Ecco il quarto ed ultimo articolo su quest’organo a dir poco fondamentale. Sarà possibile leggerli tutti cercandoli nella categoria Salute del Cervello.
Per i neuroni il pericolo viene dai radicali liberi, cioè molecole che si formano durante il metabolismo dell’ossigeno, e che col tempo possono danneggiare la membrana cellulare, rendendo il neurone più sensibile agli stimoli esterni, e alterandone la capacità di risposta elettrica. Inoltre i radicali liberi incidono sulla corretta produzione del DNA cellulare. Alla fine quindi accelerano il processo di invecchiamento. Per questo la scienza ha concentrato la propria attenzione sulle sostanze ad azione antiossidante, che possono contrastare il danno indotto dai radicali liberi.
Tra i difensori dei neuroni ci sono innanzitutto le vitamine. L’alfatocoferolo, o vitamina E, sembra correlata con una maggior fertilità e longevità. Inoltre la vitamina E è necessaria perché alcuni “scavengers” (spazzini) intracellulari riescano a ripulire le cellule dai composti tossici. E’ il caso del glutatione, una sostanza che favorisce l’azione di alcuni enzimi con effetti antiossidanti.
I carotenoidi, precursori (cioè sostanze che intervengono nel processo di formazione) della vitamina A, vengono invece sintetizzati dalle piante per proteggersi dai radicali liberi che si producono nel corso della fotosintesi. Pare che un’azione simile, pur se non dimostrata, sia possibile anche nell’uomo. L’osservazione che nel sangue delle specie animali più longeve, e dotate di maggior intelligenza, l’acido urico sia presente in concentrazioni elevate ha posto l’attenzione su questa sostanza. Sembra davvero che l’acido urico protegga i lipidi della membrana ellulare dalla perossidazione, cioè dal danno provocato dai radicali liberi. Ma è altrettanto vero che valori di acido urico superiori alla norma possono scatenare attacchi di gotta, perché la sostanza si deposita nelle articolazioni creando un’infiammazione, e danneggiare anche arterie e reni.
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