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Meditazione: piccola guida per iniziare.

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I benefici riscontrabili con la meditazione sono numerosi, qui diamo alcuni punti guida per chi vuole provare questa nuova esperienza. La meditazione è come il gioco degli scacchi: le regole sono relativamente semplici da spiegare, ma il gioco è infinitamente complesso. E proprio come gli scacchi i nomi e le tecniche per meditare sono tanti e diverse, tuttavia i principi fondamentali sono gli stessi.

Rilassamento per il corpo e per la mente.

Questo può essere fatto attraverso la postura del corpo, il linguaggio figurato della mente, il mantra, la musica, il rilassamento progressivo dei muscoli e qualsiasi altro modo sia stato inventato. Scegli la tecnica che più ti è congeniale. Questo punto è relativamente facile da realizzare, poiché molti di noi hanno potuto sperimentare quale tipo di rilassamento più ci piaccia.

Non giudicarti.

Non giudicare i pensieri! Lasciali scorrere come l’acqua da una fontana, prova a ritornare all’obiettivo primario, che ti eri prefisso, qualunque esso sia. Questo è sempre difficile perchè noi siamo abituati a viaggiare con la mente indietro oppure in avanti esprimendo pensieri su tutto ( ad esempio ci preoccupiamo , abbiamo paura, ci rammarichiamo, anticipiamo gli eventi) . La chiave consiste nel notare con un certo distacco quello che sta accadendo interiormente. Osservare i nostri pensieri senza rimanere implicati è davvero difficile da realizzare.

Concentrati su qualcosa.

Spesso coloro che praticano tecniche meditative si concentrano sul proprio respiro, quando entra nel corpo e quando esce, ma noi possiamo concentrarci su qualsiasi altra cosa: su un piede, una patata, una pietra. Il respiro è molto semplice poiché è sempre presente in tutto quello che facciamo. Prova a concentrarti su una cosa e constaterai che è sorprendentemente difficile. Quando l’attenzione si allontana dall’oggetto prescelto riportala con gentilezza sull’obiettivo. E’ importante che avvenga con molta gentilezza, sii cortese con te stesso. Chi fa meditazione assiduamente consiglia di non desistere se le prime volte troverai difficoltà perchè si migliora con la pratica.

Non pensare a nulla.

La maggior parte dei praticanti affermano che questo è uno stadio molto difficile da raggiungere senza molta molta pratica, a mio parer su questo punto non è necessario aggiungere nulla se non di applicarti con molta costanza sui primi punti.

Zzzzz Zzzzz.

Ricordati che questo non è meditare ma dormire….

Questa è una rapida introduzione che fornisce degli spunti sufficienti ad iniziare. E’ importante non tanto essere informato sulle tecniche, ma esercitarvi sul controllo dei pensieri, ovvero distendere la mente e concentrasi su di un obiettivo. Prova questi primi suggerimenti vedi cosa accade, e poi approfondisci ulteriormente se ti va.

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Training Autogeno: il modo migliore per rilassarsi.

Il Training Autogeno, metodo sperimentato dal neurologo berlinese J.H. Schultz nel 1932, è una tecnica di rilassamento che permette di rilasciare le tensioni quotidiane e recuperare energie positive.
E’ un metodo di autodistensione che consente di modificare tensioni sia psichiche che corporee e permette, attraverso il completo controllo del proprio corpo, di raggiungere un elevato livello di rilassamento psichico e di realizzare spontanee modificazioni del tono muscolare, della funzionalità vascolare, dell’attività respiratoria, cardiaca e degli organi interni.
La pratica consiste in una serie di posizioni del corpo e di frasi di autoconvincimento pronunciate come i mantra dello yoga (pur non essendo una disciplina orientale il T.A. si ispira a filosofie come lo yoga).
Il T.A. favorisce il recupero di energie permettendo una migliore gestione delle proprie risorse in tutti gli ambiti dell’attività umana ( lavoro, studio, sport….) e può essere praticato in completa autonomia a casa o in qualsiasi altro ambiente dove ci sia tranquillità e ci si possa mettere in una posizione comoda.

Definizione
Schultz stesso definì il Training Autogeno un metodo di autodistensione che consente di modificare situazioni psichiche e somatiche. Training significa allenamento, cioè apprendimento graduale di una serie di esercizi particolarmente studiati per il realizzarsi dell’equilibrio neurovegetativo, continuamente insidiato da stati di tensione, di ansia e di stress. Il costante allenamento e la pratica di questa tecnica porta a raggiungere risultati apprezzabili attraverso modificazioni sempre più valide e incisive dell’equilibrio neurovegetativo. La parola Autogeno, invece, sta a significare come tale abilità e la messa in atto della tecnica vengano generate sempre maggiormente dal soggetto stesso, in modo autonomo, adattando il metodo alle proprie esigenze. Autogeno significa “che si genera da sé”; ciò differenzia questo metodo dalle tecniche ipnotiche ed eteroipnotiche le cui realizzazioni somatopsichiche sono attivamente indotte dal soggetto o dal terapeuta.
Il T.A. è quindi un “allenamento che si genera da sé” pur con la guida di un operatore esperto. L’obiettivo di Schultz era, infatti, quello di rendere il paziente meno vincolato dal terapeuta e divenire lui stesso autore del proprio cambiamento e del proprio benessere.

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