Psiche e Soma

Ricette per una vita migliore!

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Come non addormentarsi durante una lezione…

Ti sei mai sentito così stanco quasi da addormentarti a lavoro? Sei mai crollato dal sonno sulla scrivania? O dopo aver fatto sesso?

Sia che abbiate fatto tardi la sera prima con gli amici, oppure abbiate passato la notte a cullare il vostro neonato, il risultato non cambia. Avete bisogno di un pronto intervento contro la stanchezza.
Ricordatene per la prossima che succederà… perchè pirma o poi capita a tutti, anche nelle migliori famiglie!

Allora adesso vediamo come rimanere svegli durante una lezione o un congresso e in un prossimo post ci occuperemo di come non addormentarsi sul luogo di lavoro.

Rimanere svegli durante una lezione quando si è molto stanchi, è impresa ardua ma non impossibile. Queste sono alcune tattiche che vi consigliamo,ampiamente sperimentati.

Caffeina

Se è consentito bevete caffè, consumate un piccolo snack oppure masticate una gomma con discrezione.

Scrivete

Prendete appunti anche se di solito non lo fate, scrivere quello che l’insegnante dice vi aiuterà a tenervi svegli. Muovetevi quanto più potete. Provate a tenere un ritmo con i piedi, tamburellate le dita sul tavolo, cambiate posizione spesso sulla sedia, ruotate leggermente la testa, vi assicuro che non dormirete.

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Cellulari e rischio insonnia.

cellulareUna nuova ricerca mostra che usare il cellulare prima di addormentarsi può rendere più difficile l’addormentarsi e il dormire bene.
Lo studio, finanziato dalle aziende di telefonia mobile, suggerisce che le radiazioni del cellulare possono causare insonnia, emicranie e confusione; possono anche diminuire la quantità di sonno profondo – interferendo con la capacità del corpo di riposarsi.
Lo studio è stato effettuato dal Karolinska Insitute (Svezia) e dalla Università Wayne degli Stati Uniti.
Gli scienziati hanno studiato 35 uomini e 36 donne sono invecchiato fra 18 e 45. Alcuni sono stati esposti a una radiazione equivalente a quella ricevuta da un cellulare, altri sono stati messi nelle stesse circostanze, ma gli è stato solo fato credere di essere stati esposti alle radiazioni.
Quelli esposti alle radiazioni hanno impiegato più tempo per entrare nella prima delle fasi più profonde del sonno ed il loro sonno profondo è durato di meno.
Il professor Bengt Arnetz ha detto: “lo studio suggerisce fortemente che l’uso del cellulare è associato con cambiamenti specifici nelle zone del cervello responsabili dell’attivazione e della coordinazione dello stress.”
Un’altra teoria è che la radiazione può interrompere la produzione del melatonina, ormone che controlla i ritmi interni del corpo.

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Come non addormentarsi sul luogo di lavoro…

dormire

Se siete veramente fortunati potete usufruire di un posto dove riposarvi sul posto di lavoro, allora spegnete tutto per venti minuti, mettete la sveglia al cellulare o chiedete ad un collega di venirvi a svegliare. Vi sveglierete rinati…E se invece lavori a casa, e sei assonnato? Il problema è se diventa un’abitudine che interferisce con il rendimento, nel rapporto con i clienti, oppure con la tua famiglia. Ma se la pausa è prevista nella ”tabella di marcia” allora non interrompe nulla, anzi elimina la stanchezza e ti rende più rapido.
Se lavori a casa e ci sono dei bambini, in questa situazione il tuo “boss” sono i bambini. Se i bimbi sono molto piccoli prova a farli dormire con te. Se questa non sembra una via praticabile chiama un amico, una persona di famiglia,oppure una babysitter che ti vengano a dare una mano.

Andare a casa dandosi per “malato”.
Questa è la ritirata totale. Vai nell’ufficio del tuo principale e spiegagli che hai bisogno di andare a casa. Lasciati questa opportunità soltanto nelle situazioni estreme. Fai l’improrogabile che c’è in ufficio e corri a casa, mettiti nel letto, riposati e organizza un piano efficace per il domani, perricominciare in modo migliore.

La pausa-meditazione.
Questa esperienza non consiste nel dormire, ma fornisce una sensazione di sollievo molto simile a quella che si ottiene dopo una bella dormita. In poche parole si tratta di un momento di profondo rilassamento in uno stato di coscienza. Ecco come si fa.
Prendete 10-20 minuti del vostro tempo; cominciate a fare un po’ di stretching; fate 10 respiri profondi con gli occhi chiusi e sedetevi con la schiena dritta. Impiegate il tempo restante a cercare di “svuotare “la vostra mente. Vi può facilitare il lavoro ripetere una parola oppure una frase come ad esempio “svuota la mente”,oppure “pace” o ancora”Om”, o qualsiasi parola vi evochi rilassamento. Fate attenzione ad accorgervi dei pensieri che sopraggiungono nella tua mente,e come le nuvole che piano piano riempiono il cielo limpido, così voi teneteli d’occhio e non afferrateli, lasciateli cadere via…
Quando il tempo a tua disposizione volge al termine apri gli occhi, fai un paio di respiri profondi e un po’ di stretching.

