Foto, citazione e libro della settimana sono il mio modo per regalarvi un minuto di relax.
“Missione compiuta…”
“ Un corpo sano è per l’anima una camera degli ospiti; un corpo malato, la sua prigione.. ” ~ Francis Bacon
Libro della settimana:
Foto, citazione e libro della settimana sono il mio modo per regalarvi un minuto di relax.
“Missione compiuta…”
“ Un corpo sano è per l’anima una camera degli ospiti; un corpo malato, la sua prigione.. ” ~ Francis Bacon
1) evitare di prendere pastiglie alla presenza dei bambini, perche’ cio’ potrebbe stimolare curiosita’ e pericolose imitazioni;
2) non conservare vicino ai medicinali sostanze facilmente evaporabili (trielina, ammoniaca, canfora, naftalina, ecc.) perche’ i loro vapori possono alterare i farmaci;
3) lasciare sempre i farmaci nelle confezioni originali, non solo per controllare la scadenza, ma anche per evitare pericolose confusioni;
4) non mettere mai nelle confezioni vuote dei farmaci altre sostanze pericolose;
5) non gettare i foglietti illustrativi, perche’ le istruzioni sull’ uso i dosaggi e le controindicazioni sono sempre utili;
6) non modificare i tempi della cura o i dosaggi di propria iniziativa, perche’ un miglioramento non corrisponde sempre a guarigione e per ogni dubbio chiedere spiegazioni al medico o al farmacista;
7) non scambiare cucchiai, misurini o contagocce tra un prodotto e l’ altro, perche’ i dosaggi potrebbero cambiare;
8) annotare sulla scatola la data di apertura del flacone, perche’ a parte le confezioni monodose o le pillole in blister, gli altri medicinali hanno una potenzialita’ ridotta dopo l’ apertura (per esempio, colliri e pomate oftalmiche devono essere usati entro 15 – 20 giorni dall’ apertura, le gocce entro 1 – 2 mesi, le pomate in tubo entro 2 – 3 mesi, le gocce e gli spray nasali entro 15 – 20 giorni, gli sciroppi entro 2 – 3 mesi);
9) evitare di curarsi da soli durante la gravidanza e l’ allattamento, se si e’ allergici o se si soffre di altre malattie (come ipertensione, diabete, ecc.), informare sempre il farmacista o il medico prima di iniziare una cura e non usare di propria iniziativa neanche farmaci che si sono assunti in precedenza;
10) non bere alcolici quando si usano farmaci e non guidare se si tratta di medicinali che possono dare sonnolenza o altri effetti collaterali pericolosi;
11) non usare un farmaco perche’ ha fatto bene a un amico, non lasciarsi condizionare dalla pubblicita’ ;
12) non pensare che i farmaci siano in grado di risolvere ogni problema, o che possano correggere le cattive abitudini alimentari e di vita dei vostri figli.
Metilparaben qualche giorno fa invitava i suoi lettori a scrivere sul suo blog e, gurda caso, avevo un articolo più adatto al suo blog che al mio…
Il post ha come titolo “Disturbo paranoide di personalità” , leggilo e poi dimmi se anche a te ti si è accesa una lampadina nella testa.
In questo momento solo una cosa è sicura sull’Influenza A: è meno pericolosa di quella stagionale. Ripetete quest’ultima frase dalle 10 alle 100 volte ogni giorno in modo da contrastare gli effetti nocivi dell’informazione allarmistica italiana e mondiale a cui piace spaventare la popolazione per due motivi: si vendono più copie di giornali e si vendono più vaccini e farmaci (ad onor di cronaca devo ammettere che in Italia e nel Mondo negli ultimi due mesi si stanno cercando di evitare gli allarmismi e recuperare i danni fatti all’inizio delle pandemia).
Partendo allora dal presupposto appena dato ecco un paio di comportamenti da evitare:
1) Assalto al Pronto Soccorso: nell’ultimo week-end è successo di tutto e ad esempio il pronto soccorso del Gaslini ha rischiato il tracollo. Perchè è un comportamento da evitare? Per tre motivi:
2) Assalto ai medici di famiglia e ai pediatri di famiglia: vale lo stesso discorso di prima con l’ aggiunta del fatto che il medico di famiglia (o il pediatra) è uno solo e quindi se fate ammalare pure lui può andare in crisi l’assistenza sanitaria per tutti i suoi pazienti, cosa molto pericolosa soprattutto per quei paesini con un solo medico di famiglia (che in Italia sono centinaia).
Cosa fare se pensi di aver contratto la suina?
