Psiche e Soma

Ricette per una vita migliore!

Month: maggio 2010 (Page 1 of 2)

Un attimo di relax #100

Foto, citazione e libro della settimana sono il mio modo per regalarvi un minuto di relax.

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“Vieni qua, ho bisogno di prendere a schiaffi qualcuno!”

Il primo che l’uomo ostentuoso vuole convincere del suo valore é se stesso.” ~ Domenico Cieri Estrada

Libro della settimana:
Psicologia Clinica del Dolore

Con una conversazione tra Vito mancuso ed Enrico Molinari

Il fronte di liberazione del contadino pazzo

Ecco a voi il Manifesto del fronte di liberazione del contadino pazzo creato da Wendell Berry, poeta e conatdino bio americano.
Berry chiaramente non approva l’uso del computer, ma i suoi ammiratori mettono comunque on line poesie, novelle, discussioni e notizie sull’autore.

“Amate pure il guadagno facile,
l’aumento annuale di stipendio, le ferie pagate.
Chiedete più cose prefabbricate,
abbiate paura di conoscere i vostri prossimi e di morire.
Quando vi vorranno far comprare qualcosa
vi chiameranno.
Quando vi vorranno far morire per il profitto,
ve lo faranno sapere.

Ma tu, amico,
ogni giorno fa qualcosa che non possa essere misurato.
Ama la vita. Ama la terra.
Conta su quello che hai e resta povero.
Ama chi non se lo merita.
Non ti fidare del governo, di nessun governo.
E abbraccia gli esseri umani:
nel tuo rapporto con ciascuno di loro riponi la tua speranza politica.
Approva nella natura quello che non capisci,
perché ciò che l’uomo non ha compreso non ha distrutto.
Fai quelle domande che non hanno risposta.
Investi nel millennio… pianta sequoie.
Sostieni che il tuo raccolto principale è la foresta che non hai seminato,
e che non vivrai per raccogliere.
Poni la tua fiducia nei cinque centimetri di humus
Che crescono sotto gli alberi ogni mille anni.
Finché la donna non ha molto potere,
dai retta alla donna più che all’uomo.
Domandati se quello che fai
potrà soddisfare la donna che è contenta di avere un bambino.
Domandati se quello che fai
disturberà il sonno della donna vicina a partorire.
Vai con il tuo amore nei campi.
Risposati all’ombra.
Quando vedi che i generali e i politicanti
riescono a prevedere i movimenti del tuo pensiero,
abbandonalo.
Lascialo come un segnale della falsa pista,
quella che non hai preso.
Fai come la volpe, che lascia molte più tracce del necessario,
diverse nella direzione sbagliata.
Pratica la meditazione.”

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Allergie da cosmetici.

Pensate di conoscere davvero gli ingredienti dei cosmetici che usate ogni giorno? Chi vi dice se le concentrazioni dei vari ingredienti è tale da svolgere la funzione per cui sono stati acquistati? E in caso di allergia nota, è sufficiente leggere l’ etichetta?

I cosmetici sono sostanze destinate ad essere applicate su superfici esterne del corpo, denti e mucose della bocca, per pulirli, profumarli, proteggerli, modificarne l’ aspetto, mantenerli in buono stato e non possono avere, né vantare, attività terapeutiche. Generalmente i prodotti cosmetici sono costituiti da una lunga sfilza di ingredienti. Solo alcuni, però, svolgono la funzione desiderata. Gli altri sono “eccipienti”, cioè sostanze che veicolano i principi attivi.
Secondo la legge, l’ etichetta deve riportare tutti gli ingredienti in ordine decrescente di peso, ad eccezione di quelli in concentrazione inferiore all’ 1%, che possono essere elencati in ordine sparso, e delle impurezze, che non devono essere indicate, ma vanno considerate al fine della “sicurezza”. Le sostanze aromatizzanti sono indicate come “profumo”, “parfum” o “aroma”. Gli ingredienti cosmetici debbono poi essere indicati secondo la nomenclatura prevista dall’ Inventario europeo degli ingredienti cosmetici.

