Psiche e Soma

Ricette per una vita migliore!

Category: Influenza Suina (Page 1 of 2)

C’è un nuovo batterio resistente a tutto!

Secondo un report pubblicato sul Lancet, una nuova mutazione che rende i batteri resistenti a quasi ogni antibiotico conosciuto per l’uomo si è diffusa sempre più nel subcontinente indiano ed è già “emigrata” sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti. Poiché la medicina moderna non può fare nulla per fermarlo, il “superbatterio” NDM-1 potrebbe facilmente diffondersi a livello globale.

L’NDM-1 (o New Delhi metallo-beta-lattamasi) è una mutazione genetica che protegge molti dei più comuni batteri nocivi come l’E. coli e la Klebsiella pneumoniae, con una resistenza agli antibiotici che può anche sopportare i carbapenemi, ovvero gli antibiotici utilizzati come ultima risorsa, quando più comuni farmaci oramai non hanno più effetto. Quel che è peggio è che il gene è stato trovato su plasmidi – piccoli pezzetti di DNA in grado di spostarsi facilmente tra i ceppi di batteri. I dettagli dello studio che ha monitorato la migrazione transcontinentale di questa mutazione sono descritti in questo articolo scritto da Tim Walsh per la rivista The Lancet Infectious Diseases.

Le parole che ha usato Walsh non sono per nulla rassicuranti (!!!) “Questa è potenzialmente la fine. Non ci sono antibiotici in cantiere che hanno attività contro gli Enterobacteriaceae con la mutazione NDM 1.”

La cosa preoccupante è che il gene è molto mobile e non ci sono proprio cure per sconfiggere i batteri con il gene mutato ed è quindi quasi impossibile rallentare la sua diffusione. Alternative agli antibiotici, come i batteriofagi potrebbero essere efficaci nel frenare la diffusione, ma nella pratica medica standard antibiotici sono il nostro modo di trattare le infezioni batteriche e, anche se un trattamento sperimentale è risultato essere efficace ci vorrà un bel po ‘ di tempo per farlo approvare.

Nell’articolo del New York Times (che sto usando come fonte per questo post) dicono che in realtà in giro ci sono molti batteri altamente resistenti (l’MRSA ad esempio), ed ogni volta che ne arriva uno nuovo sulla scena batterica, vengono immediatamente prospettate scene apocalittiche salvo poi, dopo qualche mese, rivedere il tutto e dire che c’è solo una minaccia ma che la situazione non è critica (è già successo 10 anni fa quando un batterio molto resistente si diffuse negli ospedali newyorkesi).

Anche io credo sia molto probabile che sia un tantino esagerato dire che non c’è più via di scampo e che moriremo tutti, ma vorrei vedere questa notizia sotto una prospettiva ancora differente. A differenza dell’influenza suina, la cui notizia è servita solo a vendere antibiotici, in questo caso un po’ di sano panico potrebbe contribuire a ridurre l’uso smodato di antibiotici ed infatti, stranamente, i grandi media sembra che non si siano accorti di questa ghiotta notizia.

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Che fine ha fatto l’influenza suina?

Vi propongo un post di Waxen che, in modo molto ironico, risponde alla domanda del titolo.

“La pandemia di H1N1 si è conclusa”. Lo ha annunciato l’OMS, casomai qualcuno se la ricordasse ancora.

Secondo l’OMS: “il virus ha ampiamente fatto il suo corso”. Ovvero: “le case farmaceutiche sono finalmente rientrate nelle spese”.

“Sono questi i Risultati del Governo del fare”, ha esultato Topo Gigio.

Il virus è stato debellato. Da oggi lavarsi le mani tornerà ad essere una formalità.

L’H1N1 è uscito di scena. A breve i casting per il virus 2010

Influenza suina: vedete un po’ questo grafico!

Vi ricordate tutto il caos mediatico scatenato intorno a questa nuova pandemia che avrebbe ucciso tutti?
Alla fine ci si è accorti che la suina era più banale della normale influenza stagionale e milioni di vaccini sono rimasti giustamente inutilizzati.
Che per caso vi ricordate chi ha prodotto i vaccini? No? Allora ve lo ricordo io: la Novartis.
Ecco quello sotto è il grafico dell’andamento delle azioni nell’ultimo anno. Notate qualcosa?

novartis

Di una cosa però sono sicuro che fra qualche anno arriverà una nuova falsa pandemia e tutto questo casino sarà dimenticato e tutto andrà come sempre perché i responsabili del marketing delle case farmaceutiche sanno fare troppo bene il loro lavoro ed il loro è un lavoro che si svolge giorno per giorno con messaggi che pian piano si insinuano nella vostra mente.

