Psiche e Soma

Ricette per una vita migliore!

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Vi presento due erbe: il Crescione e la Menta.

crescione

Il re di Francia Luigi IX il Santo, che guidò la sesta e lo settima crociata e morì in Tunisia nel 1270, vittima di una pestilenza, trovandosi un giorno a passare dalla località di Vernon, situata nel nord della Francia, chiese ristoro alla sua sete ardente. Non avendo o portato di mano né acqua né vino, un contadino gli offrì del crescione. Il re masticò le foglioline ricche di succhi amarognoli e la sua sete scomparve. Tanta fu la sua ammirazione per la preziosa pianticella, che volle che venisse effigiata sullo stemma della città a ricordare quell’episodio. Le proprietà dissetanti del crescione erano già note nell’antichità: sono infatti citate da Senofonte, lo storico greco, il quale ricorda come fosse abitudine dei cacciatori persiani di portare con sé pianticelle di crescione per dissetarsi durante le battute di caccia.
Il crescione, che vive in terreni umidi, solitamente lungo i corsi d’acqua, matura in primavera e all’inizio dell’estate.
II nome botanico del crescione, Nasturtium officinale, deriva da “nas-tortium”, indicando cioè che il suo sapore può far torcere il naso a chi amai gusti tenui e delicati. Per questo non è consigliabile, destinandolo a un’insalata, consumarlo solo: conviene mescolarlo ad altri tipi di insalata verde poco saporiti, per esempio lattuga, a cui conferirà un certo aroma.
Innumerevoli sono le proprietà del crescione: ricco di fosforo, iodio, zolfo e sali di potassio, ha qualità antiscorbutiche, diuretiche, sudorifere, espettoranti e anche depurative.

Lo menta è una pianticella che fiorisce in estate negli orti, nei boschi o sulle rive dei fossati. Contiene particolari oli eterei sia nelle foglie sia nei petali dei fiori; a essi sono dovute le sue preziose qualità digestive, calmanti, diuretiche, antisettiche e perfino no vermifughe. fughe. Un’antica leggenda della mitologia greca narra che la pianticella sia frutto di una metamorfosi voluta dalla gelosia della potente Proserpina, dea degli inferi, la quale si era accorta della passione che aveva tolto la pace al marito Plutone, invaghitosi di una fanciulla di nome Mentha. Valendosi dei suoi poteri ultraterreni, Proserpina tramutò dunque la fanciulla in un piccolo vegetale, a cui diede un profumo capace di calmare i bollenti spiriti.

Per risvegliare l’appetito e facilitare lo digestione potrete bere, rispettivamente prima o dopo i pasti, un infuso di foglie di menta preparato lasciando macerare in una tazza di acqua bollente per 10 minuti circa 10 grammi di foglie di menta fresche (in inverno 5 grammi circa di foglie di menta essiccate). Questo infuso è ottimo anche per chi soffre di flatulenza: in questo caso, però, occorre aumentare lo dose delle foglie: circa 50 grammi, se fresche, e 30 grammi se essiccate.

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Ecco perchè l’aglio uccide dracula e le tossine nel tuo corpo

Da sempre i nonni lo usano come cura per l’influenza e per la cura del cuore, le sue proprietà infatti sono note da sempre ma solo oggi gli scienziati hanno finalmente capito cos’è che dona all’aglio le sue proprietà benefiche per il cuore.
La chiave è l’ allicina che si forma per il contatto tra alliina e alliinasi , contatto che porta alla formazione anche dei composti odorosi tipici dell’aglio.
Questi composti reagiscono con i globuli rossi, i quali, a loro volta, producono solfato di idrogeno, molecola in grado di dilatare i vasi sanguigni permettendo così al sangue di scorrere meglio.
La ricerca dell’ University of Alabama at Birmingham è stata pubblicata nei proceedings della National Academy of Sciences.
Come sempre i ricercatori non si sbilanciano e ci informano che l’aglio fa bene alla salute (nei paesi mediterranei l’incidenza di malattie coronariche è minore) ma che non ci sono ancora prove per usare l’aglio come medicina.
Le proprietà curative vengono alterate con la cottura, quindi il consiglio è di mangiare spicchi di aglio crudo, sempre con il permesso di che vi sta accanto…

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