I dubbi
Leggendo l’ etichetta noi possiamo, dunque, capire quali sostanze sono presenti in quantità maggiore rispetto alle altre, ma non abbiamo indicazioni circa la loro concentrazione esatta. Una carenza non da poco,infatti dall’etichetta non è possibile sapere, ad esempio, se in una crema la vitamina E ha una concentrazione adeguata a svolgere l’ azione “antiossidante” o “antirughe” promessa. Leggendo gli ingredienti il consumatore può decidere di acquistare un cosmetico che, ad esempio, contiene sostanze di cui siano provate o pubblicizzate caratteristiche di efficacia o di innocuità. Oppure può “scartare” quelli che ritiene contengano composti che possano avere su di lui effetti negativi. Sempre che vengano rispettate le regole….

Il problema delle allergie è difficilmente superabile. Le sostanze più frequentemente responsabili delle allergie ai cosmetici sono: coloranti, conservanti e profumi. Mentre conservanti e coloranti sono indicati in etichetta (spesso, tuttavia, i secondi sono indicati con il numero “Color Index” comprensibile solo agli addetti ai lavori), i composti odoranti sono indicati solo con Parfum o Profumo. Per il consumatore è quindi difficile conoscere gli ingredienti esatti del prodotto. A complicare le cose, poi, c’ è il problema dell’ INCI name delle sostanze di derivazione vegetale.
L’ Inventario prevede che venga indicato in etichetta solo il nome della specie botanica da cui i composti originano, ma non sempre chi è allergico ad una sostanza sa se questa è contenuta anche all’ interno di qualche pianta. Chi è “sensibile” all’ Aspirina, e quindi all’ acido acetilsalicilico, ad esempio, non sempre sa che l’ acido salicilico è presente nel Salice, nell’ Olmaria e nella Gaultheria.

Ma che significa ipoallergenico?
L’ uso del termine “ipoallergenico” nella descrizione di un cosmetico dovrebbe essere sconsigliato, perché confonde il consumatore. Gli studi condotti per evidenziare tale prerogativa non sembrano fornire sufficienti garanzie di attendibilità e suscitano problemi etici se condotti su esseri umani. Già nel 1980 una circolare del Ministero della Sanità definì l’ uso dei termini “anallergico” o “ipoallergico” inopportuno. Nonostante ciò le definizioni continuano ad essere usate sui cosmetici italiani ed europei. C’è da capire che è impensabile realizzare prodotti di largo consumo che non determinino nella popolazione qualche reazione allergica. Tempo fa anche l’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, giudicò ingannevole il termine “ipoallergenico” proposto in alcune pubblicità. «La parola – si affermava – presuppone lo svolgimento di studi clinici e analisi di laboratorio dai quali risulti che il cosmetico è meno allergenico di prodotti simili. Le prove, però, di solito riguardano solo i principi attivi e non il prodotto nella sua interezza. In ogni caso, la differenza tra i cosmetici ipoallergici e gli altri appare ingiustificata, in quanto tutti gli ingredienti ammessi sono in grado di garantire un uso sicuro nella generalità dei casi, ma quando si parla di cosmetici non esiste modo di escludere un’ effetto allergizzante sull’ universo dei consumatori».

