Psiche e Soma

Ricette per una vita migliore!

Tag: droga

Zucchero e cocaina…

zucchero

Secondo Barb Hoebel del Princeton Neuroscience Institute il saccarosio (detto anche zucchero…) scatena sintomi di astinenza, aumenta la voglia di mangiarne sempre di più e nel cervello provoca cambiamenti neurochimici del tutto simili a quelli causati da droghe come la cocaina. Lo studio, che sarà pubblicato sul Journal of Nutrition, potrebbe aprire la strada a nuove ricerche su disturbi alimentari come la bulimia.

L’esperimento

Gli esperti di Princeton hanno osservato i comportamenti di topolini a cui per molto tempo sono state somministrate soluzioni zuccherine. Quando il dolce alimento è stato tolto loro le cavie hanno manifestato dei veri e propri sintomi di astinenza come animali cocainomani. A ciò ha corrisposto nel cervello uno stato neurochimico di dipendenza: aumento della dopamina, il neurotrasmettitore delle dipendenze, al momento dell’assunzione di zucchero, la sua diminuzione in condizioni di astinenza.

Considerazioni

Qeuste sono notizie che mi fanno venir voglia di chiamare il Grande Capo Estiquatsi… Vabbè a parte che si dice in giro che questa sia una buona scusa per gli amanti dei dolci e che potrebbero spendere meglio i soldi per la ricerca (che poi sembra non ci siano mai e poi escono 5 di ste ricerche al giorno…) io credo che (no, non ce la faccio, aggiungi tu il testo nei commenti per favore. Io vado a mangiarmi un dolcetto.)

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Il tuo spacciatore preferito? E’ il tuo corpo!

spacciatore

La scena: stai guidando nella tua Volkswagen in un freddo giorno d’autunno, guardi verso il finestrino per ammirare il fogliame colorato quando dal nulla un ragazzino al volante punta dritto alla tua macchina. Sterzi immediatamente verso il guardrail, giusto in tempo per evitare il disastro.
Puoi sentire il tuo cuore che batte all’impazzata nel tuo petto. Ogni cosa appare al rallentatore, quello che vedi sembra rimpicciolito. Il tuo naso prima completamente chiuso ora è libero. La tua tendinite ormai cronica al gomito sembra essere temporaneamente scomparsa.Quello che ti è accaduto è che il tuo corpo ti ha appena somministrato una massiccia dose di epinefrina…

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Endorfine: la droga del corpo.

agopuntura

In questo momento stai mangiando del cioccolato? Hai appena finito appena l’ allenamento mattutino o la camminata serale? Se la risposta è si, il vostro corpo in questo momento sta producendo i propri oppiodi o molecole simili alla morfina. Questi oppioidi sono denominati endorfine e sono responsabili dell’ attivazione di moltissimi processi corporei che, a loro volta, alleviano il dolore e milgiorano l’umore.
Che cosa sono endorfine e come funzionano? Ecco qua le risposte.

I quattro tipi principali di endorfine

La parola “endorfina” significa “la morfina nel corpo” (endo =“all’interno del corpo” orfina = ” morfina”). Le endorfine sono proteine prodotte dalla ghiandola pituitaria e dall’ipotalamo. Le endorfine si legano ai recettori oppioidi delle cellule cerebrali, specialmente nel talamo e nel sistema limbico, inibendo la trasmissione nocicettiva periferica (il dolore) al sistema nervoso centrale e influenzando l’emotività e il comportamento. Le endorfine sono stati scoperte all’interno del corpo e sono state chiamate così nel 1975.
Ce ne sono circa venti tipi e sono divise in quattro gruppi:

  1. alfa-endorfine
  2. beta-endorfine
  3. gamma-endorfine
  4. sigma-endorfine

Come produrre un po’ di endorfine

Questi prodotti chimici nel nostro corpo fanno cose stupefacenti per aiutarci ad affrontare la vita di tutti i giorni. Le endorfine moderano l’appetito, liberano gli ormoni sessuali, fanno diminuire lo stress, danno euforia o felicità e fanno diminuire i livelli di dolore.
Ecco alcune attività che aumentano il rilascio di endorfine all’interno del corpo:

  • agopuntura
  • massaggio
  • meditazione
  • sesso
  • dolore
  • esercizio fisico
  • stress

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L’uso prolungato della cannabis fa dimagrire il cervello…

cannabis

Un gruppo di ricercatori australiani ha dichiarato che un uso prolungato della marijuana potrebbe causare un restringimento di due aree del cervello.
Le risonanze magnetiche hanno infatti mostrato che l’ippocampo ed il amigdala erano più piccoli in coloro che erano consumatori abituali rispetto a chi non ne aveva mai fatto uso. Gli uomini avevano fumato giornalmente almeno cinque spinelli per 20 anni. L’ippocampo regola la memoria e l’emozione, mentre il amigdala svolge un ruolo critico nella gestione dell’aggressività e della paura.
Lo studio, pubblicato sull’ American Medical Association’s journal Archives of General Psychiatry, inoltre ha evidenziato che i consumatori cronici hanno anche ottenuto punteggi più bassi rispetto ai non fumatori in un esercizio di apprendimento verbale ovvero il ricordare una lista di 15 parole. I fumatori hanno mostrato alcuni sintomi di disordini psicotici , troppo leggeri però per fare una qualsiasi diagnosi di disturbo psicotico. Murat Yucel del centro di ricerca di ORYGEN e dell’Università di Melbourne, che ha condotto lo studio, ha dichiarato: “Questi risultati sfidano la percezione diffusa che la canapa non ha alcun effetto nocivo sul cervello e sul comportamento. Come con la maggior parte delle cose, alcune persone avvertiranno i maggiori problemi connessi con uso della canapa rispetto ad altre ma i nostri risultati suggeriscono che, di fronte ad un uso pesante e prolungato di cannabis, tutti siano vulnerabili ai cambiamenti potenziali nel cervello, ad alcuni problemi di memoria e ai sintomi psichiatrici”
Nello studio, fra i 15 fumatori cronici di marijuana, il volume dell’ippocampo era 12 per cento inferiore ed il volume del amigdala era 7 per cento inferiore rispetto ai 16 uomini che non avevano mai fumato marijuana.

