Psiche e Soma

Ricette per una vita migliore!

Tag: inquinamento

Appello a tutti i negozianti e a tutte le cassiere!

busta

Si mi rivolgo a te negoziante o cassiera/e: per favore aiutaci a diminuire l’uso dei sacchetti di plastica!
Come? Fate finta di essere tirchi…
Riempite le buste il più posssibile, guardate male il cliente che vi chiede un sacchetto in più e fate un sorriso a chi vi dice che non lo vuole.
Sembra una cosa semplice ma a me capita il contrario praticamente tutti i giorni…

Informo poi tutti i miei lettori che il 31 dicembre 2009 sarebbe dovuto scattare il divieto di utilizzare sacchetti di polietilene in negozi e supermercati, sostituiti per legge da buste esclusivamente biodegradabili. La norma che recepisce la direttiva europea EN13432 era già stata approvata in parlamento nel 2007, invece nel giugno scorso è stato deciso di ritardarne nuovamente l’attuazione facendola slittare al 2011.
Quindi dato che tu, lettore di Psiche e Soma, sei avanti fai finta che siamo già nel 2011 (ah dimenticavo, Auguri di Buon Anno!) e inizia ad usare meno busta di plastica.

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In aumento le vittime dell’Anidride Carbonica!

statuaSecondo il “Geophisical Research Letters “ la rivista dell’American Geophisical Union il numero delle vittime per anidride carbonica sono ventimila ogni anno.

L’ aumento dell’anidride carbonica corrisponde ad un aumento della temperatura e ne risulta un quadro alterato degli elementi presenti nell’atmosfera. Da sempre si era presentato agli studiosi il problema di isolare l’effetto dell’anidride carbonica dagli altri gas nocivi, Mark Jacobson è riuscito in questa impresa adottando un modello matematico che ha calcolato che quando la temperatura s’innalza di un grado Celsius provoca 21.600 morti, il 40% causato dalla maggiore presenza di ozono, a sua volta provocato dalla concentrazione di anidride carbonica.
E’ la prima volta che abbiamo dei risultati che non sono il frutto di una correlazione statistica tra due eventi potenzialmente indipendenti, ma di un rapporto causa effetto.
L’Ozono è un gas pericolosissimo, pensiamo che è in grado di corrodere addirittura le statue! A questo punto cerchiamo di farci un‘ idea della potenziale pericolosità che può avere sul nostro corpo, in particolare sui nostri polmoni se respirato in gran quantità…
La ricerca ha evidenziato che l’aumento della temperatura è accompagnato da una maggiore produzione di vapore acqueo nell’atmosfera che favorisce l’effetto nocivo dei gas presenti, i quali dilatati dall’acqua costituiscono per noi dei veri ordigni.
Questi risultati sono in stretta relazione con l’aumento del cancro e delle malattie respiratorie.
Il paesaggio che si presenta ci porta davanti ad un’ unica strada ridurre la produzione di anidride carbonica adesso!

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L’ Italia è un paese fondato sulla monnezza

napoliI tecnici del Corpo forestale hanno analizzato la parte del Ticino nei pressi di Morimondo, ed è emerso una forte presenza di metalli pesanti, Cadmio, azoto ammoniacale e cromo esavalente insieme a molti altri elementi nocivi che mettono a dura prova l’ecosistema dei luoghi.

Morimondo è un’amena località famosa anche per la produzione biologica che insieme alla valle del Ticino è stata annoverata come patrimonio dell’ umanità dall’Unesco.

L’assenza di depuratori, scarichi urbani, agricoli e industriali hanno fortemente compromesso il benessere del fiume e anche la fruizione dello stesso, infatti chi decide di farsi il bagno o di pescare lo fa a suo rischio e pericolo.