Quanti e quali casi ci sono di allergie ai cosmetici?
Il 6% degli italiani ha problemi di dermatite da contatto e più della metà di questi casi non ha origine in ambito lavorativo. I dati sono già emersi da uno studio epidemiologico durato 15 anni (1984-1998) e realizzato dal Gruppo Italiano Ricerca Dermatiti da Contatto e Ambientali. Secondo i ricercatori, nel periodo di tempo considerato, almeno 1.740.000 italiani hanno registrato un caso di dermatite allergica da contatto extra professionale, di questi 475 mila hanno individuato la causa nell’ uso di un cosmetico. Va precisato che, se dopo l’ uso di un rossetto, una crema, un deodorante si forma sulla pelle un’ irritazione non sempre si è in presenza di un’ allergia: spesso si tratta solo di dermatiti da contatto irritanti di modesta entità (prodotti spesso irritanti sono shampoo, lozioni, creme per il viso, matite, ombretti, mascara). Le vere dermatiti allergiche da cosmetici (il 27,3% di quelle da contatto extra professionali) si manifestano come una reazione infiammatoria locale e sono un problema più serio. Si caratterizzano perché, quando la persona viene sensibilizzata dall’ agente allergenico, si manifesta una reazione destinata a ripetersi ogni volta.
Le dermatiti allergiche da contatto sono in aumento: oggi anche gli uomini e perfino i bambini fanno uso di cosmetici. Più frequentemente responsabili sono sostanze a basso peso molecolare che si trovano soprattutto in profumi, coloranti delle tinture per capelli, eccipienti e conservanti presenti in quasi tutti i cosmetici.
Per i profumi, un problema in più: i test di prova comprendono 8 fragranze e questo gruppo non può essere aggiornato con nuove essenze perché i profumieri ritengono lesivo dei loro interessi divulgarle. E la legge non obbliga a dichiarare in etichetta l’ elenco delle essenze aggiunte.

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Un attimo di relax #99

Foto, citazione e libro della settimana sono il mio modo per regalarvi un minuto di relax.

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“Visto che sei già in piedi, fammi un sandwich.”

Creatività significa aver portato a termine la propria nascita prima di morire.” ~ Erich Fromm

Libro della settimana:

Con una conversazione tra Vito mancuso ed Enrico Molinari

Come l’alimentazione può influenzare la voce.

Hai viaggiato tutto il giorno e finalmente arrivi in albergo. È tardi, hai fame e un cheeseburger, delle patatine fritte e una bibita sono le uniche cose che vi saziaranno. Successivamente, potresti ulteriormente soddisfare il tuo palato con un caffè e un pezzo di torta al cioccolato. Stanco e con la pancia piena entri in camera d’albergo e trovi anche 2 cioccolatini di benvenuto sdraiati dolcemente sul tuo cuscino. Li divori e ti addormenti poco dopo.

La mattina dopo, svegliato da una telefonata alle 6, rispondi al telefono e ti sorprendi nel constatare che il suono che esce dalla tua gola è un gracidìo gracchiante. Provi un bruciore nella parte posteriore della gola e senti la bocca felpata, provi a schiarire la voce ma capisci subito che è rauca. Il problema è che devi fare una presentazione fra 3 ore e sarà quasi impossibile farla senza voce.

Cosa è successo alla tua voce?

A volte la raucedine può essere legata al l’inizio di una infezione. Tuttavia in questo caso è più probabile che tu stia provando gli effetti del gonfiore alle corde vocali causato del contenuto di acidità di ciò che hai mangiato la sera prima.
Il pasto elencato sopra infatti, conteneva un altissimo contenuto di acido. Ecco come lo scenario prima descritto mette mette in luce che la dieta può influenzare la tua voce.

Il fattore più importante per il conseguimento e il mantenimento della salute vocale consiste in una dieta focalizzata sulla riduzione dei cibi che comportano una maggiore produzione di acido gastrico.
L’autore del reato più comune del sano equilibrio acido nella dieta è la caffeina:

  • aumenta direttamente la produzione di acido nello stomaco.
  • distende i muscoli che naturalmente separano lo stomaco dalla sua struttura adiacente, l’esofago.

Uno dei colpevoli principale dell’ipersecrezione acida è il grasso: rende “buoni” gli Hamburger le patatine fritte e i dessert al cioccolato ma li rende anche difficili da digerire.