E immaginate che dopo il post in cui dicevo che avevo deciso di non vaccinarmi ero stato accusato di essere poco responsabile perchè avrei potuto infettare un sacco di pazienti…

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Come curare i postumi dell’influenza A.

febbre

Chi ha preso l’ influenza avra’ , probabilmente, superato in pochi giorni i sintomi acuti, ma si sara’ trovato a fare i conti con la convalescenza e avra’ scoperto che non sempre e’ facile tornare perfettamente in forma. Se cosi’ fosse, non perdetevi d’ animo. Prima di tutto, un’ influenza, per banale che sia, e’ sempre una malattia: e’ normale, percio’ , che lasci una sensazione di stanchezza, di malessere e di difficolta’ a riprendere i vecchi ritmi. Le forme influenzali lasciano il segno soprattutto sull’ apparato respiratorio, con tosse, febbre, mal di gola, bronchiti e su quello gastroenterico con disturbi quali nausea, vomito, difficolta’ a digerire o coliti.

Come possiamo superare stanchezza, mancanza di appetito, vuoto alla testa? Ecco alcuni consigli pratici e anche alcuni rimedi naturali.

Quando resta la tosse.
La ripresa puo’ essere piu’ difficile e piu’ lenta se restano problemi a carico dell’ apparato respiratorio, per esempio se la tosse continua a disturbare il sonno notturno. Come rimedio possono risultare utili gli infusi di sorbo, borragine oppure il decotto di fico.
Perdita di peso.
Se la malattia ha fatto perdere qualche chilo non bisogna pretendere di recuperarli nel giro di pochi giorni. Quindi, non sottoponetevi a un’ alimentazione forzata. Molto meglio tenere sotto controllo la dieta che deve essere ricca di cibi facilmente digeribili: avena, grano saraceno, miglio, ortaggi, soia, frutta, pesce, qualche mandorla, carne bianca.
Disappetenza.
Si puo’ facilitare il recupero dell’ appetito? Basta seguire i consigli della tradizione popolare: polvere di fieno greco (1 cucchiaino da caffe’ di semi mescolato a miele o marmellata), gelatina di mele cotogne (tre cucchiai al di’ ), vino di angelica o di salvia (4 cucchiai al giorno).
Se si sente nausea.
Qualche volta pero’ si avverte che e’ lo “stomaco” a essere fuori combattimento (anche se, in realta’ , e’ tutto l’ apparato gastroenterico a risentire della trascorsa influenza): per alleviare la sensazione di nausea si possono utilizzare infusi di aneto o di anice mentre, per riequilibrare le funzioni intestinali, sono utili quelli di ortica o di erica.

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Influenza suina e vaccino: sui dati reali e sul perchè ho deciso di non farlo.

vaccino influenza suina

Nell’ultimo articolo “Vaccini e influenza suina. Foglietto illustrativo, categorie a rischio e qualche importante precisazione” abbiamo letto il foglietto illustrativo del vaccino, ne abbiamo imparato gli ingredienti principali e abbiamo visto quali sono le categorie a rischio.

Oggi tocca a me spiegarti perchè ho deciso di non fare il vaccino.
Leggi con attenzione perchè ciò che è vero per me lo è anche per tutte le persone da 0 a 100 anni che non soffrono di patologie croniche (come dicevo nell’ultimo articolo sono le uniche persone a cui consiglierei il vaccino).

Inizio dicendovi che ho 32 anni e sono in apparente stato di buona salute. Perchè dico “apparente”? Perchè qualsiasi persona, a cui non è stata diagnosticata una malattia, è solo in apparente stato di buona salute perchè il corpo umano è ancora così tanto complicato che non si può mai essere sicuri al 100%. Può sembrare una precisazione banale ma fra poco vedrai che non è così.

I giornali e i Tg fanno la conta dei morti e parlano dei ritardi nella distribuzione del vaccino e quindi mi arrivano due informazioni allarmanti: le persone muoiono di Influenza A e il vaccino è fondamentale per salvarci la vita. E questo è il pensiero che passa per la  mente di milioni di persone:” Cavolo! Come farò a sopravvivere? Si ammalano tutti intorno a me e di sicuro qualche appestato ma contagerà. Ora non esco più di casa, non mando i bambini a scuola e se tossisco corro al pronto soccorso!”
Ecco, il compito di questo post è quello di trasformare quel pensiero in questo:”l’influenza suina è meno grave della stagionale. Sono mai entrato in panico per una banale influenza? No! Sono mai andato al Pronto soccorso per un po’ di febbre? No!” e per trasformarlo userò dati e informazioni precise e nessuna teoria complottistica.

