Secondo Barb Hoebel del Princeton Neuroscience Institute il saccarosio (detto anche zucchero…) scatena sintomi di astinenza, aumenta la voglia di mangiarne sempre di più e nel cervello provoca cambiamenti neurochimici del tutto simili a quelli causati da droghe come la cocaina. Lo studio, che sarà pubblicato sul Journal of Nutrition, potrebbe aprire la strada a nuove ricerche su disturbi alimentari come la bulimia.
L’esperimento
Gli esperti di Princeton hanno osservato i comportamenti di topolini a cui per molto tempo sono state somministrate soluzioni zuccherine. Quando il dolce alimento è stato tolto loro le cavie hanno manifestato dei veri e propri sintomi di astinenza come animali cocainomani. A ciò ha corrisposto nel cervello uno stato neurochimico di dipendenza: aumento della dopamina, il neurotrasmettitore delle dipendenze, al momento dell’assunzione di zucchero, la sua diminuzione in condizioni di astinenza.
Considerazioni
Qeuste sono notizie che mi fanno venir voglia di chiamare il Grande Capo Estiquatsi… Vabbè a parte che si dice in giro che questa sia una buona scusa per gli amanti dei dolci e che potrebbero spendere meglio i soldi per la ricerca (che poi sembra non ci siano mai e poi escono 5 di ste ricerche al giorno…) io credo che (no, non ce la faccio, aggiungi tu il testo nei commenti per favore. Io vado a mangiarmi un dolcetto.)