Bisogna anche stare attenti a non consumare alcool (sul corpo ha lo stesso effetto della caffeina) e la menta perché aumentano direttamente la produzione di acido.
Una volta che un individuo ha scompensato l’equilibrio dell’acido nello stomaco, si verifica il reflusso gastrico e l’acido dallo stomaco sale fino alla gola attraverso l’esofago (il tubo che collega lo stomaco alla gola). Quest’acido provoca la sensazione di bruciore in gola e il gonfiore dei tessuti (laringe, faringe e corde vocali). Le corde vocali possono quindi infiammarsi facendo venire la voce roca.
Via

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Alimentazione e tiroide.

Ecco un piccolo riassunto delle linee guida per le diete da effettuare nei casi di iper e ipotirpoidismo.

Ipertiroidismo e dieta.
La dieta perl’ipertiroidismo dovrebbe consistere nel fornire al proprio corpo un altro valore calorico, proteine, vitamine e minerali. la dieta dovrebbe consistere in uova, carne, pollame e cereali. Minerali e vitamine come A, B,  C, calcio e fosforo dovrebbero essere incrementate a circa il doppio delle quote normali per un essere umano adulto.
Cibi ricchi di queste vitamine e minerali sono i frutti gialli come papaya, mango, latte e suoi derivati, verdure a foglia verde, e pesce. Una persona che soffre di ipertiroidismo dovrebbe limitare il fumo, l’alcool, il cioccolato e le bevande ad alto contenuto di caffeina come thè, caffè e cola.

Ipotiroidismo e dieta.
La dieta dovrebbe essere ricca in fibre and povera in calorie. Inoltre dovrebbe contenere adeguate proteine, grassi, minerali and vitamine. Per adeguati, intendiamo per esempio che i grassi totali non dovrebbero superare i 30 grammi al giorno. Il sale da assumere dovrebbe essere limitato ad un massimo di 1-2 cucchiai al giorno, evitando quindi i cibi preconfezionati salati, come per esempio le patatine e le noccioline.
Ciò che va ricordato sempre, per le disfunzioni tiroidee è che la dieta svolge una funzione complementare, non potendo essere quindi un sostitutivo dei farmaci prescritti.

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Un attimo di relax #98

Foto, citazione e libro della settimana sono il mio modo per regalarvi un minuto di relax.

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“Usa la Forza!”

Dubitare di se stesso è il primo segno dell’intelligenza.” ~ Ugo Ojetti

Libro della settimana:

Bambini: istruzioni per l’uso.

In giro nel web ci sono tanti blog molto interessanti e poco conosciuti. Uno di questi è il blog del Dr. Patano, un pediatra con anni di carriera alle spalle che sa quel che dice e non si lascia certo “intimidire” dalle case farmaceutiche.

Nel suo blog troverete molti consigli utili su come crescere un bambino. Eccone qualcuno:

  • La temperatura della casa non deve superare i 20° c.
  • Non comprare peluche (raccolgono polvere anche se lavati ogni giorno).
  • Non farlo dormire nel lettone tra mamma e papa’, uno dei due finira’ per dormire nella camera del piccolo.
  • Durante l’inverno fare il bagnetto una volta a settimana (di sporcizia non si muore); d’estate anche due volte al di’.
  • Quando fai le pulizie in casa non tenere il bambino nella camera che stai mettendo in ordine.
  • Quando il piccolo comincia a camminare usa calze anti scivolo; (la pianta del piede deve imparare a conoscere ,”sentire” il pavimento).
  • Non usare il girello; se sei costretta a farlo, le punte dei piedi devono appena sfiorare il pavimento.
  • Se il piccolo e’ allattato al seno abitualo fin dalla nascita a poppare ad un orario prestabilito. dai un intervallo di tre ore e mezza fra una poppata e l’altra, con una tolleranza di mezz’ora (non prima di tre ore, per digerire il latte ci vogliono tre ore e non dopo le quattro ore perche’ arriverebbe all’orario della poppata affamato, ciucciando con voracita’ e succhiando aria.
  • Se beve al biberon invece devi abituarlo a bere sempre alla stessa ora (la mamma ha il diritto di dedicare qualche ora a se stessa: shopping, parrucchiere, ecc).
  • Il bambino di notte non deve poppare, l’ultima poppata va data verso mezzanotte e la prima verso le cinque del mattino. i genitori hanno diritto a riposare. non si fa nessuna violenza al piccolo, si abitua.
  • Non parcheggiare il carrozzino col bambino accanto a: televisore, computer, telefonini, forno a micro onde, ecc. anche se spenti emettono radiazioni.
  • non abituare il piccolo a dormire con peluche.
  • Quando metti a letto il bambino, anche se piccolissimo, leggi una favola, canticchia una nenia, tieni le luci basse, televisore spento, pochi rumori in casa, accarezzalo e sorridi. non farlo addormentare in braccio.
  • La mamma che allatta al seno durante i pochi mesi di allattamento non deve sottoporsi a:
    -tinture dei capelli, mesche (anche con colori vegetali, l’unica tintura che si puo’ utilizzare sono i fiori di camomilla).
    -massaggi, massaggi drenanti (le tossine accumulate nei tessuti cutanei vengono spremute e ritornano nel circolo sanguigno e quindi secreti nel latte.
    -utilizzare saponi profumati per la doccia, da’ odore al latte, (puo’ usare il sapone di marsiglia o aleppo).

