La misurazione del Quoziente intellettivo è sempre stata un’indagine controversa, poiché prevede un sistema di misurazione dell’intelligenza di un individuo attraverso la sua comparazione con il resto della popolazione. La prima ricerca sul QI si ebbe in Francia ad opera di Alfred Binet, il quale provò ad individuare un sistema di interpretazione dei differenti rendimenti scolastici dei bambini. Successivamente negli Stati Uniti su questi studi furono apportate delle modifiche da parte di Lewis Terman e così nacque lo Stanford-Binet IQ test.
Molte critiche si sono levate contro questo test che pone come base dell’interpretazione il numero 100 che fa da media; ottenere un punteggio superiore a cento significa che siete sopra la media paragonati al resto della popolazione,un punteggio inferiore indica che siete al di sotto della media. Si stima che metà della popolazione raggiungerà un punteggio fra 90 e 110,in una prova standard sul QI.
Qui vi mostriamo una guida approsimativa con i vari risultati delle prove.
Oltre 130 – estremamente brillanti,soltanto il 2% della popolazione realizza questo risultato
Tra 120 e 130- molto brillanti, si calcola il 7% della popolazione
Tra 110 e 120-brillanti,16% della popolazione
Tra 90 e 110-metà della popolazione ha questo risultato di media
Tra 80 e 90-media bassa ,16% della popolazione
Tra 70 e 80- limite, 7% della popolazione
Inferiore a 70- estremamente basso, circa il 2% della popolazione