Psiche e Soma

Ricette per una vita migliore!

Tag: batteri

Una comunicazione efficace diminuisce l’abuso di antibiotici.

antibiotici

L’impiego inappropriato di antibiotici nel mondo sta facendo aumentare la spesa medica e di conseguenza il debito, questo si collega ad incertezze diagnostiche e ad eccessive aspettative da parte dei pazienti. Una delle ragioni più comuni di assunzione di antibiotico nelle nazioni industrializzate è legato alle infezioni all’apparato respiratorio e sfortunatamente tali infezioni molto spesso non rispondono agli antibiotici. L’uso inappropriato di tali farmaci accresce i costi delle cure mediche, accresce il rischio degli effetti indesiderati e l’interazione con altri farmaci, e – soprattutto – aumenta il rischio per lo sviluppo di una antibiotico-resistenza.

Negli ultimi anni, molte agenzie della sanità e organizzazioni hanno promosso delle campagne d’informazione per ridurre il consumo di antibiotici inutili. Questi programmi includevano un addestramento nella prescrizione di questi farmaci e prove diagnostiche supplementari sui pazienti. Tuttavia si è potuto riscontrare una riduzione in pochi casi. Un nuovo studio apparso sul British Medical Journal ha valutato un altro metodo per la promozione di un consumo giudizioso dell’antibiotico, lo studio afferma che il metodo più efficace consiste in test diagnostici rigorosi e nell’intensificare la comunicazione medico paziente.

Lo studio della rivista ha valutato i casi di 413 pazienti con infezioni dell’apparato respiratorio ritenuti casi sospetti da 40 medici di base dell’Olanda. I dottori hanno usato il test della proteina C reattiva e hanno informato bene il paziente, si sono avvalsi di entrambe le tecniche o in alcuni casi hanno usato o una o l’altra. Questo approccio diagnostico centrato sul paziente è simile ad altri studi intrapresi e si è osservato che gli antibiotici venivano prescritti in maniera significativamente inferiore nel gruppo in cui veniva effettuato il test della proteina C reattiva rispetto al gruppo in cui questo test non veniva praticato ( 31% contro 53% ). Analogamente gli antibiotici venivano prescritti in maniera significativamente inferiore nel gruppo in cui vi era un’informazione più avanzata (27 %) rispetto al gruppo informato in maniera tradizionale ( 54%). Quelli che hanno impiegato in combinazione il test della proteina C reattiva e un’informazione più avanzata hanno prescritto gli antibiotici in numero sensibilmente inferiori. Queste differenti situazioni non hanno arrecato alcun disagio ai pazienti e nessuno ha lamentato carenze nei sistemi di cura.

Un impiego rigoroso e corretto degli antibiotici è assolutamente vitale per una riduzione del pericolo globale della resistenza agli antibiotici. Le richieste dei pazienti associata alla mancanza di informazioni e di educazione per una corretta prescrizione contribuiscono ad un abuso e ad un utilizzo improprio degli antibiotici. Questo studio è soltanto uno di una lunga serie di lavori in cui si promuove un approccio incentrato sul paziente, il quale include l’educazione e la comunicazione come fattori importanti nella riduzione del consumo inappropriato di antibiotici.

Sebbene la maggior parte degli operatori sanitari riconosce l’importanza di un utilizzo corretto degli antibiotici, tuttavia non sembra che ritengano questo un problema che li riguardi, infatti non hanno modificato le loro abitudini nella pratica delle prescrizioni nonostante la crescente resistenza agli antibiotici. Mentre gli autori dei questo studio stanno svolgendo una sensibilizzazione di un uso consapevole dei farmaci e soprattutto emerge il bisogno di mantenere un’attenzione costante in una sempre maggiore comunicazione medico paziente.

firma.png

I posti più infetti della Terra!

muro-gomme

Mai come questa estate le persone hanno avuto paura di contagiarsi. La “suina” ha spaventato (finora senza alcun motivo reale) milioni di persone, facendo consumare ettolitri di acqua per lavarsi le mani.

