Due pazienti con un tumore prostatico inoperabile sono migliorati dopo solo una dose di un nuovo farmaco sperimentale.
E’ difficile assistere a miglioramenti così importanti e per questo i ricercatori della Mayo Clinic (ovvero una delle cliniche più importanti del mondo) hanno deciso di rivelare la notizia prima ancora che fossero finiti i test farmacologici.
Il Dott. Eugene Kwon, l’urologo che era incaricato del trattamento dei due pazienti in questione, dopo aver esaminato i risultati ha dichiarato:”Questo è uno di Sacri Graal della ricerca sul cancro prostatico. Lo abbiamo atteso per anni.”
Il cancro di prostata è il cancro più comune negli uomini con 34.000 nuovi casi e più di 10.000 morti sono segnalati ogni anno solo in Gran-Bretagna.
A Rodger Nelson e Fructuoso Solano-Revuelta era stato diagnosticato il cancro alla prostata in stadio avanzato ed avevano deciso di ricoverarsi presso la Mayo Clinic. I medici gli avevano informati che il cancro ormai si era infiltrato nei tessuti vicino alla prostata e che quindi non gli restava che qualche mese di vita normale e gli avevano prescritto solo cure palliative. Ma dopo solo un’infusione del farmaco ipilimumab, un anticorpo monoclonale che stimola il sistema immunitario, i loro tumori si sono rimpiccioliti abbastanza da poter essere rimossi chirurgicamente. Entrambi gli uomini da allora hanno avuto un recupero completo e sono tornati ad una vita normale.
I due ex pazienti facevano parte di un trial sperimentale che comprendeva 108 pazienti di cui 54 avevano ricevuto il farmaco sperimentale. I test continuano ma i due pazienti sono stati adesso esclusi dalla ricerca per sottoporli all’intervento chirurgico.
Il Dott. Kwon ha detto ieri: “A metà strada dei test abbiamo cominciato a vedere risposte notevoli. Alcuni pazienti hanno avuto un restringimento così importante dei loro tumori che erano praticamente spariti. Non avevamo mai pensato che un farmaco potesse essere in grado di far diventare operabile un tumore inoperabile perchè per noi questa evenienza non era certo possibile.”
“Questi erano pazienti per quale non c’era speranza. Il corso della loro malattia è stato alterato in modo drammatico. Abbiamo ora un importante risultato che non ci eravamo di certo aspettati, non ci resta che completare la ricerca”
Ha infatti detto che i risultati dovranno essere confermati con ulteriori studi e nei risultati pubblicati in un giornale scientifico peer-reviewed. Una ricerca più importante inizierà nel prossimo autunno.
Non ci resta quindi che sperare che i risultati vengano confermati ma vi garantisco che tanta enfasi su dei risultati ancora da confermare non l’avevo mai vista e spero che non ci sia malafede ma solo tanta speranza e tanta voglia di curare.
Via
Engelium
Effettivamente è davvero insolita tanta enfasi ma del resto è anche vero che, qualora fosse tutto vero, sarebbe anche la prima volta che si ottengono simili risultati nella lotta contro il cancro :)
Antonio
Beh, non ci resta che incrociare le dita. :)
Luigi
Speriamo davvero!
Daniela
Io non mi illudo. La strada è ancora lunga, e molto spesso si va alla cieca. Gli effetti collaterali li vediamo sempre a distanza di tempo!
andrea
…grazie a chi impegna la vita alla ricerca, se quello che ho letto è vero, be allora possiamo tirare un sospiro di sollievo,… io ho vissuto un dramma in famiglia, e so cosa significa prendere una decisione, per mettere il proprio corpo a disposizione della scienza,… ma dai due mesi di vita pronosticati, siamo arrivati a 3 anni e 9 mesi, oggi a distanza di 5 anni per la stessa malattia cerebrale (glioblastoma multiforme)…. la ricerca ha fatto ulteriori passi avanti, si va verso i 10 anni di vita, però mi risulta che i test stanno dando ulteriori risultati, bloccando la riproduzione delle cellule tumorali,…. per questo un grazie alla ricerca, e a tutte le persone che che hanno offerto il proprio corpo con spirito di sacrificio per la ricerca, un inchino ed un pensiero rivolto a mia moglie 44 anni….
nanaki
aspettiamo i risultati dei test prima di gridare al miracolo,fermo restando che ci vorrebbe più informazione medica,ma molte volte farmaci miracolosi o potenzialmente tali vengono stroncati dagli effetti collaterali permanenti a lungo termine o dagli alti costi di produzione
Bukaniere
Bè, “effetti collaterali”… Quando uno ha un cancro in fase terminale, che effetti “collaterali” ci possono mai essere?
Il risultato finale della malattia è comunque la morte. Se il farmaco da un’aspettativa di vita penso che non ci siano effetti collaterali che tengano.
Mio padre dieci anni fà morì di un carcinoma epatico scoperto quando era ormai in fase inoperabile, viste le metastasi. 18 mesi di agonia, di quelle più brutte ed atroci…
Speriamo che questa notizia non si riveli una bufala!