Credo che la vera domanda da farsi sia: è mai morto nessuno, in apparente stato di buona salute, di influenza stagionale? E’ la risposta a questa domanda che può fare la differenza perchè, se tutti sappiamo che se soffri di altre gravi patologie può bastare un po’ di febbre (suina o stagionale) a far precipitare il tutto, è questa la cosa che ci preoccupa di più ovvero stare bene e morire dopo aver contratto l’ influenza suina mentre questo non sarebbe mai successo con la banale influenza stagionale. Per farla breve la risposta è SI.
Per aver conferma ho anche chiesto al Dr. Clavenna del Mario Negri che mi ha dato delle informazioni cruciali.
Intanto vediamo come fino all’anno scorso venivano contati i morti per influenza stagionale. Prima di tutto devi sapere che il rapporto non è morti/ammalati ma è morti/popolazione totale e che per calcolare i decessi si faceva così: quante persone sono morte in Italia in un anno? 192.000. DI queste 192.000 quanti sono deceduti da Ottobre a Marzo? 100.000. E quanti da Aprile a Settembre? 92.000. Ok allora vuol dire che gli 8.000 decessiin più che sono avvenuti in inverno erano presumibilmente dovuti all’influenza stagionale. Si lo so non è un dato molto preciso ma a nessuno importava saperne più di tanto perchè nessuno fino ad oggi si è mai preoccupato seriamente dell’influenza stagionale (e ha fatto bene). Fra questi 8.000 deceduti la stragrande maggioranza è formata da persone che già presentavano altre gravi patologie ma ci sono anche bambini, ragazzi e adulti in apparente stato di buona salute. Perchè quindi non ci dicevano ogni giorno che era morto qualcuno di influenza? Perchè alla gente non interessava in quanto nessuno per fortuna gli aveva mai allarmati. Ora da qualche mese si sono messi a contare bene anche i morti per influenza stagionale e si è visto che nell’emisfero australe (dove è appena finito l’inverno) i morti di stagionale sono 13 su 100.000 persone mentre i morti di influenza A H1N1 sono 1 su 100.000. 13 volte di meno!
Ricapitolando: l’influenza stagionale è più pericolosa della suina e anche di influenza stagionale muoiono persone in apparente stato di buona salute.

Tre domande finali molto importanti.
Perchè hanno allarmato la popolazione?
Tre motivi
1. Gli interessi economici: di certo ci sono ma non credo che bastino a giustificare tutto questo allarmismo.
2. E’ un virus nuovo e poco conosciuto ed è normale che incuta un po’ di preoccupazione. Se non ci fossimo tutti preoccupati  forse l’avremmo presa un pò’ troppo alla leggera e nel caso (raro) di una mutazione maligna del virus saremmo stati colti impreparati.
3. Stanno morendo persone che l’anno scorso non sarebbero morte e un po’ di attenzione se la meritano, no?
Da adesso in poi però fatevi un grosso favore: quando nei Tg parlano di morti per l’influenza cambiate canale.

Perchè ho deciso di non vaccinarmi?
Tre motivi.

1. Vi ho appena dato i numeri reali e quindi, se non mi sono mai vaccinato per la stagionale che uccide molte più persone, perchè dovrei vaccinarmi per la suina?
2. Il vaccino è stato preparato in fretta e non è quindi sicuro al 100%. Nel rapporto rischi/benefici preferisco non correre nessun rischio perchè sono in apparente stato di buona salute, mentre il rapporto è statisticamente a favore dei benefici nel caso delle persone a rischio (affetti da patologie croniche). Numeri? 1 su 100.000 rischia di morire mentre 1 su 100.000 rischia di avere un grave effetto collaterale (Vasculite (infiammazione dei vasi sanguigni che può causare eruzioni cutanee, dolori alle articolazioni e problemi renali), disturbi neurologici, come encefalomielite (infiammazione del sistema nervoso centrale), neurite (infiammazione dei nervi) e una forma di paralisi nota come sindrome di Guillain-Barré).
Inoltre nel consenso informato che vi faranno firmare dicono “L’autorizzazione di Focetria è stata rilasciata in “circostanze eccezionali”. L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA) revisionerà regolarmente qualsiasi nuova informazione sul medicinale e questo foglio illustrativo verrà aggiornato, se necessario.” Ecco una conferma che il vaccino in qualche modo lo stanno sperimentando anche su di noi…
3. Se qualcosa dovesse andare storto non so se posso intentare causa al medico o alla casa farmaceutica e anche se lo potessi fare sarebbe molto difficile vincere la causa. Questo però sarà argomento di uno dei prossimi post in quanto ho chiesto consulenza ad un avvocato e vi potrò dare informazioni certe.

Mi sono preso l’influenza che faccio?
Quello che hai sempre fatto di solito. Paracetamolo (es. Tachipirina) se la febbre sale sopra i 38-38,5 gradi, se la febbre non si abbassa metti del ghiaccio sugli arti, bevi molta acqua, non mangiare porcherie (!!!) non andare dal medico e non andare al Pronto Soccorso perchè o infetti tutti o ti infettano gli altri. Evita il contatto con gli altri per circa sette giorni e non ti azzardare a prendere farmaci antivirali se non te li ha prescritti il medico.  Sta attento solo ai sintomi repiratori e solo nel caso ci siano serie difficoltà a respirare (evenienza rarissima) vai al Pronto Soccorso.

Insomma come dicevo nel post “Influenza suina: cose da evitare” : “In questo momento solo una cosa è sicura sull’Influenza A: è meno pericolosa di quella stagionale. Ripetete quest’ultima frase dalle 10 alle 100 volte ogni giorno in modo da contrastare gli effetti nocivi dell’informazione allarmistica italiana e mondiale.

