Psiche e Soma

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Test: Quante papille gustative hai?

gusto

Il numero di papille gustative è regolato da fattori genetici e circa metà della popolazione ne ha moltissime o pochissime e quindi, in base al numero di papille possedute, il 50% della popolazione si può dividere in supertaster e undertaster (si possono più o meno tradurre in iper e ipo- gustatori). I supertasters hanno una più alta concentrazione di papille della media delle persone e quindi riescono a percepire più profondamente i gusti, gli undertaster, viceversa hanno bisogno di cibi più saporiti per saziare il loro senso del gusto.
I supertaster sono soprattutto donne e di nazionalità Africana, Asiatica e Sudamericana, sono più sensibili al gusto amaro e non si conosce il senso evolutivo di questa variante genetica, perchè, sebbene siano più protetti dagli infarti in quanto i grassi vengono percepiti come amari, sono meno protetti dai tumori perchè anche i vegetali vengono percepiti come amari.

Test

Per scoprire se siete l’uno o l’altro, fate scioglere una bustina di dolcificante (la trovate in tutti i bar) in mezzo bicchiere di acqua liscia e poi mettete un cucchiaio della soluzione sulla vostra lingua: se sentite un sapore amaro, siete un supertaster, se invece sentite un sapore dolce siete un undertaster. Se sentite entrambi i sapori allora fate parte del 50% della popolazione che ha un numero medio di papille gustative.

PS facendo le dovute ricerche per questo articolo mi sono imbattuto in un’altra curiosità che riguarda il senso del gusto. Restate quindi in contatto e, se ancora non lo avete fatto, iscrivetevi ai feed o alla newsletter.

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Sei daltonico???

Dopo il successo della vignetta “Anatomia di un abbraccio” ho deciso di proporvi una divertente vignetta sul daltonismo.
Subito dopo la vignetta troverete anche due brevi ma utili test!

daltonico

I test sono:
1. Sei daltonico? Scoprilo e scopri come i daltonici vedono le immagini colorate.
2. Sapete leggere?

Infine vi segnalo un simpaticissimo sito in cui potete capire come vedono i bambini. E’ in inglese ma è semplicissimo, infatti vi basterà selezionare l’età (neonato-4 settimane- 8 settimane etc etc) la distanza dell’oggetto (24 inches = 62 cm) e caricare un’immagine. Un esempio lo trovate qua.

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Ma hai le visioni??

jesù

Segui le istruzioni:

  1. Concentrati sui 4 puntini all‘interno dell‘immagine per 40 secondi
  2. Immediatamente dopo sposta il tuo sguardo lentamente verso un muro vicino (deve essere liscio e possibilmente monocromatico)
  3. Vedrai così formarsi lentamente una chiazza chiara (continua ad osservarla attentamente)
  4. Sbatti le ciglia e vedrai formarsi una immagine all‘interno della macchia
  5. Cosa vedi, o piuttosto CHI vedi?

Perchè il 98% della popolazione risponde allo stesso modo ad un famoso test?

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In qesto post provo a dare una spiegazione al motivo per cui il 98% della popolazione risponde in un determinato modo a questo test in cui viene prima chiesto di fare dei calcoli rapidi e poi viene chiesta un’associazione. Se lo conoscete andate avanti nella lettura del post se invece non lo avete mai fatto vi consiglio di farlo subito (c’è da restare sbalorditi) e poi continuare questa lettura.

Ecco anche io ho risposto ******* ***** (metto gli asterischi per non rovinare il test a chi non lo ha ancora fatto…) ma la mia curiosità mi ha spinto a cercare di capire il motivo per cui le nostre menti reagiscono dando questa risposta.

Iniziamo analizzando il meccanismo del gioco e poi concluderemo con la teoria che dovrebbe essere alla base.

Ti viene detto di rispondere ad una serie di domande il più in fretta possibile e senza pensarci su. A questo punto ti vengono posti alcuni semplici calcoli matematici. Così facendo si attiva la parte della corteccia cerebrale implicata nella soluzione di calcoli semplici che è di certo un’area arcaica della corteccia e una di quelle che si attiva per prima nella vita delle persone (i calcoli semplici e le associazioni semplici sono le prime forme di pensiero ad essere attivate nella nostra vita). I calcoli da fare diventano progressivamente più difficili (anche se sempre abbastanza semplici) mentre l’ultimo calcolo torna ad essere semplicissimo (123+5 ) e ti permette di rispondere molto velocemente; il tutto condito da affermazioni del tipo “dai scorri velocemente le domande” e “manca poco alla fine del test”. A questo punto c’è la domanda finale che ti “obbliga” ad accedere ad un’altra parte del cervello (in cui si svolgono associazioni semplici casuali) e ad attivarla velocemente incalzato da chi pone la domanda.
Come detto in precedenza entrambe queste aree si sviluppano molto precocemente nella vita di un individuo e questo è il punto di partenza per associare la teoria che dovrebbe spiegare il risultato di questo test.