Restando nel tema contagio su TripAdvisor hanno stilato una lista delle attrazioni turistiche più ricche di batteri.

1. La Blarney Stone in Irlanda dove più di 400.000 bocche di tutte il mondo toccano la pietra almeno una volta all’anno perchè la leggenda vuole che se baci la pietra ricevi il dono dell’eloquenza o dell’adulazione (si narra che Emilio Fede stia per comprare casa a Blarney).

2. Il muro delle gomme a Seattle (vd immagine del post) dove, sin dal 1990, le persone hanno “depositato” le loro gomme da masticare usate mentre aspettavano di entrare al Market Theater.

3. La tomba di Oscar Wilde a Parigi che ha un meraviglioso arcobaleno formato dai colori di centinaia di segni di rossetto.

4. Piazza San Marco a Venezia. E’ piena zeppa di piccioni, spesso toccati e accarezzati dai turisti.

5. Lo spiazzo antistante il Grauman’s Chinese Theater di Holliwood dove le persone poggiano le mani sulle impronte lasciate dalle loro star preferite.

Buon viaggio e lavatevi bene le mani!

firma.png

Trucchetto alla MacGyver: metti la spugna nel microonde!

microonde

Secondo il sito LiveScience, uno studio pubblicato sul Journal of Environmental Health ha rivelato che il modo più rapido per ripulire le spugne da tutti i batteri è quello di fagli fare un giretto nel vostro forno a microonde.

Mettete la spugna e accendete il forno alla potenza massima per due minuti. In questo modo ucciderete circa il 99 per cento dei virus e dei batteri che vivono all’interno di quel piccolo ricettacolo di malattie.
Post semplice ma efficace, nevvero?

firma.png

Dove si annidiano i batteri?

germi

Questa lista proviene dalle statistiche pubblicate dal Center for Disease Control. Per compilare la lista, i ricercatori hanno visitato 35 case degli Stati Uniti, usando tamponi per la ricerca di batteri in 32 punti diversi della casa. Una volta che l’avrai letta mi sa che ti verrà voglia di pulire casa.

Appello a tutti i rupofobici all’ascolto: non leggete questo post!

1-10

1. Wc: 3.2 milioni batteri/2,5 cm quadrati
2. Scarico del lavello della cucina: 567.845 batteri/2,5 cm quadrati
3. Spugna o panno per asciugare: 134.630 batteri/2,5 cm quadrati
4. Vasca da bagno, vicino allo scarico: 119.468 batteri/2,5 cm quadrati
5. Lavandino della cucina, vicino allo scarico: 17.964 batteri/2,5 cm quadrati
6. Maniglia del rubinetto della cucina: 13.227 batteri/2,5 cm quadrati
7. Maniglia del rubinetto del bagno: 6.267 batteri/2,5 cm quadrati
8. Lavandino del bagno, vicino allo scarico: 2.733 batteri/2,5 cm quadrati
9. Ciotola del cane/gatto, orlo interno: 2.110 batteri/2,5 cm quadrati
10. Pavimento della cucina, davanti al lavandino: 830 batteri/2,5 cm quadrati

Read More

Il forno a microonde non uccide i batteri!

microonde

Molte persone sono convinte che riscaldare il cibo con il forno a microonde sia un modo sicuro di cucinare.
Contrariamente a quanto fanno i forni tradizionali il microonde riscalda i cibi dall’esterno verso l’interno, e non viceversa. Questa modalità di riscaldamento spesso lascia gli alimenti con delle parti ancora fredde, questi punti costituiscono un buona sacca per i batteri. Alcuni studi hanno individuato un collegamento tra questo fenomeno e alcune intossicazioni alimentari.
Un’indagine realizzata dai ricercatori del Centers for Disease Control pubblicata dall’American Journal of Epidemiology, considera un caso di salmonella verificatosi dopo un picnic dove era stato consumato del maiale riscaldato. Su 30 persone analizzate, le 10 che avevano adoperato il microonde accusavano disturbi, al contrario dei venti che avevano usato strumenti di cottura tradizionali.

Read More

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén