I raggi solari sono vere e proprie particelle di energia che arrivano sulla nostra pelle, protagonisti, assieme alle cellule cutanee stesse, nel momento in cui avviene il fatidico incontro-scontro, di un evento fotobiologico. Questo “evento” produce diversi effetti, tra i quali la stimolazione del melanocita (cellula dell’ epidermide che produce il pigmento scuro e protettivo: la melanina) a fabbricare, appunto, melanina. Più se ne fabbrica, più la pelle risulta abbronzata e, di conseguenza, protetta.
Incontro-scontro
Questo evento fotobiologico può anche essere disturbato o alterato da diversi fattori: in pratica l’ incontro pelle-sole può diventare uno scontro aperto, con conseguenze più o meno gravi, più o meno permanenti, ma sempre fastidiose, sia per ragioni puramente estetiche (nel caso compaiano macchie scure, o si causi una cattiva cicatrizzazione di ferite pregresse), sia per il benessere dell’ organismo (per esempio, in caso di reazioni fototossiche, o fotoallergiche).

Caratteristiche

Ecco perciò un elenco di quello che “non” va fatto in caso di esposizione solare, da leggere – e soprattutto ricordare – tenendo presenti due fattori assolutamente fondamentali:
1 – Lo strato corneo, l’ ultimo strato dell’ epidermide, costituisce una protezione nei confronti dei raggi solari. Infatti in chi è di pelle chiara e produce poca melanina, lo strato corneo quando si espone al sole si ispessisce e la cute risulta più ruvida e meno “fine”.

2 – Il melanocita è una cellula estremamente delicata e, per così dire, “suscettibile”: quando si altera, nel corso di eventi fotobiologici “a rischio”, può reagire producendo troppa melanina oppure, al contrario, smettendo di produrne del tutto. Risultato: abbronzatura disomogena e macchie.

Tutto quello che non si deve fare
Vediamo che cosa “non ” fare per salvaguardare la cute esposta al sole. Non assumere farmaci, a meno che non siano stati specificamente prescritti da un medico che sappia che vi esponete al sole. Molti farmaci possono dare problemi di fotoallergie, o comunque rendere la pelle più sensibile ai danni solari. Tra i farmaci a rischio: gli antibiotici (per esempio le tetracicline), i sulfamidici, alcuni antipertensivi, alcuni antidiabetici, i retinoidi orali (come l’ acido 13-cis retinoico per la cura dell’ acne) e altri. Non preparare solari “fai da te” a base di erbe varie: molto piante contengono furocumarine, molecole altamente sensibilizzanti, responsabili di fitofotodermatosi. Se si usano preparati a base di piante (sia direttamente sulla pelle, sia per bocca), bisogna chiedere ad un medico esperto in fitoterapia o all’ erborista se si tratta di sostanze fotosensibilizzanti. Prima delle esposizioni al sole (o alle lampade) non sottoporsi a peeling aggressivi che assottiglino troppo la pelle, a scrub e gommage, a ceretta e epilazione. Se si è fatto ricorso a questi trattamenti, meglio aspettare qualche giorno prima di mettersi al sole e farlo sempre con una protezione alta (da 15-20 fino allo schermo totale). Il rischio è che l’ assottigliamento dello strato corneo dell’ epidermide favorisca la formazione di chiazze scure difficilissime da eliminare. Per la stessa ragione all’ inizio dell’ estate va evitato l’ eccesso di acido glicolico e di alcuni derivati dell’ acido retinoico (invece i preparati a base di vitamina A possono essere usati). Ricordarsi di non applicare profumi, essenze o creme profumate. Se ci si fanno iniettare filler a base di acido ialuronico, o ci si sottopone a “punturine” biorivitalizzanti, attendere almeno 4 o 5 giorni prima di esporsi al sole. Bisogna comunque evitare comunque di stare troppo al sole e applicare una protezione medio-alta (specie se si vuole ottimizzare l’ effetto positivo del filler). In caso di ferite fresche, per evitare che si formino cicatrici più spesse, applicare un cerottino che protegga la pelle, o uno schermo solare totale resistente all’ acqua (da applicare spesso). Meglio evitare (se possibile, ovviamente) di sottoporsi a piccoli o grandi interventi chirurgici subito prima delle esposizioni solari. Evitare anche trattamenti laser (laser depilazione, asportazione mediante laser di capillari e neoformazioni cutanee) nel mese che precede le esposizioni solari. Proibito sottoporsi a piercing o tatuaggi nel mese che precede le esposizioni solari. In caso di dubbi, rivolgetevi al dermatologo: meglio una precauzione in più, che un danno permanente poi.

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