Psiche e Soma

Ricette per una vita migliore!

Tag: erbe

La chitarra, i riflessi dei capelli e l’alitosi… usi curiosi delle erbe!

patata

Per la rubrica dal titolo “erbe non tutti sanno che…” in cui vi regalo qualche piccola informazione curiosa sulle erbe.

Vi piacciono i riflessi rossi nei capelli? Bollite 30 grammi di foglie di alloro fresco in un litro di acqua per 5 minuti, e usate il liquido ottenuto per sciacquarvi ripetutamente i capelli dopo averli lavati.

Se suonate la chitarra, saprete quanto dolgono i polpastrelli delle dita quando ancora non si è formato il “callo” basterà tuttavia strofinarli con una fetta di patata cruda prima di accingervi a fare i vostri esercizi, per irrobustirli e non sentire alcun disturbo.

La nonna dice che: per rendere gradevole l’alito pesante, un buon metodo è quello di masticare foglie di prezzemolo.

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Usi curiosi delle erbe.

cipolla

Per la rubrica dal titolo “erbe non tutti sanno che…” in cui vi regalo qualche piccola informazione curiosa sulle erbe.

La cipolla cruda serve ottimamente per pulire i coltelli arrugginiti; lavate poi normalmente con un buon detersivo per togliere ogni traccia di odore.

Se volete pulire a fondo l’interno di una caffettiera fatevi bollire un po’ d’acqua e un limone diviso a pezzi.

Le verruche si staccheranno da sole se vi appoggerete un fagiolo tagliato a metà (dalla parte del taglio) e lo lascerete “in loco” per mezza giornata, fissandolo con un cerotto.

Dopo una giornata di intenso lavoro giova bagnarsi in acqua non troppo calda fatta scendere nella vasca attraverso un sacchettino contenente origano e tiglio essiccati. Il sacchetto si lega intorno al rubinetto, così l’acqua, passando attraverso le erbe, porta con sé le sostanze benefiche in esse contenute.

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Vi presento due erbe: il Crescione e la Menta.

crescione

Il re di Francia Luigi IX il Santo, che guidò la sesta e lo settima crociata e morì in Tunisia nel 1270, vittima di una pestilenza, trovandosi un giorno a passare dalla località di Vernon, situata nel nord della Francia, chiese ristoro alla sua sete ardente. Non avendo o portato di mano né acqua né vino, un contadino gli offrì del crescione. Il re masticò le foglioline ricche di succhi amarognoli e la sua sete scomparve. Tanta fu la sua ammirazione per la preziosa pianticella, che volle che venisse effigiata sullo stemma della città a ricordare quell’episodio. Le proprietà dissetanti del crescione erano già note nell’antichità: sono infatti citate da Senofonte, lo storico greco, il quale ricorda come fosse abitudine dei cacciatori persiani di portare con sé pianticelle di crescione per dissetarsi durante le battute di caccia.
Il crescione, che vive in terreni umidi, solitamente lungo i corsi d’acqua, matura in primavera e all’inizio dell’estate.
II nome botanico del crescione, Nasturtium officinale, deriva da “nas-tortium”, indicando cioè che il suo sapore può far torcere il naso a chi amai gusti tenui e delicati. Per questo non è consigliabile, destinandolo a un’insalata, consumarlo solo: conviene mescolarlo ad altri tipi di insalata verde poco saporiti, per esempio lattuga, a cui conferirà un certo aroma.
Innumerevoli sono le proprietà del crescione: ricco di fosforo, iodio, zolfo e sali di potassio, ha qualità antiscorbutiche, diuretiche, sudorifere, espettoranti e anche depurative.

Lo menta è una pianticella che fiorisce in estate negli orti, nei boschi o sulle rive dei fossati. Contiene particolari oli eterei sia nelle foglie sia nei petali dei fiori; a essi sono dovute le sue preziose qualità digestive, calmanti, diuretiche, antisettiche e perfino no vermifughe. fughe. Un’antica leggenda della mitologia greca narra che la pianticella sia frutto di una metamorfosi voluta dalla gelosia della potente Proserpina, dea degli inferi, la quale si era accorta della passione che aveva tolto la pace al marito Plutone, invaghitosi di una fanciulla di nome Mentha. Valendosi dei suoi poteri ultraterreni, Proserpina tramutò dunque la fanciulla in un piccolo vegetale, a cui diede un profumo capace di calmare i bollenti spiriti.