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Regolare il sonno per guadagnare 11 giorni di vita all’anno!

leone che dorme Articolo liberamente tradotto da “Dumb Little Man“:
Cosa ne direste di incominciare a svegliarvi ogni mattina alle 4? Mi giudichereste un pazzo?
Quel che appare un’idea malsana a guardarla bene non è così. “Il mattino ha l’oro in bocca “ dicono i saggi ed è un idea facilmente condivisibile da tutti ma vediamo come attuarla.

Mi sveglio alle quattro e fino alle sei ho realizzato una tonnellata di cose. Io riesco a concludere più cose in quelle due ore che nelle otto successive, qualunque cosa decida di fare è subito terminata, nessuno mi disturba, nessun rumore, nessun telefono squilla, nessuna persona mi chiama…il mondo dorme ancora… e io ne approfitto per leggere, organizzare nuovi progetti lavorativi, scrivere e guardare l’alba,che mi sorprende ogni giorno per la varietà di spettacolo che mi offre.

La mia vita non è sempre stata cosi, andavo a dormire sempre tardi e la mattina mi alzavo avendo giusto il tempo per una rapida doccia prima di scappare al lavoro. Allora come ho fatto a cambiare? Semplice mi sono dato una regola e l’ho seguita con costanza. In media mi sono concesso cinque ore in più alla settimana e ho guadagnato circa dieci giorni supplementari di
vita attiva.

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Siete sicuri che il vostro partner sia sveglio mentre fate sesso?

sexsomniaAddormentarsi dopo il sesso è abbastanza comune (ne ho parlato approfonditamente qua) ma addormentarsi e rimanere addormentati durante il sesso è un’altra cosa. Questa circostanza è denominata sexsomnia. La Sexsomnia si manifesta quando una persona è addormentata ma riesce ad iniziare comunque un attività sessuale con il/la partner; è conosciuta anche come “comportamento sessuale sonnambulistico”.

I primi a parlare di questa “malattia” furono il Dr. Shapiro e due colleghi dalla Clinica di vigilanza di sonno dell’Università di Toronto in un articolo pubblicato nel Giugno del 2003 sul Canadian Journal of Psychiatry.

Secondo i ricercatori sorprendentemente non tutti i partner erano dispiaciuti o irritati da questa “strana” esperienza di sesso con una persona non cosciente. I ricercatori descrivono la sexsomnia come una “variabile distinta” del sonnambulismo.

I pazienti su cui fu basata questa prima ricerca sulla sexsomia furono 11, soprattutto maschi.

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E’ pericoloso svegliare un sonnambulo?

sonnambulo E’ un mito da sfatare quello che sia pericoloso svegliare un sonnabulo perchè questo potrebbe causargli un infarto,dei danni di cervello, o un qualcos’altro. Non è un mito invece il fatto che sia pericoloso svegliare un sonnambulo a causa delle ferite che il sonnabulo potrebbe infliggere a se stesso o la persona che lo sveglia; nella letteratura sono stati registrati casi di uomini che nel sonno hanno ucciso o tentato di uccidere la propria moglie.

Secondo il Dott Giuseppe Plazzi del reparto di Neurologia dell’Università di Bologna, svegliare un sonnambulo, potrebbe confonderlo temporaneamente. Disorientati, potrebbero colpire chiunque gli sia accanto; non è quindi il caso farsi trovare vicini.

Potrebbe essere meglio invece guidarli semplicemente al loro letto. E’ poco probabile che un sonnambulo possa avere un infarto, mentre è il caso proteggerlo da sè stesso.
Il Dott Plazzi e quattro colleghi hanno fatto un review delle ricerche sul sonnambulismo e lo hanno pubblicato nell’edizione di dicembre del giornale Nurological Sciences. Lo studio di Plazzi ha trovato che:

  • Il sonnambulismo è sorprendentemente comune. Il 30% dei bambini fra cinque e i 12 anni vivono almeno un’esperienza di sonnambulismo; circa il 3%dei bambini soffre di sonnambulismo presistente.
  • Il sonnambulismo si presenta occasionalmente nel 2-3% degli adulti. Circa una persona su 250 ha un episdio di sonnambulimo uanvolta a settimana.
  • Il momento è in cui è più facile avere un episdio di sonnambulismo è dopo circa 2-3 ore di sonno.
  • Il sonnambulismo tende ad essere più frequente nell’ambito della famiglia.
  • Lo stress può essere il motivo principale alla base del sonnambulismo; altre cause, negli adulti, possono essere la privazione di sonno, alcool e droga.
  • Il sesso che si fa durante un episodio di sonnambulismo è detto comportamento sessuale sonnambulistico.
  • I sonnambuli dormendo sono in grado di svolgere attività complesse come guidare la macchina, rispondere a domande, ascoltare a tutto volume la radio, abbuffarsi di cibo, fino ad arrivare, in alcuni casi, a comportamenti aggressivi nei confronti di chi sta loro vicino.