1. Rileggi 10 volte al giorno il primo presupposto: l’ Influenza A: è meno pericolosa di quella stagionale.
2. Se proprio non ce la fai contatta solo telefonicamente il tuo medico di famiglia e fidati di quello che ti dice.
3. Vai al pronto soccorso solo se veramente necessario ovvero quando i sintomi (soprattutto respiratori) si aggravano (evenienza molto rara).
Prevenzione: è questa la parola chiave per gestire la futura e molto probabile pandemia di influenza suina (si ma non allarmatevi per favore ché si tratta di una banalissima influnenza!).
Le regole della prevenzione primaria dell’influenza suina le conoscete già tutti e vanno dall’evitare luoghi affollatti al lavarsi bene le mani.
Ho già parlato del modo migliore di lavarsi le mani ma non sempre abbiamo a disposizione una saponetta e dell’acqua corrente: come fare in questi casi?
Un buon gel igienizzante mani può bastare a sopperire all’assenza di acqua e sapone e in questo post mostrerò come è possibile, in tre semplici passi, preparare un ottimo gel fatto in casa.
1. Mescola due parti uguali di gel all’aloe vera e alcohol.
2. Aggiungi qualche goccia del tuo olio essenziale preferito.
3. Conserva il tutto in una piccola bottiglietta di vetro o plastica.
E’ sufficiente mettere sulle mani una piccola quantità di gel per prevenire la diffusione del virus.
Nota conclusive: non lavarti le mani 100 volte al giorno! Usa il buon senso: sprecherai meno acqua e non ti rovinerai la pelle.
Ecco a voi l’indovinello della Domenica:
Un tizio decide di fare un’escursione in montagna; la mattina alle 8 parte per una baita dove arriva alle 16. Essendo ormai troppo tardi per discendere, pernotta e riparte la mattina successiva alle 8. Il percorso in discesa è molto più agevole e così arriva al punto dove era partito il giorno precedente alle 12. C’è un punto lungo il percorso dove era passato alla stessa ora il giorno prima?
La soluzione verrà scritta nei commenti qualche giorno dopo la pubblicazione del post (a meno che non indoviniate prima…e non usate google!
Foto, citazione e libro della settimana sono il mio modo per regalarvi un minuto di relax.
“Penso che ci sia una spia fra di noi…”
“ Quando nelle malattie le lacrime sgorgano volontariamente dagli occhi, è un buon segno; se involontariamente, un cattivo segno. ” ~ Ippocrate
Negli anni si è passati da pubblicità a favore del fumo di sigarette come questa:
(Oggi sembra un incredibile ma all’epoca volevano associare il fumo di sigarette allo sport e ad una gola sana!)
A pubblicità contro il fumo come questa:
(Traduzione: Il fumo è da gay)
Non so voi ma a me sembre alquanto fuori luogo. Lo dicevo io che forse stanno un po’ esagerando con queste campagne contro il fumo…
Inutile ribadire che l’ eccesso di sale e di zucchero rappresenta un problema serio per la salute di milioni di consumatori. Molte persone non sanno che la quantità di sale nei cibi industriali è elevata e faticano a percepire anche la presenza di zucchero quando è camuffata, per esempio, dal sapore leggermente amaro del prodotto o dalla temperatura fredda delle bibite. La questione è complessa perché coinvolge buona parte dell’ industria alimentare, che si è dimostrata fino a ora poco disponibile a modificare le ricette e a fornire indicazioni chiare sulle etichette.
La fonte maggiore di sale si trova nei prodotti industriali o nel cibo consumato fuori casa (55%), segue quello aggiunto in cucina (35%) e quello presente nel cibo (10%).
Ma dove si nasconde il sale? Un’ inchiesta su 165 alimenti confezionati pubblicata nel febbraio 2005 dall’ associazione Altroconsumo evidenzia una presenza diffusa in diverse merceologie comprese merendine, biscotti e pan di Spagna.
La primaria fonte di sale per gli italiani è costituita dal pane, anche se non è considerato un cibo salato. Nei 14 tipi di pane esaminati da Altroconsumo i valori oscillano da 1,3 a 2,8 g per 100 g. Vuol dire che una persona con un po’ di appetito copre già il fabbisogno giornaliero con la razione quotidiana di pane. Per risolvere il problema, l’ impiego di cracker e grissini è poco vantaggioso: i valori sono simili.
Le ricette dei piatti pronti sono volutamente appetitose e ricche di sale per attirare gli acquirenti. Di solito insieme al sale si aggiunge un esaltatore dell’ aroma (il glutammato monosodico) ricco di sodio. Una busta di penne all’ arrabbiata surgelate o una porzione da 200 g di lasagne alla bolognese contengono da 1,6 g a 4,4 g di sale.
