Ulteriore articolo sul mal di schiena, forse un po’ più scientifico degli altri ma troverete qua la risposta a molte delle vostre domande.
Definizione e aspetti clinici
Possiamo differenziare quattro tipi di dolore: locale, riferito, radicolare e dolore conseguente allo spasmo muscolare secondario (protettivo).
Il dolore locale è determinato da ogni processo patologico che colpisce o irrita le terminazioni sensitive; è spesso descritto come continuo ma può essere intermittente, variando considerevolmente con la posizione o l’attività. Risulta sempre avvertito a livello o accanto alla parte interessata della colonna ed è esacerbato dalla digitopressione e dalla percussione delle strutture superficiali. Inoltre spesso si verifica l’immobilizzazione riflessa dei muscoli paravertebrali con deformità o anomalie posturali.
Il dolore riferito è quello proiettato dal rachide alle regioni situate entro i dermatomeri corrispondenti o quello che si proietta dai visceri pelvici e addominali al rachide.
Il dolore radicolare possiede alcune delle caratteristiche del dolore riferito ma differisce per la maggiore intensità, l’irradiazione distale, la circoscrizione del territorio della radice ed i fattori che lo scatenano. I meccanismi di questo dolore sono rappresentati da distorsione, stiramento, irritazione e compressione della radice spinale, più spesso all’interno del forame intervertebrale.
Il dolore da contrattura muscolare è generalmente cupo, talora crampiforme, si può percepire la rigidità dei muscoli paravertebrali e dimostrare mediante la palpazione che il dolore è localizzato alle strutture muscolari.