Credo di aver risposto a molte domande importanti ma se avete qualche dubbio chiedete pure nei commenti. Lunedi’ risponderò ad un altro paio di domande frequenti e poi basta per un po’ ché mi sono stancato.

Ultim’ora: dicono che dovremo farci il vaccino per evitare che il virus resti in circolazione e si possa “mescolare” con quello dell’aviaria. Questa cosa non è nuova e neanche impossibile ma perchè la dicono solo adesso ovvero quando hanno capito che l’influenza non sta facendo abbastanza paura da costringerci ad una vaccinazione di massa? E’, per me, la conferma che hanno paura di non riuscire a smaltire le enormi scorte di vaccino e si stanno inventando di tutto pur di vaccinarci.

PS Non mi chiedete consigli personali nei commenti o via email. Perchè? Non conoscendo il vostro caso clinico e non avendovi mai visitato di persona potrei darvi solo un consiglio superficiale che potrebbe contribuire ad alimentare la vostra confusione, leggete inforamtevi e soprattutto fidatevi dei vostri medici (se non non ispirano fiducia, cambiateli!). Non vi fidate di nessuno che vi dica cosa fare senza avervi mai visitato e senza aver letto bene le vostre cartelle cliniche.
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Vaccini e influenza suina. Foglietto illustrativo, categorie a rischio e qualche importante precisazione.

vaccino

Come dico sempre, e l’ho dovuto ripetere troppo spesso ultimamente, è solo la corretta informazione che evita il panico nello persone. In questo blog non troverete mai consigli perentori ma solo tutte le informazioni necessarie in modo da poter essere voi a scegliere in tutta coscienza cosa è meglio fare per la vostra salute. Una differenza che voglio infine sottolineare ed è quella che c’è fra i blog (come questo che stai leggendo) e i giornali e la tv: i blog non sono e non saranno MAI pagati dalle case farmaceutiche quindi potranno a volte dire fesserie (e non ne sono certo immuni i giornali e le tv…) ma di sicuro non lo fanno MAI in cattiva fede.

Torniamo a noi e affrontiamo il tema vaccino contro l’influenza A ché è il tema più caldo di questi giorni.

Informazioni per fare una scelta ponderata.

L’Agenzia Italiana del Farmaco indica i nomi commerciali di tre vaccini che verranno usati in Italia: Focetria, Pandemrix e Celvapan. In questo momento mi risulta che stiano somministrando solo il Focetria.

Foglietto illustrativo del vaccino
Vi verrà fatto leggere prima della somministrazione del vaccino: leggetelo attentamente e conservatelo.
Lo trovate cliccando qui e comunque ricopio alcuni punti fondamentali del bugiardino in modo da ragionarci su:

4. POSSIBILI EFFETTI INDESIDERATI
Come tutti i medicinali, Focetria può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Dopo la vaccinazione possono verificarsi reazioni allergiche, raramente con comparsa di shock. I medici sono consapevoli di questa eventualità e hanno a disposizione le misure d’emergenza necessarie per questi casi.
Studi clinici condotti con un vaccino simile hanno evidenziato che gli effetti indesiderati sono lievi e di breve durata. Gli effetti indesiderati sono generalmente simili a quelli associati alla somministrazione di vaccini influenzali stagionali.
La frequenza di possibili effetti indesiderati elencati di seguito viene definita in base alla seguente convenzione:
molto comune (più di 1 soggetto su 10)
comune (1-10 soggetti su 100)
non comune (1-10 soggetti su 1.000)
raro (1-10 soggetti su 10.000)
molto raro (meno di 1 soggetto su 10.000)
Gli effetti indesiderati elencati di seguito sono stati rilevati con l’uso di Focetria in studi clinici condotti su adulti, compresi gli anziani.
Comune
Arrossamento, gonfiore o dolore nel sito di iniezione, lividi o indurimento della pelle in corrispondenza del sito di iniezione, febbre, stato di indisposizione generale, stanchezza, mal di testa, incremento della sudorazione, brividi, sintomi simili a quelli dell’influenza, dolore a livello di muscoli e articolazioni.
Effetti indesiderati risultanti da studi clinici condotti su bambini
È stato condotto uno studio clinico con un vaccino simile su bambini. Gli effetti indesiderati molto comuni generalmente riportati nella fascia di età compresa tra 6 e 36 mesi per singola dose sono risultati irritabilità, pianti insoliti, sonnolenza, diarrea e cambiamenti nelle abitudini alimentari. Gli eventi sistemici molto comuni riscontrati nei bambini comprendono cefalea e fatica. Negli adolescenti, gli eventi molto comuni sono stato di indisposizione generale, mialgia, cefalea, fatica, sudorazione, nausea e brividi.