La teoria dei prototipi (Rosch, 1978), infatti, afferma che ogni stimolo fa parte di una classe di altri stimoli con i quali condivide le caratteristiche definenti quella classe. Secondo questa teoria il riconoscimento delle configurazioni si basa sul confronto con prototipi, vale a dire forme astratte che rappresentano gli elementi più rappresentativi della classe di stimoli cui la configurazione appartiene.
La teoria dell’analisi delle caratteristiche ipotizza che ogni pattern complesso sia composto di elementi più semplici o di caratteristiche. La rappresentazione memorizzata d’ogni caratteristica non consiste, però, in una copia della realtà ma in un derivato della media degli esempi già incontrati. Quindi, s’ipotizza che il processo di percezione inizi con l’estrapolazione delle caratteristiche dallo stimolo e prosegua con la combinazione delle varie caratteristiche in unità complesse che sono poi confrontate con quelle presenti nella memoria a lungo termine.
Per semplificare: quando impariamo una nuova parola la associamo ad una parola che è il referente principale del gruppo a cui la parola si riferisce; ad esempio quando impariamo la parola “uccello” prendiamo il pettirosso come esemplare a cui rapportare gli altri uccelli dal quale si discosteranno di vari gradi di differenziazione. Vicino al pettirosso sarà il cardellino mentre più lontano sarà l’aquila o il condor; lontanissimo sarà il pinguino. Se infatti chiediamo ad un gruppo di persone di scrivere il nome di un uccello o di disegnarlo la maggior parte scriverà la parola “pettirosso” o disegnerà un uccello dalla sue forme.

Quello che si evince quindi dal test è che il martello è l’utensile prototipo e il rosso è il colore prototipo. Altra conferma viene dal fatto che questo test non vale solo per chi parla italiano ma funziona in tutte le lingue.

Soddisfatti della spiegazione? Se non vi è chiaro o se avete altre teorie da proporre siete invitati a lasciare un commento.
LIBRO CONSIGLIATO

Test: pensate come il 98% della popolazione?

mind

Vi propongo un test molto conosciuto in rete. Se non lo avete mai fatto cimentatevi subito, se invece già lo conoscete probabilmente vi interesserà questo articolo in cui provo a spiegare perchè il 98% della popolazione risponde allo stesso modo.

Il seguente test è davvero impressionante. Non è un trabocchetto: per favore fatelo bene fino in fondo, non è lungo.

Vi siete mai chiesti se la vostra mente è normale o diversa?

Fate seriamente l’esercizio di riflessione e trovate la risposta !!! Seguite bene le istruzioni, e rispondete alle domande una per una al più presto possibile, ma non continuate prima di avere terminato la precedente.

Non occorre scrivere le risposte. Sarete sorpresi del risultato, ve logarantisco.

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Test: c’è feeling con il tuo medico?

housePensando al rapporto che hai col tuo medico, scegli per ogni coppia di affermazioni quella che ti rappresenta maggiormente. La prevalenza di un tipo di scelta (A o B) determina il [W: profilo]. Buon test!

A) Mi capita di uscire dallo studio del mio medico e non aver capito e scelte di medicine e/o terapie prescritte
B) Il mio medico sa ascoltare, o un buon dialogo con lui

B) Mi offre supporto e consiglio per aiutarmi nelle scelte da fare per stare meglio
A) Mi offre diverse possibilità terapeutiche, poi dovrò decidere da solo

A) Raramente mi visita, si basa su esami di laboratorio
B) Sa prendersi cura delle mie condizioni fisiche, si interessa dei miei sintomi ma anche dei miei timori, dubbi, preoccupazioni

A) In sala di aspetto ho diverse domande a porre ma quando esco non tutte hanno trovato risposta
B) Ho affrontato cure, interventi chirurgici, esami invasivi confortato dalle spiegazioni del mio medico (cosa avrei provato durante e dopo)

B) Se ne ho esigenza posso contattarlo e informarlo sull’andamento della terapia
A) Lo consulto solo ed esclusivamente e non ne posso fare a meno

B) Sono soddisfatto del mio medico e delle sue cure
A) Cambio spesso medico e/o consulto autonomamente specialisti

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Test: dimmi come dormi da solo e ti dirò chi sei…

Secondo molti studi psicologici, la posizione assunta dalle persone mentre si dorme è collegata strettamente alla loro personalità e al loro stato psicologico. Abbiamo già visto i vari significati delle posizioni assunte mentre dormite in coppia, oggi vediamo invece come dormite da soli.
Ecco sei stili differenti di posizioni: qual è la vostra?

test sonno 1
A. Stile fetale.
Bisogno di protezione. Hanno forti capacità analitiche e non si espongono facilmente. Possono essere fortemente dipendenti.
test sonno 2

B. Stile semi-fetale.
Personalità equilibrata e stabile. Le persone che dormono verso destra fanno le cose molto seriamente ma lentamente. Chi invece dorme verso sinistra è molto coraggioso e fa le cose un po’ superficialmente.

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Test: vedete il mondo con gli occhi di un adulto o di un bambino?

test: cosa vedi?

Vedete il mondo con gli occhi di un adulto o di un bambino? Nel primo caso vedrete due amanti, nel secondo due nove/dieci delfini…

Ci ho impegato un’ora per vedere i delfini!!! E voi?

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Test: sapete leggere?

Leggete una sola volta attentamente il testo dell’immagine; quante F ci sono?
Risposte nei commenti.

Dormi abbastanza? Verificalo con questo test!

dormire, sonno, test riflessi, test sonno

Questo è sia un test sia un gioco; consiste nello sparare delle frecce tranquillanti alle pecore che scappano fuori dal branco. Serve a testare i riflessi che sono la prima cosa che rallenta se non dormiamo abbastanza.

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