Per risvegliare l’appetito e facilitare lo digestione potrete bere, rispettivamente prima o dopo i pasti, un infuso di foglie di menta preparato lasciando macerare in una tazza di acqua bollente per 10 minuti circa 10 grammi di foglie di menta fresche (in inverno 5 grammi circa di foglie di menta essiccate). Questo infuso è ottimo anche per chi soffre di flatulenza: in questo caso, però, occorre aumentare lo dose delle foglie: circa 50 grammi, se fresche, e 30 grammi se essiccate.

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La natura fa bene.

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Visto il successo del post di ieri vi propongo qualche altro rimedio naturale.

Pelle del corpo

In luogo dei sali per bagno profumati o dei bagno-schiuma, non sempre innocui, vi consiglio questi semplici preparati naturali, dai benefici e sicuri effetti:
– per rinfrescare e ammorbidire la pelle fate bollire gr 100 di foglie di menta in 2 litri di acqua; dopo un quarto d’ora filtrate e unite all’acqua del bagno;
– un bagno disintossicante si ottiene facendo sciogliere nell’acqua un kg di sale per cucina;
– per combattere la stanchezza usate un decotto filtrato di fiori di tiglio (gr 100 cotti per un quarto d’ora circa in 2 litri di acqua);
– con le stesse dosi e le stesse modalità precedenti potrete preparare un bagno rinfrescante e profumato usando foglie di lavanda, mentre le foglie del rosmarino tonificano e cancellano la stanchezza.

Geloni

Gli antiestetici e fastidiosi geloni scompaiono in breve se vengono strofinati con fettine di cipolla cruda o con spicchi di aglio tagliati a metà. Si fa l’applicazione la sera, si copre con un panno di lana, e la mattina successiva si lava, frizionando con un panno caldo. Insistete nella cura per almeno quattro giorni. Se non sopportate l’odore dell’aglio o della cipolla, servitevi per frizionare i geloni di un decotto ottenuto facendo bollire per 10 minuti in un quarto di litro di acqua un gambo di sedano con tutte le sue foglie, il tutto tritato finemente.

Calli

Per ammorbidire le callosità che si formano soprattutto nei piedi, solitamente a causa di calzature inadatte, fate dei pediluvi serali con un decotto filtrato di radici e foglie di malva, ottenuto facendo bollire gr 100 di prodotto in un litro di acqua per un quarto d’ora. Si lascia intiepidire prima dell’uso. I calli si eliminano, poi, soffregandoli delicatamente con pietra pomice.

Pelle del viso

Per concludere, dulcis in fundo, ho riservato l’argomento ritenuto solitamente più importante, il viso, al quale si dedicano le cure maggiori, perché è questa parte del corpo che più delle altre rivela i segni dell’età e tende a invecchiare prima.
Contro l’acne e le imperfezioni della pelle, fate frequenti maschere, nella stagione giusta, con polpa di fichi freschi schiacciati. Tenete sulla pelle 15 minuti, stando distese e rilassate, poi sciacquate con acqua tiepida. Potrete anche tamponare il viso con succo fresco di limone, altamente astringente e disinfettante.
Per attenuare gli arrossamenti, grattugiate delle carote fresche e applicate la polpa sulla pelle, con le stesse modalità precedenti.
Un ottimo liquido detergente si ottiene facendo bollire in un quarto di litro, di acqua, per 10 minuti circa, 10 gr di foglie fresche di salvia.
Dopo aver pulito la pelle, servendovi di cotone idrofilo, potrete applicarvi una maschera rinfrescante e chiarificante, che completerà la pulizia: la preparerete sbattendo a neve un albume d’uovo a cui aggiungerete due grandi foglie di lattuga fresca lavate, asciugate e tritate finemente; lasciate sul viso per almeno mezz’ora, e sciacquate poi con acqua tiepida.
In alternativa potrete anche usare una semplice crema al limone: basterà mescolare succo di limone e glicerina, emulsionando bene.
Per ridare sollievo a una pelle screpolata, fare impacchi con un decotto ottenuto facendo bollire per dieci minuti gr 30 di foglie fresche di basilico in gr 200 di acqua. Filtrate e lasciate intiepidire prima dell’uso. Oppure centrifugate delle foglie di lattuga e applicate il succo ottenuto sulla pelle: combatte anche gli arrossamenti.
Un difetto assai diffuso è l’eccesso di untuosità della pelle: come astringente andrà bene il succo di cetriolo o di arancia, oppure il decotto di timo, ottenuto facendo bollire per un quarto d’ora gr 30 di rametti e foglie in poco più di un quarto di litro d’acqua. Se invece avete la pelle secca, niente di meglio della polpa di una mela grattugiata mescolata a mezzo cucchiaio di polvere di caolino, che si acquista nei colorifici. Lasciate diventare ben secco il composto sulla pelle, poi toglietelo con acqua tiepida.
E per finire poteva mancare una crema contro le rughe? Risultati insperati si ottengono facendo applicazioni, sulle parti colpite, con fettine di cetriolo o di patata poste tra due garze, che si lasceranno “in loco” per circa 15 minuti al giorno. Ma il rimedio più sicuro è la crema al miele, ottenuta impastando un cucchiaio di miele vergine con tre cucchiai di succo di limone e un cucchiaio di acqua.
Insistete con costanza, e anche se non otterrete veri e propri miracoli, ricordate che la speranza e l’illusione, infondendo fiducia e ottimismo, sono già di per sé la miglior cura di bellezza.