Gli effetti indesiderati elencati di seguito si sono verificati nei giorni o nelle settimane successivi all’immunizzazione con vaccini sia adiuvati che non adiuvati somministrati di routine ogni anno per la prevenzione dell’influenza. Tali effetti indesiderati potrebbero insorgere in seguito all’uso di Focetria.
Non comune
Reazioni generalizzate della pelle, inclusa l’orticaria.
Raro
Reazioni allergiche che comportano un calo pericoloso di pressione arteriosa che, se non trattate, possono anche causare shock. I medici sono consapevoli di questa eventualità e hanno a disposizione le misure d’emergenza necessarie per questi casi, per accessi convulsivanti, forti dolori lancinanti o palpitanti che si irradiano lungo uno o più nervi, bassa conta piastrinica che potrebbe comportare emorragia o brividi.
Molto raro.
Vasculite (infiammazione dei vasi sanguigni che può causare eruzioni cutanee, dolori alle articolazioni e problemi renali), disturbi neurologici, come encefalomielite (infiammazione del sistema nervoso centrale), neurite (infiammazione dei nervi) e una forma di paralisi nota come sindrome di Guillain-Barré.

6. ALTRE INFORMAZIONI
Cosa contiene Focetria
– Principio attivo
Antigeni di superficie del virus dell’influenza (emoagglutinina e neuraminidasi)* del ceppo:
analogo al ceppo A/California/7/2009 (H1N1)v (X-179A) 7,5 microgrammi** per dose da 0,5 ml
Il vaccino è conforme alle raccomandazioni OMS e alla decisione EU sulla pandemia.
– Adiuvante
Il vaccino contiene un “adiuvante” (MF59C.1) per stimolare una risposta più efficace. MF59C.1 è un’emulsione olio/acqua contenente 9,75 mg di squalene, 1,175 mg di polisorbato 80 e 1,175 mg di sorbitan trioleato in tampone citrato.
– Eccipienti
Gli eccipienti sono: thiomersal (solo flaconcino multidose), sodio cloruro, potassio cloruro, potassio fosfato monobasico, sodio fosfato dibasico diidrato, magnesio cloruro esaidrato, calcio cloruro diidrato, sodio citrato, acido citrico, acqua per preparazioni iniettabili.

Prima cosa da sottolineare: prendete il bugiardino di qualsiasi farmaco e troverete un elenco simile di effetti collaterali. Non fatevi quindi venire troppa ansia ma prendete questo farmaco con la stessa lieve ansia con cui dovreste assumere qualsiasi farmaco (mai infatti prendere i farmaci con leggerezza).

Seconda cosa importante: come potete leggere questo vaccino contiene come adiuvante lo squalene e come eccipiente il thiomersal (a base di mercurio). E’ su questi due ingredienti che si sta parlando tanto (forse troppo) e per correttezza vi dirò una cosa positiva e una negativa in modo che siate voi a scegliere di chi fidarvi.
Squalene: In uno studio pubblicato da Experimental and Molecular Pathology si dice che che il 95% dei veterani affetti da Sindrome del Golfo presentano anticorpi per lo squalene, sostanza somministrata tramite il vaccino contro contro l’antrace. Molti altri soldati (circa 20.000) furono vaccinati contro l’antrace, pur non partecipando alla guerra, e sia loro che i veterani del Golfo avevano sviluppato la stessa patologia che include artrite reumatoide, problemi di equilibrio, e alla memoria, dolori muscolari e il morbo di Lou Gehrig.
L’OMS dice invece che i vaccini per l’antrace non avevano lo squalene e che è presente dal 1997 in quasi tuti i vaccini e che non si sono mai verificate reazioni pericolose ma solo qualche piccola reazione nel luogi di inoculazione.

Thiomersal: (da wikipedia) “La tossicità neurologica attribuita al tiomersale dipende dall’etilmercurio. L’etilmercurio presenta un profilo di tossicità sovrapponibile a quello di un altro composto contenente mercurio, il metilmercurio. Rispetto a quest’ultimo, l’etilmercurio è eliminato dall’organismo più rapidamente. La maggior parte dei dati di tossicità acuta e cronica reperibili nella letteratura specializzata, relativi al mercurio presente nei composti organici (mercurio organico), si riferiscono al metilmercurio. La presenza di tiomersale nei vaccini è stata correlata a reazioni allergiche dermatologiche da contatto, e più gravemente a disturbi neurologici quali l’autismo. Il tiomersale può causare allergia da contatto che si manifesta con sintomi dermatologici in circa l’1,5% degli adolescenti e degli adulti (dati europei).”
“La quantità di tiomersale nei vaccini non supera i 50 mcg/dose; supponendo una conversione completa a etilmercurio, quest’ultimo arriva ad una concentrazione massima per dose di vaccino di 32,5 mcg (corrispondente a 25 mcg di Hg). La quantità massima di mercurio, che può essere assunta nel primo anno di vita, da fonti diverse dalla dieta, è stata fissata a 120-130 mcg/anno.” E quindi, come dicevano ieri sul Fatto Quotidiano “c’è più mercurio in qualsiasi scatoletta di tonno o trancio di pesce spada.”