Indagini a Milano

Sono state svolte indagini vicino Milano ed è stato scoperto che l’acqua del rubinetto di una grossa fabbrica è altamente tossica. I dipendenti dell’azienda si lavano con quest’acqua contenente Cadmio, Nichel e piombo. Atra situazione gravissima è stata riscontrata vicino Pavia, dove le acque nere di una zona abitata vanno a finire nei canali d’irrigazione dei campi. Quest’acqua che oltre ad essere maleodorante e dotata di fenolo e nichel va a finire nel terreno di cereali, da cui ricaviamo pane e pasta.
Siamo tutti presi giustamente ad analizzare gli effetti della diossina nel napoletano, ma se Napoli piange Milano non ride. I fiumi della Lombardia secondo gli ultimi dati dell’Agenzia di protezione dell’ambiente sono SPORCHI e le falde sono parzialmente compromesse.

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Allarme inquinamento in paradiso.

SalentoIl Piano Energetico Ambientale della Puglia prevede una crescita ulteriore di impianti energetici, c’è da ricordare che questa regione già si distingue per essere la prima produttrice ed esportatrice di energia in Italia. Il Paradiso del Salento è in grave pericolo, già a Brindisi è presente il più grande polo carbo- energetico del paese, e si stanno progettando di installare quattro o anche più centrali biodiesel.
Le centrali biodiesel bruciano olio di girasole, e per funzionare a regime consumerebbero una quantità elevatissima di raccolto di girasole.
Il progetto prevede che le colture intensive di girasole siano collocate nel territorio leccese, si prevede che un quinto del territorio provinciale sarà caratterizzato da questi fiori, privando così la popolazione locale di pezzi enormi di territorio che si sarebbe potuto utilizzare diversamente !

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Tosse da inquinamento

smogLo smog è un grosso pericolo per la salute dei bambini, ci dice da anni l’ OMS, ed è anche un grosso pericolo per gli asmatici e per chi soffre di cuore. Ora emerge da uno studio degli pneumologi dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna che è causa di tosse persistente anche in persone sane e non fumatrici. Insomma, la tosse da smog esi­ste ed è una patologia che si sta diffon­dendo a macchia d’olio arrivando a col­pire tre italiani su dieci, con una per­centuale più alta fra le donne.

Ad arrivare a queste conclusioni è sta­to lo staff del dottor Alessandro Zanasi, medico dell’ospedale bolognese e presi­dente dell”Associazione italiana per lo stu­dio della Tosse, che ha condotto uno stu­dio su ventimila lavoratori dell’industria dell’indotto bolognese che non erano a contatto con sostanze pericolose né era­no a rischio di patologie respiratorie.
«Dallo studio è emerso» spiega lo stes­so Zanasi «che il 25-30% di questi la­voratori lamentava, pur definendosi sano e non avendo patologie in atto, tosse per almeno due o tre mesi al­l’anno. E queste persone rappresenta­no solo la punta di un iceberg che ri­sponde con la tosse, quindi con un meccanismo di difesa, allo stimolo ir­ritante derivante da un aerosol di so­stanze inquinanti che dura 24 ore al giorno. Ci sono poi altri studi che di­mostrano come l’inquinamento atmo­sferico sia in grado di rendere improv­visamente manifeste situazioni asmatiche in soggetti che non hanno mai avuto alcun problema respiratorio. Ciò significa che se queste persone non vi­vessero in un ambiente urbano inqui­nato, probabilmente non manifeste­rebbero mai questa sintomatologia poi­ché mancherebbe lo stimolo in grado di attivare in loro la malattia». Zanasi ha condotto anche un altro stu­dio, una sorta di ricerca mirata che lui stesso definisce «solo una rilevazione manuale e non un calcolo epidemiologico vero e proprio», ma che comunque fornisce dati preoccupanti: «Nelle gior­nate in cui si rilevano picchi di polve­ri sottili Pm 10, si registra un accesso straordinario agli ambulatori di pa­zienti già in cura: le richieste possono aumentare anche di dieci volte, so­prattutto nel periodo che va da metà febbraio a metà marzo».

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