che dimostrino incontrovertibilmente che i fattori di rischio per la salute che dovranno affrontare nel futuro i bambini obesi sono maggiori, le ricerche di Freedman evidenziano chiaramente almeno che l’obesità infantile persiste anche in età adulta.

Domanda: i bambini sovrappeso od obesi hanno maggiori probabilità di diventare adulti obesi e malati?
Risponde David Freedman:” Direi che la risposta alla prima parte della domanda è : senza alcun dubbio.
In parte dipende dal grado di sovrappeso o di obesità infantile, e in parte dell’età del bambino. Per esempio, un adolescente sovrappeso od obeso, ha più possibilità di trasformarsi in un adulto obeso di quante ne abbia un bambino sovrappeso di un anno di età. Ma anche prendendo per esempio i pazienti più giovani, di circa cinque anni di età, va ricordato che il rischio che corrono di divenire adulti obesi è di dieci volte più alto rispetto a dei bambini di cinque anni con un peso nella norma. Ho avuto la fortuna di poter esaminare i dati raccolti con la più vasta ricerca sui fattori di rischio per le malattie cardiovascolari effettuato negli Stati Uniti, il Bogalusa Heart Study. Bogalusa è una località circa 100 km a nordest di New Orleans. E’ una piccola cittadina di circa 20000 abitanti, e lo studio è stato iniziato nei primi anni ’70 , inizialmente dal Dr. Gerald Berenson. I bambini di questa città sono stati esaminati ed sono stati registrati alcuni dei loro parametri, come livello di lipidi, pressione sanguigna, peso ed altezza, esami plicometrici, fumo, assunzione di alcol, e tutto ciò che avrebbe potuto essere messo in relazione con una malattia cardiaca in età adulta. Di questi bambini, coloro che possedevano un in indice di massa corporea (o BMI, il rapporto tra peso ed altezza che viene comunemente utilizzato per definire il sovrappeso) del novantacinquesimo percentile o più alto, se rapportato ad una popolazione di riferimento, e cioè il valore che riportano il 18% dei bambini occidentali, sono diventati per due terzi adulti gravemente obesi, con un BMI di 35 o più alto.
Penso che la Ricerca di Bogalusa evidenzi in maniera nettissima che l’obesità infantile non è solo correlata al problema del peso, ma anche a quello di una cattiva salute in età adulta. Quando i primi bambini hanno cominciato a diventare ragazzi, specialmente quando hanno cominciato a guidare, ci sono stati alcuni decessi, dovuti a suicidi, omicidi ed incidenti, e attraverso le autopsie simo stati in grado di rilevare il grado di aterosclerosi presente nelle coronarie e nell’aorta. E abbiamo pubblicato il primo resoconto negli anni ’80. Certamente in questo articolo si evidenziava come l’alto livello di lipidi, e l’obesità, era correlato alla precoce comparsa dei primi stadi di aterosclerosi.
Ma in termini di complicanze cliniche di malattie cardiovascolari, il gruppo studiato non ha ancora un’età abbastanza elevata per poter essere esaminato. Credo che i soggetti più vecchi presenti nello studio ora, che furono esaminati da bambini, abbiano adesso 45 anni. Comunque, sono stati effettuati come minino un’altra dozzina di studi simili in tutto il mondo. Molte ricerche sono state condotte in Gran Bretagna, ma in tutta sincerità i risultati non sono coerenti. Alcuni studi hanno evidenziato un fattore di rischio per malattie cardiovascolari lievemente aumentato. Alcuni studi, ma non tutti, evidenziano un fattore di rischio molto elevato di mortalità. Credo, che queste discrepanze siano causate in parte dal fatto di aver preso in considerazione dati ottenuti in un periodo di tempo troppo dilatato, ad esempio molti hanno utilizzato come base dati misurazioni effettuate negli anni ’50 e ’60. E allora i bambini erano molto, ma molto più magri di ora. E anche i bambini che allora erano considerati grassi, in realtà non erano più grassi della media dei bambini di oggi, almeno nel mondo occidentale. Perciò questi studi sono poco affidabili per poter studiare le complicanze dell’obesità infantile.”

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