Tempi e scelta delle persone che si dovrebbero vaccinare.

In questi giorni stanno vaccinando le categorie a rischio (medici, infermieri etc etc) mentre dal 9 Novembre partirà la seconda fase della campagna di vaccinazione che si rivolgera a:
* persone a rischio, di età compresa tra 6 mesi e 65 anni
* donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza
* persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti.
Sono considerate a rischio le persone con:
* malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, inclusa asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica e BPCO
* malattie dell’apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite ed acquisite
* diabete mellito e altre malattie metaboliche
* gravi epatopatie e cirrosi epatica
* malattie renali con insufficienza renale
* malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
* neoplasie
* malattie congenite ed acquisite che comportino carente produzione di anticorpi
* immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
* malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale
* patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie, ad esempio malattie neuromuscolari obesità con Indice di massa corporea (BMI) > 30 e gravi patologie concomitanti
Inoltre la vaccinazione sarà offerta alle persone che, pur non essendo a rischio, sono a stretto contatto con i bambini fino a 6 mesi d’età e con altri soggetti che pur vulnerabili non possono ricevere il vaccino.

Sei una persona a rischio? Dopo esserti informata rivolgiti nei prossimi giorni al tuo medico di famiglia, parlane con lui e soprattutto fidati di ciò che ti dice (se non ti ispira fiducia travatene un altro ma fidati solo di un medico alla volta). Sei libera di farlo o di non farlo ma nel caso di categorie a rischio mi sa proprio che i benefici del vaccino siano maggiori dei rischi.

Sei una persona tra i 18 e 27 anni senza patologie croniche? Ecco tu fai parte di quella categoria a cui sinceramente non so ancora con certezza cosa consigliare, mi mancano ancora un paio di informazioni (parlerò oggi stesso con un collega del Ministero) non ti consiglio di farlo e comunque entro venerdì pubblicherò un articolo apposta per te. Nel frattempo spero che questo articolo abbia in qualche modo contribuito a farti un’opinione in merito.

Non fai parte di una di queste categorie? Calma e sangue freddo perchè non c’è nulla da temere. Continua ad informarti ma evita chiunque usa toni troppo allarmistici sia PRO che CONTRO il vaccino, entrambi questi atteggiamenti creano panico e sono sbagliati!

Nei prossimi articoli parlerò del consenso informato (ovvero un foglietto che vi faranno firmare prima di sottoporvi al vaccino) e risponderò ad altre domande frequenti e vi dirò perchè comunque io ho scelto di non vaccinarmi.

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Influenza suina: cose da evitare.

influenza suina

In questo momento solo una cosa è sicura sull’Influenza A: è meno pericolosa di quella stagionale. Ripetete quest’ultima frase dalle 10 alle 100 volte ogni giorno in modo da contrastare gli effetti nocivi dell’informazione allarmistica italiana e mondiale a cui piace spaventare la popolazione per due motivi: si vendono più copie di giornali e si vendono più vaccini e farmaci (ad onor di cronaca devo ammettere che in Italia e nel Mondo negli ultimi due mesi si stanno cercando di evitare gli allarmismi e recuperare i danni  fatti all’inizio delle pandemia).

Partendo allora dal presupposto appena dato ecco un paio di comportamenti da evitare:

1) Assalto al Pronto Soccorso: nell’ultimo week-end è successo di tutto e ad esempio il pronto soccorso del Gaslini ha rischiato il tracollo. Perchè è un comportamento da evitare? Per tre motivi:

  • rileggi il primo presupposto (l’ Influenza suina è meno pericolosa di quella stagionale);
  • metti a rischio la vita di persone che stanno male sul serio e che non trovano medici liberi in quanto impegnati a misurarvi la febbre;
  • se non hai la suina quello è il posto migliore per contrarla.

2) Assalto ai medici di famiglia e ai pediatri di famiglia: vale lo stesso discorso di prima con l’ aggiunta del fatto che il medico di famiglia (o il pediatra) è uno solo e quindi se fate ammalare pure lui può andare in crisi l’assistenza sanitaria per tutti i suoi pazienti, cosa molto pericolosa soprattutto per quei paesini con un solo medico di famiglia (che in Italia sono centinaia).

Cosa fare se pensi di aver contratto la suina?

1. Rileggi 10 volte al giorno il primo presupposto: l’ Influenza A: è meno pericolosa di quella stagionale.
2. Se proprio non ce la fai contatta solo telefonicamente il tuo medico di famiglia e fidati di quello che ti dice.
3. Vai al pronto soccorso solo se veramente necessario ovvero quando i sintomi (soprattutto respiratori) si aggravano (evenienza molto rara).