“Fumato” per 20 anni

Mentre circa la metà dei fumatori cronici di marijuana ha mostrato alcune forme di paranoia e di ritiro sociale, soltanto uno dei non fumatori ha mostrato tali sintomi. I fumatori, 40 anni di età media, hanno dichiarato di aver usato poche volte (meno di dieci) altre droghe illegali.
Un gruppo degli Stati Uniti, che sostiene le vendite e la legalizzazione della marijuana, ha contestato i risultati, specialmente perché sono state basate su uomini che erano consumatori cronici di forti quantità di marijuana.
Bruce Mirken portavoce del Marijuana Policy Project ha infatti dichiarato:” Questo studio non dice niente circa gli utenti moderati o occasionali, che sono la vasta maggioranza.”

Yucel ha infine detto che i ricercatori hanno cominciato una nuova ricerca sugli effetti a breve e a lungo termine dell’uso sia moderato che pesante di cannabis.

Fonte: Reuters.com

Le migliori news scientifiche della settimana scelte per voi e commentate da Prokofiev. #6

Ringrazio Prokofiev per le sue segnalazioni e per i suoi preziosi commenti.

La vita è l’unica droga di cui non posso fare a meno – Lo scarabocchio che graffia

Non potevo non segnalare questa bellissima iniziativa nata dall’idea di alcuni blogger, particolarmente sensibili a questa tematica. Non posso che condividere alcune parole che ho letto. Cosa c’è di piu’ bello ed inebriante che respirare l’aria pulita in una bella radura, in un bosco, l’odore della nostra campagna, dei profumi della nostra cucina , antica di secoli. Continuate così, e grazie.La vita è l’unica droga
Mi è sembrato giusto segnalare questa importante esperienza di Lisa, perché dimostra quanto sia importante l’impegno di ognuno di noi nel quotidiano per fronteggiare questa piaga che distrugge tanti giovani. Grazie anche a te Lisa.

Il miele batte i farmaci per la tosse
Questa notizia, apparentemente semplice, riveste a mio avviso un particolare significato in un’epoca in cui ci imbottiamo di farmaci anche per un banale raffreddore. I farmaci sono costosi e potenzialmente lesivi , soprattutto se assunti in grande quantità ed a sproposito. Cio’ non significa che non siano necessari in molte situazioni, e vanno sempre prescritti dal sanitario.

Effetti collaterali dei cibi
Ho scelto questo post dell’amico Daniele perché riguarda un argomento a me molto caro: la giusta alimentazione. Lo stile di vita , e quindi una adeguata alimentazione è fondamentale per ridurre i fattori di rischio per malattie cerebrovascolari e le neoplasie, visto la stretta correlazione con alcune patologie. E’ bene inoltre sapere che alcuni cibi possono causare anche intolleranze ed allergie.

Diabete epidemia del terzo millennio
Questa patologia sta assumendo ormai i carattere di una vera e propria pandemia, non solo appannaggio dei paesi industrializzati, ma anche dei paesi in via di sviluppo. Occorre subito una educazione alimentare e culturale , soprattutto nei genitori , ancor prima che nei bambini, che assumono quantità eccessive di grassi e carboidrati .

Facce da Metanfetamina 2.0!


Non pensavo di avere un effetto così incisivo quando ho deciso di pubblicare il post: facce da metanfetamina. Ne è nata, qui e su oknotizie, una discussione molto lunga e, in qualche caso, dai toni accesi.

Ma questo è il bello del web e mi piace cogliere i frutti di questa discussione e organizzarli in questo post in stile 2.0.
La discussione si è incentrata su vari punti che adesso analizzeremo insieme e che ci condurranno per mano alla fine di questo post e all’inizio di una nuova iniziativa.
1. E’ giusto parlare di droga su internet? Si! Chiaramente c’è modo e modo; il primo post era abbastanza sensazionale ma serviva a richiamare la vostra attenzione (70 commenti e 250 voti mi sembrano un ottimo risultato); adesso è il caso di parlarne in modo concreto iniziando con questo post e soprattutto con il finale di questo post (che ancora non vi anticipo).

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Facce da Metanfetamina.

La Metanfetamina (detta anche Ice o Speed) è una droga da sempre molto diffusa negli States ed il suo uso è in continuo aumento anche da noi.
In questo sito hanno pubblicato foto di alcune persone prima e dopo l’uso di questa droga. Ci sono casi in cui le immagini servono a spaventare inutilmente e casi, come questo, in cui servono a prendere visione della realtà.

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