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Come produrre meno spazzatura.

C’è un dato di fatto che è fondamentale sapere: le confezioni incidono fino al 30% sul prezzo di vendita degli alimenti, pesando sulle tasche degli acquirenti piu’ del prodotto agricolo in esse contenuto!
I pacchi con i quali sono confezionati i prodotti della spesa generano complessivamente 12 milioni di tonnellate di rifiuti, il 40 per cento della spazzatura che si produce ogni anno in Italia.

L’agroalimentare, con oltre i 2/3 del totale, è il maggior responsabile della produzione di rifiuti da imballaggio
Nell’alimentare spesso il costo dell’imballaggio supera quello del prodotto agricolo in esso contenuto, come nel caso dei fagioli in scatola dove l’imballaggio incide per il 26 per cento sul prezzo industriale di vendita, mentre per la passata in bottiglia da 700 grammi si arriva al 25 per cento, per il succo di frutta in brick al 20 per cento e per il latte in bottiglia di plastica sopra il 10 per cento.

Si puo’ arrivare a ridurre di oltre due chili a settimana i rifiuti prodotti utilizzando buste della spesa riutilizzabili (140 grammi di plastica in meno), con il ragù fatto in casa (500 grammi di vetro e metallo in meno), acquistando l’insalata fresca anziché confezionata (80 grammi di plastica in meno) o i legumi al mercato anziché quelli in scatola (220 grammi in meno).

Vademecum Coldiretti per ridurre i rifiuti nella spesa

Scegli alimenti freschi (frutta, verdura, carne, formaggi) invece di quelli confezionati, magari acquistandoli direttamente dai produttori agricoli
Utilizza borse per la spesa fatte con materiali biodegradabili di origine agricola nazionale (bio shoppers) o di tela invece di quelle in plastica.
Bevi acqua dal rubinetto invece di acquistare acqua minerale, evitando di dover buttare le bottiglie di plastica.
Non acquistare i prodotti usa e getta come bicchieri e piatti, a meno che non siano fatti di materiale biodegradabile.
Acquista prodotti in confezioni riciclabili o riciclate.
Scegli confezioni famiglia invece di quelle monodose.
Acquista latte dai distributori alla spina e vino e olio direttamente dal produttore, che ti consentono di riutilizzare le bottiglie evitando di produrre rifiuti.

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Un attimo di relax #97

Foto, citazione e libro della settimana sono il mio modo per regalarvi un minuto di relax.

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“Mi spiace ma il divano è pieno.”

Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi.” ~ Ernest Hemingway

Libro della settimana:

Riconoscerla e superarla grazie a un metodo rivoluzionario per ritrovare equilibrio e armonia

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