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Tag: ipertensione

Alla ricerca della salute perfetta!

salute perfetta

Eliminare la presenza di tutte le malattie è un risultato degno di lode?

Nel college di Dartmouth c’è un gruppo formato da medici e da politici che credono che stiamo facendo troppi test e stiamo scoprendo troppe malattie. Gilbert Welch portavoce del gruppo, si e ci chiede cosa esattamente significhi la parola “salute” e se deve essere definita come assenza di malattia.

Negli ultimi anni la definizione di normalità si è fatta sempre più “ristretta”, per esempio molti pazienti si sono trovati ad essere malati di ipertensione o di iperlipedemia semplicemente perchè sono stati abbassati i valori normali. I risultato? Milioni di persone sottoposte a test vari e a terapia farmacologica con un aumento vertiginoso dei costi della Sanità pubblica.

Peggio ancora, la ricerca della complete assenza di malattia ha ripercussioni ancora peggiori:

  1. Dottori così impegnati a riconoscere tutte le malattie da lasciarsi sfuggire quelle più gravi
  2. Specializzandi sempre più confusi e non in grado di riconoscere esattamente che è malato e chi no.
  3. Avvocati pronti a denunciare medici per errata diagnosi.
  4. Pazienti che prendono troppi farmaci e quindi rischiano sempre più di incappare in qualche effetto collaterale.

La “cultura della malattia” dovrebbe lasciare il posto alla “cultura della saggezza” e per far questo dovremmo ridefinire i nostri scopi, smettere di cercare la perfezione e soprattutto decidere cosa vuol dire davvero la parola salute e non arrenderci alle decisioni di “esperti“ incentivati economicamente.

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Sale sale sale…

sale

E’ noto che il consumo eccessivo di sale è una delle principali causa di ipertensione, favorisce l’osteoporosi ed è nemico della dieta!

La quota consigliata dalla Comunità scientifica internazionale è di 6 gr al giorno e in Italia ne consumiamo almeno 10; bisognerà quindi provare a limitare l’assunzione di cibi contenenti sodio ma soprattutto evitare di aggiungere il sale quando cuciniamo cibi che già contengono molto cloruro di sodio al loro interno; provate ad esempio a sostituirlo con le spezie tipiche della dieta mediterranea: menta, timo, maggiorana, basilico, prezzemolo, rosmarino, peperoncino rosso.
Impariamo a leggere quindi le etichette facendo attenzione oltre al Sodio (Na) e al Cloro (Cl), anche a nomi tipo benzoato di sodio (conservante per salse) e citrato di sodio (usato per esaltare il sapore dei dolci).
Così facendo oltre avere benefici sulla pressione eviteremo anche ad esempio di svegliarci ogni due tre ore di notte per bere; poco alla volta ci si abitua a non aggiungere più il sale e si iniziano a scoprire i veri sapori degli alimenti e difficilmente si torna indietro.

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Bere il suco di melograno fa benissimo alla salute!

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I benefici ricavati dal consumo di succo di melograno sono davvero tanti, sono sicuro che non ne siete a conoscenza per questo vi invito alla lettura di questo post per saperne di più.

Io ho l’abitudine di variare molto spesso la frutta che mangio, tutta le tipologie di frutta come sappiamo fanno bene alla salute , tuttavia nessuna di esse mi lasciava completamente soddisfatto. La frutta è ottima per il reperimento di vitamine, in maniera particolare di vitamina C. Infatti la vitamina C, al contrario delle altre può essere ottenuta soltanto attraverso il consumo di frutta. Il melograno non è soltanto un’ottima fonte di vitamina C ma anche di altre sostanze benefiche per il nostro organismo. Il melograno possiede inoltre vitamina B, potassio, acido pantotenico e polifenoli antiossidanti. Un numero elevato di persone ha preso l’abitudine di berne un bicchiere di succo quotidianamente.