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La natura è fonte di salute e bellezza!

natura

Fin dai tempi più remoti, gli uomini hanno sempre rivolto la loro attenzione alla natura per trovare in essa le sostanze atte ad alleviare le loro sofferenze, o per cercare i rimedi capaci di rendere meno gravi gli inevitabili malanni dell’esistenza. E la natura, generosa, rispose in ogni occasione alle richieste degli uomini: offrì tinture per ridare colore ai capelli, unguenti per ammorbidire la pelle e cancellare da essa le tracce degli anni, ma soprattutto li curò “di dentro” con le mille sostanze contenute nei suoi prodotti, che a poco a poco gli uomini impararono a individuare, sia pure empiricamente, basandosi sull’osservazione e sull’esperienza. Fino agli inizi del nostro secolo i rimedi naturali furono gli unici a essere conosciuti, finché la scienza moderna ottenne i medicinali per sintesi chimica.
Eppure, nonostante i progressi della scienza, spesso moltissime sostanze naturali entrano a far parte dei più attuali medicamenti, e alcune di esse sono giudicate insostituibili. Non bisogna infatti dimenticare che le sostanze naturali sono assai più simili a noi di quanto non accada per i composti chimici, e per questa ragione risultano più facilmente assimilabili; inoltre è difficile che abbiano effetti collaterali dannosi. Da più parti si è notato in questi ultimi anni un ritorno allo studio dei rimedi vegetali, inteso non come un rifiuto dei progressi ottenuti dalla scienza medico-farmaceutica, ma come un’analisi più approfondita che, giovandosi degli innumerevoli moderni mezzi di ricerca potrà svelare nuove proprietà ancora sconosciute delle nostre amiche piante.

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Antibiotici? Eccone qualcuno naturale!

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Esistono diverse erbe naturali usate come antibiotici che è bene conoscere e cercare di averne un po’ a disposizione per poterle prendere regolarmente. Queste erbe sono utili per diversi tipi di infezioni o disturbi, sono decisamente economiche e possono essere conservate in un luogo fresco e asciutto per circa un anno. Sono efficacissime come prevenzione e per bloccare le infezioni sul nascere; come sempre il consiglio è quello di rivogersi all’erborista di fiducia e al proprio medico di famiglia.

Aglio

L’aglio è un potente antibiotico naturale facilmente reperibile nella dispensa della cucina. L’aglio contiene una componente naturale conosciuta come Allicina potente quanto la penicillina.
L’aglio è ottimo per combattere infezioni sia interne sia esterne. Può essere usato sia per combattere infezioni batteriche all’interno del vostro corpo come ad esempio infezioni alla gola, oppure all’orecchio, anche dei reni.
L’aglio può essere usato anche per curare il corpo dall’ esterno, ha ottimi risultati nel combattere le infezioni date dai funghi, infezioni vaginali e risulta efficace contro lo stafilococco e altri batteri.

Echinacea

Quest’erba è un altro eccellente antibiotico, particolarmente adatto per la cura di infezioni e problemi ghiandolari. L’echinacea è molto spesso usata per curare problemi alle orecchie e infezioni alla gola. Quest’erba è anche molto conosciuta perchè previene raffreddori e cura i vari sintomi influenzali.
L’Echinacea è anche conosciuta come erba con proprietà antisettiche, infatti viene assunta sotto forma di infuso oppure è impiegata per lavande sterilizzate.

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