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Tag: effetti collaterali

Benefici effetti collaterali!

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Emicranie, vertigini, battito cardiaco irregolare e diarrea: nuove scoperte suggeriscono che questi effetti indesiderati dei farmaci ci potrebbero essere d’aiuto.
Ricercatori tedeschi che hanno pubblicato le loro ricerche sulla rivista” Science”, hanno affermato che sono il risultato dell’analisi sistematica degli effetti collaterali di 746 farmaci. Effetti collaterali molto simili potrebbero indicare la presenza di azioni molecolari simili; in alcuni farmaci simili scoperte erano già venute alla luce, ma nuovi medicinali hanno riservato interessanti sorprese.
Tra questi ricordiamo il Donazepil, farmaco per la cura dell’Alzehimer che causa effetti collaterali che coincidono con l’antidepressivo Venlafaxine, suggerendo così che il donezepil in futuro potrebbe avere un effetto terapeutico anche per la depressione. Un farmaco assunto dai malati di osteoporosi il Reloxifene potrebbe apportare effetti benefici anche a chi assume il Tegaserod, prescritto a chi ha problemi all’intestino.

I risultati finora riscontrati fanno ben sperare per interessanti scoperte, tuttavia è importante sottolineare che queste scoperte riguardano soltanto i ricercatori. Nessuno deve usare farmaci in maniera inappropriata e soprattutto senza la supervisione di un medico. E’ bene incoraggiare questo genere di studi poiché questo nuovo approccio fa sperare in tempi più brevi per la scoperta di nuovi farmaci. In bocca al lupo ai ricercatori!

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Dedicato a voi…

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A te che quando hai un figlio/a amico/a parente che ha un po’ di ansia e che non riesce a prendere bene sonno gli dici: “Prendi qualche goccia del mio ansiolitico preferito e vedrai che passa tutto!”.
A te farmacista che vedi un ragazzino comprare due/tre volte a settimana la sua confezione di ansiolitci e anzichè chiedergli spiegazioni gliela vendi, felice di intascarti qualche euro in più (perchè tu ne guadagni pochi e c’è la crisi…).
A te medico di famiglia che di fronte ad un adolescente che ha paura ad affrontare un’interrogazione gli dici: “Prenditi qualche goccia di ansiolitico e vedrai che prenderai 9!”
Ecco a voi mi rivolgo e dico: “Ma perchè cavolo non ti vi fate i caz fatti vostri??”

A parte gli effetti collaterali questi farmaci danno una dipendenza persino più pesante dell’eroina! Ma è così difficile suggerire un rimedio naturale o un po’ di psicoterapia ? Mah…

Giusto per chiarire: non sono contrario all’uso di questi farmaci ma vorrei sottolineare che solo il medico dovrebbe prescriverli e dovrebbe anche indicare al paziente un piano terapeutico con le dosi e la durata di assunzione del farmaco.

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Come vengono decise le date di scadenza dei farmaci?

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Qualche decennio fa, non c’erano le farmacie come noi le conosciamo, in cui i medicinali sono già preparati dale industrie farmaceutiche, ma i farmacisti preparavano i vari rimedi miscelando le varie sostanze secondo le prescrizioni dei medici, e le vendevano sia in forma liquida, sia sotto forma di polveri. A volte l’assistente del medico era solito miscelare lui stesso i vari componenti delle ricette.
Questo tipo di farmaci non avevano un’etichetta che rendesse evidente quale fosse la data di scadenza, perchè i pazienti utilizzavano le medicine da loro prescritte in poco tempo.

In seguito le industrie farmaceutiche hanno iniziato a preparare e a vendere gli stessi composti farmaceutici in forma di compresse o capsule. E si è smesso di preparare i farmaci direttamente nelle farmacie. Con questi presupposti nessuno poteva più avere la certezza che i medicinali fossero consumati in pochi giorni dalla loro produzione. Se i farmaci rimangono inutilizzati per un periodo di tempo troppo lungo, questo può alterare le proprietà degli ingredienti con cui sono composti, specialmente se sono conservati in ambienti non adatti, troppo caldi o troppo umidi.
Anche l’efficacia del medicinale può essere compromessa, per cui diventa essenziale indicare la data di scadenza sulla confezione del farmaco.

Il miglior metodo per determinare la data di scadenza di un medicinale è quello di conservare il farmaco per un lungo peridoo in una stanza ad una temperatura normale, e verificarne l’efficacia. Le industrie farmaceutiche però evitano questo metodo che richiede tropo tempo. Invece di solito utilizzano quattro campioni di farmaco a quattro temperature differenti per un periodo prederminato di tempo, e ne misurano l’efficacia del principio attivo dopo tale trattamento. Misurano la perdita di efficacia dei campioni e determinano la data di scadenza basata sulla perdita media di efficacia.

Come sempre, era meglio il metodo dei nostri nonni…

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Effetti collaterali dei cibi.

Quando vi viene voglia di mangiare qualcosa a cosa pensate? Io penso prima di tutto al sapore e poi alla quantità, alle calorie, ai grassi e pian piano faccio una scelta figlia di tutte queste variabili.
La possibilità di ingrassare però è di solito l’unico effetto secondario dei cibi a cui pensiamo; gli effetti collaterali infatti di solito li attribuiamo ai farmaci o a procedure mediche e non certo ai cibi. Ma questo è un errore poiché il cibo può dare effetti collaterali, alcuni seri altri fastidiosi e infine alcuni imbarazzantiEcco quindi una lista dei comuni effetti collaterali causati da alcuni alimenti:

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