I frequentatori di fast food (quindi non i miei lettori…) dovrebbero fare molta attenzione al menù. Un cheeseburger da 200 g contiene il quantitativo di sale pari alla quota massima giornaliera di sale consigliata (6,16 g); un panino con hamburger da 200 g oscilla da 1,6 a 2,7 g; una porzione di pizza Margherita da 200 g contiene da 2,7 a 4,4 g.
Solo pochi acquirenti di filetti di merluzzo impanati surgelati sanno che una porzione da 100 di bastoncini contiene da 0,6 a 1,2 g di sale.
I cereali per la prima colazione, anche se rientrano nel gruppo degli alimenti considerati salutistici, hanno un contenuto di sale ritenuto elevato, essendo un cibo consumato quotidianamente. Secondo uno studio francese su 32 tipologie, si passa da quote trascurabili a 0,7 g per una porzione da 30 g. Anche nelle merendine si trovano da 0,45 g a 0,03 g per porzione.
Passando da un tipo di salume a un altro si registrano notevoli diversità quanto a contenuto di sale. Il salame tipo Milano e il prosciutto crudo contengono dai 2,0 a 2,5 g di sale per ogni porzione da 50 grammi. Va meglio con il prosciutto cotto, che presenta valori dimezzati, e con la mortadella.
Noi consumiamo dieci grammi di sale al giorno, ne basterebbero due o tre. Secondo l’ Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione gli italiani consumano 10 g di sale al giorno, mentre le linee guida indicano come valore di riferimento 6 g. E’ comunque giusto ricordare che il nostro organismo funziona perfettamente con 2-3 g al giorno. L’ eccesso comporta un incremento della pressione arteriosa e una maggiore incidenza di rischi cardiaci e delle patologie correlate. La questione non interessa solo i malati ma l’ intera popolazione. Il rischio cardiovascolare causato dall’ eccesso di sale si registra anche con valori della pressione arteriosa notevolmente più bassi rispetto a quelli di una persona ipertes. Sul sale poi ci sono molti luoghi comuni da sfatare. Alle mamme dei ragazzini sportivi, per esempio, va ricordato che non è opportuno proporre beveroni dal gusto salato. Gli energy drink risultano inutili persino per i ragazzi e la maggior parte dei professionisti. Il contenuto salino di queste bibite è elevato e per ristabilire l’ equilibrio basta quasi sempre l’ acqua o un succo di frutta diluito o un tè.
Capire quanto sale contiene un alimento è difficile. Le poche etichette che riportano i valori nutrizionali nella forma completa indicano il contenuto di sodio (riferita a 100 g). Per risalire alla quantità di sale bisogna moltiplicare il valore per 2,54. Quando nell’ etichetta il sodio non compare è impossibile risalire al contenuto. Su pochissime etichette si trova già il quantitativo di sale.
Chi ha detto che la psicoterapia è inutile, o che è un lusso per l’ anziano?
Se ne parla molto poco, eppure può dare ottimi risultati ed essere praticabile anche tramite il Servizio sanitario nazionale. Fare psicoterapia dell’ invecchiamento o della vecchiaia vuol dire affrontare quel groviglio di sintomi tipici dell’ età avanzata, ma non sempre patologici, costituito da facile scompensabilità emotiva, impazienza, irritabilità, rigidità nelle opinioni, restringimento di interessi e prospettive, narcisismo ed egocentrismo, insoddisfazione circa la realtà e insicurezza sul futuro, che determinano nel vecchio disagio, malessere, demoralizzazione, depressione. Purtroppo, anche per mancanza di una informazione adeguata, fra gli anziani che hanno bisogno di ricorrere alla psicoterapia sono di gran lunga prevalenti la riluttanza, la vergogna, o la non consapevolezza di soffrire di un disturbo mentale o emotivo e la tendenza, anche da parte dei familiari, di ritenerlo inevitabile e incurabile.
Benché l’ estensione della psicoterapia alla geriatria sia piuttosto recente, si può già affermare che almeno il 70 per cento degli anziani e delle anziane trae giovamento dalla terapia psicodinamica, psicoanalitica, cognitiva e comportamentale. Basta talora un incontro settimanale o quindicinale con lo psicoterapeuta per evitare, risolvere, o attenuare crisi profonde, malattie psichiatriche vere e proprie e indebiti, pericolosi, ricorsi agli psicofarmaci.
Nell’ ambito della psicoterapia, di grande importanza sono i vincoli sociali: in conseguenza della perdita, inevitabile, di familiari e amici, l’ anziano va aiutato a crearsi nuove cerchie e relazioni, se vuole evitare o vincere la solitudine. Come dice il poeta francese Paul Valéry, “un uomo solo è sempre in cattiva compagnia“.
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