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Gel igienizzante mani fatto in casa.

mani sporche

Prevenzione: è questa la parola chiave per gestire la futura e molto probabile pandemia di influenza suina (si ma non allarmatevi per favore ché si tratta di una banalissima influnenza!).
Le regole della prevenzione primaria dell’influenza suina le conoscete già tutti e vanno dall’evitare luoghi affollatti al lavarsi bene le mani.
Ho già parlato del modo migliore di lavarsi le mani ma non sempre abbiamo a disposizione una saponetta e dell’acqua corrente: come fare in questi casi?
Un buon gel igienizzante mani può bastare a sopperire all’assenza di acqua e sapone e in questo post mostrerò come è possibile, in tre semplici passi, preparare un ottimo gel fatto in casa.

1. Mescola due parti uguali di gel all’aloe vera e alcohol.
2. Aggiungi qualche goccia del tuo olio essenziale preferito.
3. Conserva il tutto in una piccola bottiglietta di vetro o plastica.

E’ sufficiente mettere sulle mani una piccola quantità di gel per prevenire la diffusione del virus.

Nota conclusive: non lavarti le mani 100 volte al giorno! Usa il buon senso: sprecherai meno acqua e non ti rovinerai la pelle.

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Ma sei sicuro che è influenza?

malato

Fra pochi giorni arriverà l’ influenza stagionale e la nuova influenza “suina” e al primo malessere saranno loro due ad essere chiamate in causa, basterà il naso che cola, un mal di schiena insolito, qualche dolore «alla pancia» magari con nausea o vomito per convincerci di esserci beccati l’ influenza stagionale o la “suina”.
Peccato che spesso non sia affatto così e si tratti invece uno dei numerosi virus parainfluenzali, molto diffusi proprio in questa stagione, capaci di dare una serie di disturbi che gli esperti definiscono «fiacca».
«Si stima che durante il periodo influenzale di quest’ anno ci saranno “solo” due milioni e mezzo di contagi da virus stagionale. A dover fare i conti con una sindrome parainfluenzale saranno invece ben 5-6 milioni di persone», chiarisce il dottor Fabrizio Pregliasco, dell’ Istituto di Virologia dell’ Università di Milano.
Niente di più facile, allora, che i fastidiosi disturbi siano da imputare a virus diversi da quello dell’ influenza. La scelta è ampia: si va dal banale virus del raffreddore, agli adenovirus, ai coronavirus, ai virus parainfluenzali veri e propri, per arrivare al virus respiratorio sinciziale, il più simile alla vera influenza. Tutti comportano un’ infezione respiratoria e malesseri più o meno accentuati; molti regalano diarrea, nausea e vomito.

La vera influenza si distingue da tutti gli altri virus per tre segni inconfondibili: compare in modo brusco, si manifesta con una febbre che sale subito oltre i 38 gradi, provoca sintomi generali (come dolori alle articolazioni e ai muscoli) e respiratori, fra cui una caratteristica tosse secca. Quadri un po’ diversi sono possibili nei bimbi con meno di un anno, o in persone molto anziane: in questi casi si può avere un’ influenza senza risposta febbrile adeguata. I sintomi possono presentarsi in maniera sfumata anche per nei vaccinati in cui la protezione anticorpale fallisce.

La cura Influenza e simil-influenze possono comunque essere gestite in modo analogo. «La prima regola è che in entrambi i casi gli antibiotici non servono e in prima battuta andrebbero sicuramente evitati. Gli antibiotici possono aiutare contro le complicanze, ad esempio se all’ infezione virale se ne aggiunge una batterica, ma non al primo insorgere dei sintomi influenzali. Sono invece consigliabili rimedi naturale e i medicinali da banco, da utilizzare per ridurre i disturbi, senza azzerarli completamente.
Eliminare del tutto i sintomi, che sono l’ indizio della reazione dell’organismo all’ aggressione virale, è pericoloso: può indurre a uscire prima di essere del tutto guariti, esponendo a un maggior rischio di complicazioni e contribuendo a diffondere il virus.
«Meglio allora assumere i farmaci a basse dosi (accortezza che fra l’ altro riduce l’ eventualità di effetti collaterali) e “ascoltarsi”, per capire quando la malattia si è davvero conclusa. Gestire i sintomi significa anche scegliere preparati adatti,» prosegue Pregliasco «perciò saranno utili gli antidiarroici se la sindrome parainfluenzale compromette soprattutto l’ apparato gastrointestinale; se di vera influenza si tratta, invece, è bene preferire l’ acido acetilsalicilico (es. Aspirina) a un semplice antifebbrile (es.Tachipirina) o preparati a base di principi attivi che calmano la tosse. Di solito bastano 4 giorni per guarire: se non accade, è bene consultare il medico, perché potrebbe essersi sommata un’ altra infezione a complicare il quadro». Ciò è meno probabile nelle sindromi parainfluenzali, ma è relativamente frequente dopo un’ influenza soprattutto in anziani o soggetti a rischio.

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Vaccino e influenza suina: facciamo un po’ di chiarezza.

suina

Fino ad ora non avevo ancora parlato di vaccino contro la Nuova Influenza perchè le informazioni che circolavano erano ancora poco chiare e fare “controinformazione” in maniera superficiale può arrecare alla popolazione gli stessi danni dell’informazione ufficiale spesso pilotata da interessi economici e fra i danni peggiori c’è l’allarmismo ingiustificato. Dire a priori che il vaccino farà più male che bene non può far altro che causare dubbi gravi nel lettore inducendolo a fare pensieri di questo tipo: “se mi vaccino muoio e se non mi vaccino mi ammalo di questa terribile influenza e muoio, cosa faccio???”
Per ora quindi la prima cosa da fare è tranquillizzare tutti: sia se ti vaccinerai sia ti contrarrai il nuovo virus è mooolto poco probabile che ti capiti qualcosa di brutto! Ti ripropongo in maniera ampliata la domanda che ho fatto spesso negli ultimi tempi: ti sei mai preoccupato di ammalarti di influenza? Ti sei mai preoccupato dei danni arrecati dal vaccino contro l’influenza? La risposta sono sicuro che è negativa.
Fatta questa doverosa introduzione è arrivato il momento di affrontare il discorso sul vaccino.

Il vaccino ci salverà?

Cito e poi analizzo le sagge parole di un comunicato di Giuseppe Remuzzi dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri:
“Il vaccino dobbiamo averlo perché potrebbe servire”. Verissimo ed io non vorrei trovarmi nei panni di coloro che hanno detto che il vaccino è il male che è inutile etc etc il giorno in cui inizieranno a morire tanti anziani e malati cronici non vaccinati. Quel “potrebbe servire” si riferisce a due situazioni: può servire per salvare la vita a malati cronici e anziani (le stesse categorie che si vaccinano per l’influenza stagionale del cui vaccino nessuno si preoccupa più di tanto); può servire nel caso remoto che il virus muti e che il vaccino sia efficace anche contro il virus mutato.
– “Il virus potrebbe mutare e farsi più pericoloso, in quel caso però non è detto che il vaccino che è stato preparato in queste settimane funzioni ancora.” Eccoci al punto più importante di tutta la questione! Alla stato attuale il virus non fa paura a nessuno. Si diffonde più rapidamente ma è’ meno letale del virus stagionale. I media ufficiali per indurre la popolazione a credere nell’importanza del vaccino in questi giorni ha fatto leva sulla possibilità che il virus muti in maniera più aggressiva ma non è detto che mai succederà e soprattutto nessuno ci garantisce che il vaccino appena prodotto sia efficace contro il virus mutato! Giuseppe Remuzzi dice che “qualche studio recente suggerisce che il vaccino preparato contro l’influenza H1N1 che circola adesso potrebbe proteggere anche da eventuali forme mutate, ma sono considerazioni teoriche” e l’ Associazione Culturale Pediatri ci informa che “Ma per diventare aggressivo il virus dovrebbe cambiare (per mutazione? riassortimento con altri virus?), quindi i vaccini mirati al virus attuale, potrebbero non essere utili.”
Non serve quindi vaccinarsi per evitare il virus mutato e pericoloso e non serve vaccinare tutti per evitare un virus meno letale della stessa influenza stagionale. La domanda quindi da farsi è: a che pro vaccinare bambini e giovani se i rischi di effetti collaterali sono maggiori dei benefici? E infatti il piano in cui parlano di vaccinare tutti i ragazzi e i giovani è solo un piano teorico e non è detto che verrai mai realizzato.

– “E’ importante invece organizzarsi per monitorare la diffusione del virus e la sua gravità. Se ci fosse evidenza che il virus si diffonde rapidamente e cominciassero a manifestarsi complicazioni si dovrebbero cominciare a vaccinare gli operatori della salute o chi è maggiormente a contatto col pubblico. Acquisiti i dati: sicurezza, efficacia – dagli studi in corso (quelli dei governi e dell’industria) e sulla base dell’esperienza con le prime vaccinazioni – si deciderà a quali categorie eventualmente estendere la vaccinazione tenendo presente la grande organizzazione che è richiesta da una vaccinazione di massa. In particolare è impossibile dare al momento qualsiasi indicazione per la eventuale vaccinazione dei bambini.”
Quindi se a Ottobre/Novembre avremo la certezza che il virus si è diffuso in maniera massiccia o nel caso rarissimo che sia mutato gli unici che dovrebbero essere vaccinati sarebbero gli operatori sanitari (per evitare che contagino tutti i loro pazienti) e poi le persone a rischio (malati cronici e anziani).

Questi sono i punti più salienti che serviranno ad orientarci fra le centinaia di notizie più o meno vere e più o meno allarmanti che circolano in questi giorni.

Nota finale 1: Nuovo articolo sul vaccino dal titolo “Vaccini e influenza suina. Foglietto illustrativo, categorie a rischio e qualche importante precisazione.”
Nota finale 2: ho aggiornato l’articolo “Influenza Suina: cosa fare, cosa sapere e di chi fidarsi”.

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