Dopo avervi invitato a fare il test per scoprire quale tipo di pelle avete oggi vedremo quali sono le caratteristiche dei vari tipi di pelle.
La pelle normale
È un tipo di pelle piuttosto raro, reperibile solo nell’infanzia e nella prima giovinezza; la pelle non è stata ancora attaccata da fattori esterni o da incidenze di ordine interno, tutte le funzioni biologiche sono normali; il colorito è omogeneo; la pelle si presenta con un aspetto fresco, piacevole al tatto, quasi turgida, non si notano rughe superficiali, è liscia e luminosa. I pori sono molto ristretti, quasi invisibili; sul naso e sul mento compaiono a volte alcuni comedoni; l’idratazione e lo stato di tensione della pelle sono equilibrati; le guance sono ben irrorate, leggermente rosate e senza capillari dilatati (couperose).
Se durante il ciclo mestruale o in coincidenza dell’ovulazione compaiono foruncoli nel terzo inferiore del viso, si tratta di una normale manifestazione ormonale; le impurità scompaiono presto e non necessitano di alcuna cura particolare.
E soprattutto ciò che garantisce alla pelle normale di apparire liscia, soda e vellutata è determinato dal funzionamento equilibrato delle ghiandole sebacee e sudoripare: infatti il film lipidico-proteico superficiale e l’idratazione sono in armonico equilibrio.
Il film lipidico-proteico superficiale è una pellicola acida protettiva che ricopre completamente la cute. Deriva dal secreto delle ghiandole cutanee (sebo e sudore) a cui si aggiungono detriti cellulari provenienti dalla desquamazione dello strato corneo. Il film si rinnova continuamente ed è costituito da una parte idrosolubile e da una frazione liposolubile. La prima è formata da elementi inorganici sodio, potassio, calcio e da elementi organici: acidi (lattico soprattutto), urea, aminoacidi. La percentuale di questi elementi varia a seconda dell’età del soggetto e del distretto cutaneo interessato. La parte liposolubile è invece rappresentata per il 60% da gliceridi e acidi grassi e per il rimanente da squalene e cere.
L’idratazione assicura l’elasticità e la flessibilità della cute. La pelle umana ha un contenuto medio di acqua del 70%: è maggiore negli strati più profondi e tende progressivamente a decrescere verso la superficie per il normale processo di cheratinizzazione. Questo fenomeno di disidratazione naturale è fisiologico: l’acqua persa per evaporazione viene rimpiazzata da una pari quantità proveniente dall’ambiente interno. Nello strato corneo, l’acqua viene trattenuta dalla presenza, tra le diverse lamelle, di sostanze per lo più proteiche denominate fattori di idratandone naturale. I principali componenti di questi fattori sono l’acido piroglutammico, il lattato sodico e numerosi aminoacidi. Queste sostanze idrosolubili sono protette da un materiale lipidico: si crea cosi un sistema di membrane impermeabili che permette alle sostanze idrosolubili di captare l’acqua per osmosi, e impedisce che sostanze stesse si sciolgano o fuoriescano quando lo strato corneo è immerso nell’acqua.
Modificazioni stabili della composizione dei film lipidicoproteico o dello strato di idratazione condizionano i diversi tipi di pelle. Spesso alla base del fenomeno stanno fattori genetici predisponenti; altre volte invece agiscono farmaci, diete alimentari, stress, sostanze collegate all’ambiente di lavoro o alla città in cui si vive. Le più frequenti modificazioni cutanee sono la pelle secca e la pelle grassa. La prima condizione è dovuta sia ad una riduzione della percentuale di acqua (disidratazione) sia ad una diminuzione della quantità di sebo prodotta (alipia).
La pelle grassa è dovuta ad un aumento, e a volte anche ad una modificazione qualitativa, del sebo secreto dalle ghiandole sebacee.
In conclusione la cute normale è un tipo di pelle abbastanza difficile da incontrare; inoltre, con l’invecchiamento, tende ad andare incontro a secchezza e disidratazione.