I ricercatori della Auburn University hanno riscontrato che indossare l’infradito altera il normale modo di camminare, con conseguenti problemi alla pianta dei piedi, ai talloni e alle caviglie. Questi risultati sono stati presentati all’annuale convegno tenuto dall’ American College of Sports Medicine di Indianapolis.
Usarle uno volta ogni tanto non crea problemi ma ormai l’uso delle infradito sta diventando un’ abitudine regolare, sono diventati un “must” e hanno sensibilmente scalzato l’uso di sandali più robusti sia per il giorno che per la sera.
L’equipe di Auburn ha osservato 39 volontari che indossavano abitualmente infradito e hanno riscontrato che i piedi hanno le punte tese per trattenere le scarpe mentre il tallone rimane sollevato verso l’alto. Questo movimento stira la fascia plantare, il tessuto connettivo che va dal tallone alla punta dei piedi, che quindi si infiamma, diventa dolorante e rende i piedi stanchi.
Questi sintomi erano in genere riportati in autunno dai volontari che avevano indossato le infradito per tutta l’estate.
I ricercatori hanno anche riscontrato che alcuni volontari avevano modificato la loro andatura, mantenendo un passo più corto e che alcuni di loro erano andati incontro a frequenti distorsioni. I ricercatori hanno sottolineato che questi elementi potevano causare problemi a lungo termine alle anche e alle caviglie.
I sandali con una cinghia sul tallone sono la scelta più sana perché non bisogna stringere le dita dei piedi per ancorare la scarpa alla pianta del piede. Questo tipo di sandali poi hanno un miglior plantare che invece è generalmente piatto nelle infradito.
In generale consiglio di evitare le infradito di gomma (meglio quelle di cuoio o fatte con materiali naturali) e di scegliere delle infradito con un plantare che non sia semplicemente piatto.
Grissino
Un paio di Crocs no, eh?