Sonno: 10 cose che forse non sapevate…

 

letto

È difficile dare una definizione precisa del sonno. Una delle più calzanti è quella data nel 1985 da Fagioli e Salzarulo che lo presentano come “uno stato dell’organismo caratterizzato da una ridotta reattività agli stimoli ambientali che comporta una sospensione dell’attività relazionale (rapporti con l’ambiente) e modificazioni dello stato di coscienza: esso si instaura autonomamente e periodicamente, si autolimita nel tempo ed è reversibile“.

1. Il sonno si divide in due fasi: Sonno REM (movimenti rapidi degli occhi) e non-REM (o NREM). Il sonno REM si verifica quando la mente è sveglia mentre il corpo dorme; nel sonno NREM la mente è addormentata mentre il corpo in qualche modo è sveglio.

2. Sonno REM (20 – 25% del nostro sonno): è questa la fase in cui si sogna. La maggior parte delle persone attraversa 4-5 fasi di sonno REM a notte e le fasi sono progressivamente sempre più lunghe

3. Sonno NREM (75 – 80% del nostro sonno): il sonno Non-Rem in realtà è diviso in quattro fasi. Durante la prima fase ci si appisola mentre il corpo rimane ancora attivo. Nella seconda fase, perdiamo la consapevolezza dell’ambiente in cui ci troviamo; la terza è una fase di transizione verso la fase finale. La quarta fase è il periodo più profondo del sonno, è la fase in cui può essere più difficile essere svegliati e questa è la fase in cui si può parlare o agitarsi nel sonno o nella quale si può manifestare il sonnambulismo.

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Dormi abbastanza? Verificalo con questo test!

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Questo è sia un test sia un gioco; consiste nello sparare delle frecce tranquillanti alle pecore che scappano fuori dal branco. Serve a testare i riflessi che sono la prima cosa che rallenta se non dormiamo abbastanza.

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Psicologia: ditemi come dormite con il vostro partner e vi dirò se vi amate

Ecco un elenco di posizioni assunte dalle coppie durante il sonno notturno. Voi in quale vi ritrovate?

Posizione stammi vicino vicino: è detta anche “a cucchiaio” ed è la posizione più comune durante i primi mesi di convivenza. E’ l’uomo di solito ad abbracciare la donna e non è necessariamente una posizione erotica. Con il tempo si sentiranno abbastanza sicuri da allontanarsi poco alla volta. In questa posizione possiamo quindi vedere un senso sia di legame forte che di leggera insicurezza (dato il legame ancora giovane).

Posizione Luna di Miele: faccia a faccia, abbracciati fortemente. Di solito la si assume durante luna di miele anche perchè non è molto duratura, spesso ci si stanca e ci si sente oppressi da questa posizione. Conferma un amore intensissimo e giovane ma a lungo andare può indicare che c’è qualcosa che non va.

Posizione Reale: quando un partner (generalmente l’uomo) è sdraiato con la faccia verso l’alto questo denota un forte Io e un leggero senso di superiorità. La donna in questo caso si abbandona alla sicurezza dell’uomo e ciò dimostra un legame forte e sicuro. Bisogna iniziare a preoccuparsi seriamente quando l’uomo inizia a dire che vuole comprare almeno tre televisioni e il Milan

Posizione abbraccio delle gambe: è una posizione in cui la coppia, sebbene ami dormire distante, vuole comunque mantenere un legame corporeo.

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Cosa succede se rimani sveglio per 11 giorni di seguito.

Che cosa vi accadrebbe se rimaneste svegli per 11 giorni di seguito? Subireste danni del cervello o, persino, morireste?

Questa è la storia di una goliardata scolastica che si è trasformata in una ricerca scientifica reale sulla privazione di sonno.Il primo giorno, Randy Gardner si svegliò alle 6 pronto per iniziare. Il secondo giorno cominciò a trascinarsi, avvertendo una mancanza di lucidità. Il terzo giorno iniziò ad avere uno stato d’animo diverso dal solito e ebbe problemi nel ripetere i più normali scioglilingua. Dal quarto giorno, quando i demoni del sonno iniziarono a raschiare la parte posteriore delle sue palpebre, ebbe una allucinazione in cui pensava di essere un giocatore di football di colore del San Diego. Gardner, in realtà, era bianco, di diciassette anni e pesava 60 Kg con i vestiti addosso.

Gardner, un allievo della High School di San Diego, era il soggetto di un esperimento, assunto volontariamente, di privazione del sonno. Aveva deciso di scoprire che cosa sarebbe accaduto alla sua mente e al suo corpo se fosse rimasto sveglio da 28 dicembre 1963 a 8 gennaio 1964, per un totale di 264 ore – undici giorni. Ad aiutarlo vi erano due compagni di scuola, Bruce McAllister e Joe Marciano Jr. che lo hanno mantenuto sveglio e hanno valutato il suo stato di salute con una serie di prove. Avevano progettato di fornire i risultati nel concorso di scienze della High School di San Diego. Ma a trasformare questa ardua prova da una prodezza in uno degli esperimenti più citati di privazione del sonno fu l’arrivo del ricercatore William C. Dement della Stanford, che avendo appreso dell’esperimento dalla stampa si era precipitato sul posto per seguirlo di persona.

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