Oltre a quello che dicevamo nel precedente articolo sui sintomi dell’influenza e dei virus parainfluenzali a confondere ulteriormente ci si mette anche il fatto che in questo periodo dell’ anno si verifica di solito un’ epidemia di diarrea nei bimbi fra i 6 mesi e i 3 anni. In media dura 4-5 giorni (raramente più di 14) ed è di solito provocata da virus (soprattutto i rotavirus). I primo sintomo, che spesso precede di 2 o 3 giorni la diarrea, è il vomito, che è anche il primo a regredire e, come la diarrea, guarisce spontaneamente, senza medicine.
Gli errori maggiori si fanno però quando si modifica l’ alimentazione del bambino. C’ è la credenza che quando c’ è la diarrea si debba sospendere l’ alimentazione per molte ore, per poi andare avanti a base di riso in bianco, pollo lesso, carote lesse e sospendere il latte. Il rischio però, in questo modo, è di dare poche calorie e proteine, arrestando la crescita del bambino, se pur per poco tempo.
Uno studio del dipartimento di pediatria dell’ università Federico II di Napoli, pubblicato sulla rivista “Bambini e nutrizione”, fornisce indicazioni importanti per l’ alimentazione e la cura della diarrea.
Diete e digiuno “vietati”.
Il suggerimento è di non sospendere l’ alimentazione e di continuare a far mangiare al bambino i soliti cibi: una riduzione dell’ alimentazione ritarda la guarigione. Naturalmente il bambino non dovrà essere nemmeno forzato a mangiare, infatti la sensazione di fame dipende dalle condizioni generali del bambino ed è un segnale che va rispettato. L’ unico consiglio è, quando possibile, di agevolare la tendenza che i bambini con vomito e diarrea hanno sempre: fare pasti meno abbondanti e più frequenti.
Il latte
A differenza che in passato, quando si smetteva di somministrare al bambino con diarrea il latte artificiale, o della mucca, per sostituirlo con tipi privi di lattosio, oggi, in base a ricerche scientifiche più moderne, si continua a usare il solito latte (sia che si tratti di quello adattato, in polvere o liquido, sia di quello vaccino). Si deve continuare a dare il latte materno e la madre non deve seguire nessuna restrizione alimentare.
Farmaci
Vomito e diarrea scompaiono senza dover assumere farmaci, nella maggioranza dei casi, entro cinque giorni. Le medicine perciò sono inutili e, come è stato ribadito anche recentemente, in alcuni casi possono creare nei bambini disturbi anche gravi, come: disturbi del linguaggio o confusione mentale provocati dai farmaci contenenti metoclopramide usati contro il vomito. Per evitare reazioni negative sono sconsigliati anche molti farmaci antidiarroici.