Dopo la lettura di questo post, sono sicuro che ti verrà voglia di melograno…

Ora vi elenco i benefici contenuti in un succo di melograno:

  • Per incominciare il melograno contiene  polifenoli e antocianine, ed è un’ottima risorsa di antiossidanti, indispensabile per l’organismo.
  • Aiuta nella prevenzione del cancro alla prostata e ne rallenta lo sviluppo.
  • Riduce la formazione del rischio d’infarto e del cancro alla pelle.
  • Rallenta lo sviluppo dei tumori.
  • Il consumo a lungo termine del succo di melograno può aiutare a combattere disfunzioni dell’erezione.
  • Riduce il numero delle placche nelle arterie.
  • Favorisce un livello equilibrato di colesterolo nel corpo.
  • Previene disturbi al cuore e riduce il rischio d’infarto.
  • E’ raccomandato dai dietologi nei regimi alimentari equilibrati.
  • Combatte gli enzimi responab ili del danneggiamento del tessuto cartillagineo.
  • E’ un attimo diuretico.
  • E’ consigliato ai pazienti con problemi d’ipertensione.

Allora che ne dici di bere un bicchiere di succo di melograno ?

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L’ipertensione: etiologia psicosomatica.

ipertensione

Vediamo un po’ cosa dice la psicosomatica (in particolare Johannes Cremerius) sull’ipertensione. Cosa c’è alla base?

Secondo Cremerius già dal punto di vista fisiologico la pressione subisce modificazioni strettamente connesse con gli eventi vissuti. Quando c’è tensione, rabbia, lotta o eccitazione sessuale questa sale; quando c’è pace, distensione e senso di tranquillità e protezione si abbassa. Nell’iperteso la reazione agli stimoli esterni è notevolmente maggiore e laa ricerca psicoanalitica ha potuto mostrare che gli ipertesi sono continuamente in uno stato di forte pressione interna e di tensione psichica. Ciò che ogni uomo ha come reazione fisiologica, ovvero la capacità di rispondere a stimoli interni ed esterni di determinata natura con un innalzamento della pressione ematica, negli ipertesi non costituisce più una possibilità di reazione ma uno stato costante. Sarebbe sicuramente sbagliato pensare, come oggi succede spesso, che le tensioni menzionate si riferiscono a stimoli esterni.
Leggiamo continuamente nei giornali che oggi esiste una nuova malattia di cui cadono vittime i dirigenti responsabili della vita politica ed economica. Lo stress del lavoro, i ritmi, affannosi, il telefono, l’abuso di tabacco, caffè e alcool sono, si dice, le cause del male. Certo, le circostanze sopra menzionate non sono proprio salubri, ma ognuno di noi sa che il lavoro e anche il molto lavoro non provoca necessariamente malattie o disturbi della salute, al contrario.
Sappiamo invece che ciò dipende da come si lavora, da come si considera il lavoro e da ciò che significa per ognuno di noi: un mezzo per arricchirsi,una soddisfazione dell’ambizione, una autoconferma oppure – e in questo caso ben difficilmente il lavoro p0trà essere considerato patogeno — una attività creativa su oggetti liberamente scelti.

L’esposizione allo stress è quindi parte dell’uomo. Ovviamente sia in campo psichico che in campo somatico ci sono determinati tipi e gradi di stress che conducono sempre a un danno. In tal caso è solo la capacità individuale di sopportazione a decidere dell’entità del danno, ma non è questo il punto. Semplificando possiamo così descrivere questi processi interni grosso modo così: il malato soffre della incapacità di esprimere liberamente determinati impulsi ad imporsi e ad affermarsi, quelle tendenze cioè che generalmente chiamiamo aggressività. Non si tratta però di un determinato tipo di personalità quanto piuttosto di tipi diversi in cui questo disturbo si presenta come sintomo cardinale.
Non si tratta affatto di tipi costituzionalmente deboli. I malati, al contrario, sono per lo più dotati di personalità vitale e intensa con un atteggiamento attivò ed energico verso il mondo.

Tutte le altre informazioni le potete trovate nell’articolo del sito psycosomatica.it dal titolo “ipertensione essenziale e secondaria“.

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